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mercoledì 16 aprile 2025

Genesis: Storia Documentaristica e Analisi Musicale


                                 GENESIS

Genesis 

                              Genesis: Storia Documentaristica e Analisi Musicale



Genesis: Storia Documentaristica e Analisi Musicale dalla Formazione ai Giorni Nostri

Questo documento si propone di esaminare in maniera esaustiva e critica la storia dei Genesis, partendo dalle loro origini fino ai giorni nostri. La trattazione segue un ordine cronologico, analizzando ciascun album nel suo contesto storico, stilistico e tecnico, con particolare attenzione agli arrangiamenti strumentali, alle tecniche di registrazione e all’evoluzione progressiva della band. Rivolto ad appassionati di rock progressivo con conoscenze musicali avanzate, il lavoro si sofferma sulla strutturazione interna degli album, approfondendo brano per brano le partiture e i complessi elementi armonici e ritmici che hanno caratterizzato il percorso dei Genesis.

Indice dei Contenuti

1. Introduzione
2. Le Origini e la Formazione dei Genesis
3.
From Genesis to Revelation (1969)
4. Trespass (1970)
5. Nursery Cryme (1971)
6. Foxtrot (1972)
7. Selling England by the Pound (1973)
8. The Lamb Lies Down on Broadway (1974)
9. L’Evoluzione Post-Peter Gabriel
10.
Genesis e l’Influenza sulla Musica Moderna
11. Conclusioni

1. Introduzione

Il percorso dei Genesis rappresenta una delle più significative evoluzioni nel panorama del rock progressivo e, successivamente, della musica pop rock. Questo documento si rivolge a coloro che possiedono una conoscenza approfondita della teoria musicale e del contesto storico-culturale in cui il gruppo ha operato. L’analisi qui proposta va oltre la mera cronologia della produzione discografica: verranno esaminate le tecniche di registrazione pionieristiche, le complesse strutture ritmiche e armoniche, nonché i dettagli delle partiture dei brani studiati.

Sarà data particolare attenzione ai periodi caratteristici della band, evidenziando la transizione dallo stile narrativo e teatrale dei primi album al consolidamento di un’identità musicale più definita e ricercata, per poi evolversi verso una maggiore accessibilità commerciale pur mantenendo la ricchezza tecnica e sperimentale.

2. Le Origini e la Formazione dei Genesis

La formazione dei Genesis risale agli anni ’60, in un periodo in cui l’innovazione musicale era al centro del dibattito artistico e sociale. La band si affacciò sulla scena musicale con la volontà di sperimentare e superare i confini dei generi tradizionali. Le prime influenze spaziano dalla musica classica alla psichedelia, elementi che si fondono e si trasformano in quella che presto si sarebbe riconosciuta come la firma sonora dei Genesis.

Il mix di componenti – con un forte orientamento alla complessità degli arrangiamenti e all’utilizzo non convenzionale della strumentazione – condusse alla nascita di un sound innovativo. L’impiego di strumenti tradizionali come chitarre, basso e batteria venne integrato con tastiere a organo, Mellotron e sintetizzatori, strumenti che contribuirono a creare paesaggi sonori densamente stratificati. Le tecniche di registrazione di quegli anni, pur essendo limitate dalle possibilità tecnologiche del tempo, vennero sapientemente utilizzate per dare vita a un suono “cinematico”, capace di trasportare l’ascoltatore in dimensioni narrative ambiziose.

Un’analisi dei primi demo e dei primi concerti rivela come la consapevolezza tecnica e la volontà di sperimentare abbiano dotato la formazione di un’identità sonora che, sebbene fortemente in evoluzione, avrebbe preannunciato il futuro percorso del gruppo.

3.                                           From Genesis to Revelation (1969)




3.1 Introduzione all'Album

“From Genesis to Revelation” rappresenta il primo tentativo ufficiale della band di definirsi all’interno del panorama musicale. Pubblicato nel 1969, l’album si caratterizza per una veste sonora fortemente influenzata dal contesto psichedelico e dall’eredità del rock progressivo in formazione.

Dal punto di vista stilistico, l’album fonde testi biblici e temi esistenziali con arrangiamenti modalmente complessi e una struttura non lineare tipica delle prime sperimentazioni progressive. La scelta di temi religiosi e mitologici rispondeva a un desiderio di dare alla musica un respiro universale, che trascendesse il confine tra il quotidiano e il simbolico.

3.2 Analisi Tecnica e Arrangiamenti Musicali

L’album è costruito su arrangiamenti minimali, ma ricchi di sfumature: la sezione ritmica, seppur semplice, è marcata da un’andatura che anticipa variazioni improvvise e progressioni modali complesse. Le tastiere – soprattutto l’uso del Mellotron – costituiscono il vero motore emotivo dei brani, alternando timbri eterei a passaggi più intensi e drammatici.

In “From Genesis to Revelation”, viene messa in evidenza  l’uso di una struttura a “movimenti” che si susseguono con transizioni improvvise. Le partiture presentano passaggi in 5/4 e 7/8, con dinamiche che variano dalla delicatezza acustica a esplosioni orchestrali. La registrazione fu realizzata con tecniche di overdubbing e panning stereo, elementi ancora pionieristici per l’epoca, e che permisero alla band di scolpire un paesaggio sonoro tridimensionale.

L’analisi delle partiture rivela un interesse marcato per l’uso non convenzionale degli accordi minori e l’impiego di modulazioni improvvise. L’uso di temi ricorrenti, che tornano a ripetersi in variazioni differenti, preannuncia le tecniche compositive che diventeranno il marchio di fabbrica dei Genesis nei decenni successivi.

3.3 Impatto Culturale e Legacy

Pur non avendo riscosso un successo commerciale immediato, “From Genesis to Revelation” rappresenta un documento fondamentale per comprendere le origini del pensiero musicale dei Genesis. Il disco ha ricevuto attenzione negli ambienti underground e ha posto le basi per un’interpretazione più ampia di quello che sarebbe poi diventato il rock progressivo.

Dal punto di vista culturale, l’album ha esercitato una forte influenza sugli artisti emergenti dell’epoca, contribuendo alla diffusione delle tecniche di registrazione multi-traccia e della programmazione ritmica sperimentale. L’approccio alla composizione, improntato sulla fusione di elementi testuali, tematici e strumentali, ha anticipato metodologie che sarebbero state adottate con maggior frequenza negli anni a venire.

4.                                                         Trespass (1970)




4.1 Introduzione all'Album

Con “Trespass”, i Genesis cominciarono a delineare un’identità più autonoma e matura. Pubblicato nel 1970, l’album segna un netto passaggio dalle sonorità psichedeliche alla costruzione di brani caratterizzati da ambientazioni narrative e arrangiamenti strutturati in maniera più articolata.

Il concept dell’album abbraccia temi di estraneità e isolamento, elementi che si riflettono sia nella struttura musicale che nei testi. Le sincronie ritmiche e la fusione inedita di linee melodiche denotano un’evoluzione significativa rispetto al precedente lavoro discografico.

4.2 Analisi Tecnica e Arrangiamenti Musicali

Dal punto di vista tecnico, “Trespass” impiega una strumentazione più ampia, integrando chitarre elettriche con arrangiamenti orchestrali sintetizzati attraverso l’uso pionieristico del Mellotron e di tastiere ad arco. In brani come “Looking for Someone”, le strutture ritmiche si articolano su cambiamenti di tempo che si alternano in passaggi in 6/8 e 7/8, evidenziando una padronanza del tempo così rara nel rock dei primi anni ’70.

La band sperimenta con contrappunti vocali e strumentali; una particolare attenzione viene data alla linea di basso, che si intreccia con la batteria in maniera quasi call-and-response, esaltando una fluidità ritmica. L’uso di espansioni armoniche – mediante progressioni di accordi con moduli non convenzionali – aggiunge ulteriori strati di complessità alla composizione.

L’analisi delle partiture mostra un’implicita influenza della musica classica, soprattutto nei passaggi in cui le linee di tastiera si fondono con archi e cori campionati, anticipando l’idea di “sinfonia rock” che sarebbe poi diventata un tratto distintivo nei successivi lavori del gruppo.

4.3 Impatto Culturale e Eredità

“Trespass” rappresenta un vero e proprio banco di prova per i Genesis. Sebbene l’album non abbia raggiunto immediatamente il palinsesto mainstream, la sua influenza si è fatta sentire nei circoli artistici che cercavano un approccio più sofisticato e meno commerciale al rock. Gli arrangiamenti complessi e la ricerca di nuove sonorità influenzarono numerosi gruppi successivi, contribuendo al consolidamento di un’estetica progressiva che avrebbe definito il periodo.

In ambito accademico, l’album viene studiato per la sua audace integrazione di tecniche di registrazione avanzate e compositive, anticipando il passaggio verso una narrazione musicale più articolata e una meticolosa cura dei dettagli tecnici, elementi essenziali che perseguitarono i Genesis negli anni a venire.

5.                                                     Nursery Cryme (1971)




5.1 Introduzione all'Album

Con il 1971 arriva “Nursery Cryme”, un album che segna la consacrazione di un nuovo approccio narrativo e tematico. L’opera, intrisa di simbolismi e riferimenti mitologici, si configura come una sorta di racconto musicale che unisce aspetti teatrali ad una tecnica compositiva sempre più raffinata.

In “Nursery Cryme” si nota l’ingresso di influenze che spaziano dalla letteratura al cinema, con testi che evocano immagini oniriche e paesaggi fantastici. La capacità della band di trasformare temi banali o infantili in una narrazione complessa è testimoniata dalla struttura articolata dei brani, concepiti come miniatura di opere più vaste.

5.2 Analisi Tecnica e Arrangiamenti Musicali

L’approccio musicale in “Nursery Cryme” è caratterizzato da una costruzione modulare: ogni brano è concepito come un episodio all’interno di un racconto più ampio. Le composizioni si distinguono per l’uso di ritmi disparati, frequenti cambi di tempo, e arrangiamenti a più livelli. Nella traccia “Get 'Em Out by Friday” si osserva, ad esempio, un uso sapiente di intervalli dissonanti e passaggi modulanti che sfidano la tradizionale struttura del rock.

Le partiture, particolarmente nei passaggi intermedi dei brani più lunghi, mostrano l’impiego di interludi strumentali ispirati alle forme sinfoniche classiche. L’uso del Mellotron, affiancato da linee di tastiere analogiche, crea un’ambientazione che oscilla tra il surreale e il drammatico, mentre la sezione ritmica – supportata da un basso che funge da colonna portante – offre una stabilità che permette alle variazioni armoniche di emergere con forza.

Sono notevoli, inoltre, gli arrangiamenti vocali: cori e sovrapposizioni vengono usati per enfatizzare la teatralità dei testi, creando un ponte tra la narrazione musicale e la dimensione drammatica della performance live. La tecnica di registrazione, che integrava overdubbing multipli e tecniche di spostamento panoramico, contribuiva a dare al disco una profondità spaziale rara per l’epoca.

5.3 Impatto Culturale e Risonanze Storiche

“Nursery Cryme” ebbe un impatto significativo nella scena progressive degli anni ‘70, aprendo la strada a una nuova concezione del rock come narrazione epica. L’album fu accolto da un pubblico di nicchia ma estremamente influente, ponendosi come modello per future sperimentazioni in ambito progressivo.

Dal punto di vista culturale, l’opera rappresenta uno dei primi tentativi di integrare la narrativa teatrale con la musica rock, un approccio che avrebbe ispirato successivi artisti e band. Le innovative tecniche di arrangiamento e registrazione adottate in questo lavoro sono state oggetto di numerosi studi accademici, evidenziando come la ricerca sperimentale potesse operare una trasformazione radicale del panorama musicale.

6.                                                            Foxtrot (1972)




6.1 Introduzione all'Album

“Foxtrot”, pubblicato nel 1972, rappresenta uno dei lavori più emblematici dei Genesis. L’album è caratterizzato da un forte impatto emotivo e da una serie di brani di notevole complessità formale, che uniscono elementi narrativi e compositivi di elevato spessore tecnico.

Il concept dell’album si basa su una fusione di esperienza intima e narrazione fantastica, in cui le suggestioni liriche si intrecciano con arrangiamenti strumentali sofisticati. L’approccio compositivo enfatizza i momenti dinamici e le transizioni improvvise, dando vita a un percorso musicale che sfida le convenzioni del pop tradizionale.

6.2 Analisi Tecnica e Arrangiamenti Musicali

Dal punto di vista tecnico, “Foxtrot” si distingue per la ricchezza degli arrangiamenti: brani come “Watcher of the Skies” presentano aperture orchestrali ed epiche, in cui l’uso del Mellotron viene sapientemente integrato con linee di chitarra elettrica e passaggi ritmici complessi. La struttura modulare del brano prevede una progressione in più sezioni, con cambi di tempo alternati tra 5/4, 7/8 e brevi sezioni in tempo comune, rendendo la composizione un vero e proprio studio di poliritmia.

L’analisi delle partiture rivela l’uso di dissonanze temporanee e l’applicazione di contrappunti elaborati, elementi che danno profondità al tessuto musicale. Particolare attenzione viene riservata all’equilibrio tra strumenti acustici ed elettronici: le tastiere forniscono spazi aperti e atmosferici, mentre le chitarre e il basso si confrontano in duelli melodici che richiamano la tradizione del rock progressivo.

Le tecniche di registrazione, avvalendosi di metodologie sperimentali e del panning stereo, consentirono alla band di creare un ambiente sonoro immersivo, in cui ogni strumento veniva valorizzato individualmente pur contribuendo a una composizione unitaria e coesa.

6.3 Impatto Culturale e Significato Storico

Con “Foxtrot”, i Genesis non solo consolidarono la loro identità musicale, ma influenzarono radicalmente il panorama rock. L’album divenne un punto di riferimento per i musicisti progressivi, in parte grazie alla sua capacità di unire un linguaggio tecnico raffinato a una narrazione emotiva e coinvolgente.

La critica contemporanea e molti studi accademici si sono soffermati sull’impatto di “Foxtrot”, riconoscendo il lavoro come una pietra miliare del rock progressivo. Le innovazioni in ambito di arrangiamento e registrazione hanno posto le basi per lo sviluppo successivo della band e, indirettamente, hanno ispirato una generazione di artisti che hanno cercato di coniugare complessità tecnica e sensibilità emotiva.

7.                                         Selling England by the Pound (1973)




7.1 Introduzione all'Album

Pubblicato nel 1973, “Selling England by the Pound” è considerato da molti il culmine del periodo progressivo dei Genesis. L’album si distingue per la sua forte tematica ironica e critica nei confronti della società britannica, affiancata a brani che esplorano aperture sonore e composizioni di elevato spessore tecnico.

Il concept dell’album assume un duplice ruolo: da una parte, funge da specchio critico della cultura e della società britannica; dall’altra, si configura come una vetrina per la capacità compositiva della band, la quale riesce a fondere commenti sociali con strutture musicali estremamente complesse.

7.2 Analisi Tecnica e Arrangiamenti Musicali

Dal punto di vista tecnico, “Selling England by the Pound” si caratterizza per l’uso di arrangiamenti multilivello nei quali la sezione ritmica si fonde in modo armonico con linee melodiche sofisticate. In brani come “Dancing with the Moonlit Knight”, il gruppo impiega transizioni inusuali dal punto di vista temporale: la combinazione di tempo 4/4 con passaggi in 7/8 crea un effetto di instabilità ritmica, rafforzato dal ricorso a cambi di tonalità improvvisi che arricchiscono la texture armonica.

Le partiture dei brani più complessi evidenziano l’uso di progressioni modali che richiamano la musica classica, unita a elementi jazzistici e folkloristici. L’uso del Mellotron viene ulteriormente approfondito, dando risalto a suoni orchestrali che integrano motivi ricorrenti e temi di sottofondo, capaci di creare una continuità narrativa tra i brani dell’album.

Le tecniche di registrazione adottate in questo periodo sfruttavano al massimo le possibilità offerte dalle nuove tecnologie in studio, con la registrazione in multi-tracce che permetteva alla band di sperimentare con sovrapposizioni e effetti di eco, creando ambienti sonori densi e stratificati.

7.3 Impatto Culturale e Eredità Storica

“Selling England by the Pound” viene celebrato come un manifesto del rock progressivo britannico. Il disco non solo rappresenta una sintesi dei temi cari al gruppo – l’identità, la critica sociale e il desiderio di sperimentazione – ma ha anche segnato l’inizio di una nuova era in cui la musica rock si fece portatrice di messaggi che trascendevano la mera esecuzione tecnica.

L’influenza di questo album si estende ben oltre il periodo d’oro dei Genesis: artisti e band successive hanno citato “Selling England by the Pound” come fonte d’ispirazione per la fusione di complessità tecnica e tematiche sociali, ricordando come la capacità di raccontare una storia in maniera multilivello possa elevare il rock a forma d’arte.

8.                                    The Lamb Lies Down on Broadway (1974)




8.1 Introduzione all'Album

“The Lamb Lies Down on Broadway” rappresenta il culmine narrativo ed esecutivo del periodo di Peter Gabriel con i Genesis. Pubblicato nel 1974, l’album si configura come una suite rock in due dischi, in cui la figura centrale – Rael – diventa il protagonista di una incarnazione mitica ed esistenziale. Il concept, intriso di simbolismi onirici e riferimenti alla psiche umana, anticipa l’evoluzione del rock narrativo.

La struttura narrativa dell’album, che si sviluppa come un romanzo musicale, richiede una lettura attenta e una interpretazione approfondita dei testi, degli arrangiamenti e delle scelte stilistiche. In questo contesto, la tecnica compositiva diviene strumento per esprimere una complessità emotiva e intellettuale che va alla radice del rock progressivo.

8.2 Analisi Tecnica e Arrangiamenti Musicali

L’analisi tecnica di “The Lamb Lies Down on Broadway” svela una miriade di innovazioni: l’uso di passaggi strumentali variabili, la fusione di elementi acustici ed elettronici e il costante dialogo tra diverse sezioni strumentali. La traccia “In the Cage”, ad esempio, evidenzia l’impiego di sezioni ritmiche fortemente poliritmiche, in cui il tempo cambia in maniera quasi impercettibile, creando tensioni e rilasci che rispecchiano il dramma del testo.

Le partiture dei brani mostrano una struttura a più livelli: le linee di tastiera si intrecciano con chitarre e archi campionati, mentre il basso, spesso lavorato in contrappunto con la batteria, fornisce una base ritmica solida ma dinamica. La registrazione dell’album, effettuata in studi all’avanguardia dell’epoca, sfrutta abbondantemente la tecnica del multi-tracking e l’uso di effetti ambientali per conferire ai brani una dimensione cinematografica.

La complessità dei brani viene ulteriormente accresciuta dall’adozione di tematiche modali rare e da cambi improvvisi di tonalità, che richiamano influenze tanto della musica classica quanto del jazz progressivo. L’uso sperimentale della strumentazione – dal Mellotron al sintetizzatore modulare – testimonia una continua ricerca di nuovi linguaggi sonori.

8.3 Impatto Culturale e Valutazioni Critiche

Con “The Lamb Lies Down on Broadway” i Genesis hanno raggiunto l’apice della sperimentazione narrativa e musicale. L’album ha fortemente influenzato la concezione del concept album, dimostrando come il rock potesse servire da vettore per narrazioni complesse e multilivello. La critica contemporanea ha fatto riferimento all’opera come a un “romanzo sonoro” in grado di integrare ambizione narrativa e sofisticazione musicale.

Dal punto di vista culturale, l’album ha avuto un impatto notevole anche al di fuori del circuito progressive: le tematiche esistenziali e la capacità di raccontare un viaggio interiore hanno ispirato artisti di diversi generi, contribuendo a definire una nuova concezione della performance live e della narrazione visiva correlata alla musica.

9. L’Evoluzione Post-Peter Gabriel: Nuove Direzioni e Rinnovamento Stilistico

La partenza di Peter Gabriel segnò una svolta epocale nella storia dei Genesis. Con l’avvento dell’era Phil Collins, la band dovette affrontare il doppio compito di preservare l’eredità artistica maturata nel periodo progressivo e, al contempo, reinventarsi in chiave più accessibile dal punto di vista commerciale. Questa transizione è caratterizzata da una graduale semplificazione degli arrangiamenti senza rinunciare alla ricchezza armonica e alla sofisticazione strumentale.

Nel periodo post-Gabriel, album come A Trick of the Tail (1976) e Wind & Wuthering (1977) dimostrano la capacità del gruppo di adattarsi e innovare. In queste opere, la vocalità di Phil Collins introduce una dimensione emotiva diversa, mentre gli arrangiamenti mantengono quel rigore tecnico e la passione per le sperimentazioni ritmiche e armoniche che hanno sempre contraddistinto il gruppo.

                                                         "A Trick of the Tail"

                                                                                           


Le strutture compositive, pur semplificandosi in alcuni aspetti, rimangono ricche di riferimenti ai temi precedenti, rielaborati in chiave moderna. Le tecniche di registrazione, ora supportate da strumentazioni all’avanguardia, consentono di ottenere una maggiore pulizia sonora e una definizione degli elementi strumentali che, seppur differenti dall’approccio analogico dei primi anni, non perdono il carattere innovativo.

10. Genesis e l’Influenza sulla Musica Moderna

L’eredità dei Genesis è innegabile e si estende ben oltre il loro periodo d’oro. La capacità del gruppo di fondere narrazione, complessità tecnica e sperimentazione sonora ha influenzato una vasta gamma di generi e ha fornito ispirazione a numerosi artisti contemporanei.

In ambito tecnico-musicale, gli arrangiamenti dei Genesis hanno aperto la strada all’uso di tecniche poliritmiche, modulazioni impegnative e strutture a più livelli, che oggi si ritrovano negli studi di composizione di band progressive, metal sinfonico e anche in alcune produzioni elettroniche. L’approccio all’uso del Mellotron e dei sintetizzatori analogici ha anticipato le metodologie moderne di sound design, dove il timbro e la spazialità giocano ruoli fondamentali.

Culturalmente, la capacità dei Genesis di raccontare storie complesse in maniera integrata – unendo testi, arrangiamenti e performance — ha divenuto un modello di riferimento nella produzione di concept album. La loro influenza si fa sentire nei lavori di artisti e band che cercano di fondere la dimensione narrativa con quella musicale, dando così nuova linfa al concetto di “album come opera d’arte.”

11. Conclusioni

La storia dei Genesis, dalla loro nascita sperimentale agli sviluppi moderni, offre un esempio imprescindibile di evoluzione artistica e tecnica nel panorama del rock progressivo. Attraverso una meticolosa analisi degli arrangiamenti, delle tecniche di registrazione e delle partiture dei brani più complessi, questo documento ha cercato di delineare come la band abbia saputo reinventarsi e allo stesso tempo conservare un’unità stilistica e visione artistica in costante evoluzione.

Ogni album, analizzato in profondità, rappresenta una tappa fondamentale in un percorso che ha saputo integrare innovazione tecnica e sperimentazione creativa, lasciando un’eredità indelebile sia nel mondo del rock progressivo, sia in quello della musica moderna. La trasformazione dei Genesis dal rock classico a un linguaggio musicale più maturo e cosmopolita testimonia come la ricerca artistica possa non solo superare le barriere temporali e stilistiche, ma anche influenzare profondamente le generazioni successive.

In conclusione, l’influenza dei Genesis sulla musica moderna si manifesta nella persistenza di temi ricorrenti quali la fusione delle arti musicali e narrative, la sperimentazione ritmica e armonica e l’uso innovativo delle tecniche di registrazione. Questi elementi continuano a essere studiati e applicati, non solo dagli appassionati del genere, ma anche da studiosi e compositori che vedono nei Genesis un modello di eccellenza e di innovazione continua.

Il viaggio documentaristico tracciato in questo elaborato, pur se concentrato su aspetti tecnici e compositivi, offre una panoramica completa che riafferma il ruolo centrale dei Genesis nella storia della musica. La loro capacità di evolvere e adattarsi pur mantenendo intatta la propria essenza artistica rappresenta un insegnamento prezioso per chiunque si approcci al mondo della musica progressiva e non solo.

Con questo documento si spera di aver fornito non solo un resoconto storico, ma anche un’analisi critica in grado di stimolare ulteriori ricerche e approfondimenti su uno dei gruppi che ha segnato, e continua a segnare, il panorama musicale mondiale.

Nota: Il presente documento è stato redatto nel tentativo di offrire una panoramica esaustiva e dettagliata degli elementi musicali e narrativi che hanno definito i Genesis e l'impatto sulla musica moderna.



                                                                    Wind & Wuthering




 


mercoledì 3 gennaio 2024

Steve Hackett - The Circus And The Nightwhale 2024 (Symphonic Prog)

Steve Hackett. New Release

 Qiesto nuovo album è stato registrato tra i tour del 2022 e del 2023 presso lo studio Siren nel Regno Unito in gran parte dallo stesso Steve che si è occupato delle chitarre elettriche ed acustiche, 12 corde, mandolino, armonica, percussioni, basso e voce. Ad affiancarlo troviamo ancora una volta Roger King (tastiere, programmazione ed arrangiamenti orchestrali), Rob Townsend (sax), Jonas Reingold (basso), Nad Sylvan (voce), Craig Blundell (batteria) e Amanda Lehmann alla voce: Nuovamente presenti anche Nick D'Virgilio e Hugo Degenhardt come ospiti alla batteria, Benedict Fenner alle Tastiere e Malik Mansurov al tar: Infine, il fratello di Steve, John Hackett è presente ancora una volta al flauto.

Naturalmente imperdibile per tutti i fan di questo instancabile artista.

Disponibile nei formati: Limited CD+Blu-ray mediabook, CD Jevelcase standard, Vinil Gatefolf 180g, oltre che in digitale:

Track lists:

01) People Of The Smoke

02) These Passing Clouds

03) Taking You Down

04) Found And Lost

05) Enter The Ring

06) Get Me Out!

07) Ghost Moon and Living Love

08) Circo Inferno 

09) Breakout

10) All At Sea

11) Into The Nightwhale

12) Wherever You Are

13) White Dove

                                     Per un primo ascolto: Official (People Of The Smoke)        



giovedì 19 ottobre 2023

Anthony Phillips - The Geese & the Ghost 1977 UK ( Remastered 2008 Bonus Tracks 2 CD )

                                         Anthony Phillips

                                                     The Geese & The Ghost

Storico primo album del primo chitarrista, compositore e cofondatore dei Genesis.
Splendido album al quale hanno partecipato i tre quinti dei Genesis , più il fratello di Hackett"John"al flauto.
Disco che tutti gli amanti del symphonic  progressive barocco alla Genesis dovrebbero possedere.
Sotto l'anticipazione di qualche brano.

BUON ASCOLTO.



Anthony Phillips - Front


Full Front


Back


Front



Back

Track list:

CD - 1
01 - Wind - Tales
02 - Which Way The Wind Blows
03 - Henry; Portraits From Tudor Times
I - Fanfare
II - Lutes' Chorus
III - Misty Battlements
IV - Henry Goes to War
V - Death of a Knight
VI - Triumphant Return
04 - God if I Saw Her Now
05 - Chinese Mushroom Cloud
06 - The Geese and the Ghost
Part I°
Part II°
07 - Collections
08 - Sleepfall: The Geese Hy West

CD - 2
01 - Master of Time ( Demo )
02 - Title Inspiration
03 - The Geese and the Ghost - Part one ( basic track )
04 - Collection Link
05 - Which Way the Wind Blows
06 - Silver Song ( basic track )
07 - Henry: Portraits From Tudor Times ( basic track )
I - Fanfare , II - Lute's Chorus , III - Lute's Chorus Reprise , IV - Misty Battlements
08 - Collections ( demo )
09 - The Geese & The Ghost - Part Two ( basic track )
10 - God If I Saw Her Now ( basic track )
11 - Sleepfall ( basic track )
12 - Silver Song ( Unreleased single version, 1973 )







domenica 19 marzo 2023

Genesis - BBC Broadcasts 2023

Genesis

BBC Broadcasts 2023

Genesis - BBC Broadcasts

 Box veramente imperdibile dei Genesis curato dal tastierista della band Tony Banks con le registrazioni della BBC nell'arco temporale che va dal 1970 al 1998, con  alcuni brani mai pubblicati prima.

Box disponibile in 2 versioni: la prima in 5 CD contenente 53 brani e la seconda in triplo vinile con 24 brani.

TRACKS LIST CD:

CD1

01 Shepherd - Night Ride 1970 (pubblicato su ‘Genesis Archive 1967–75’)

02 Pacidy - Night Ride 1970 (pubblicato su ‘Genesis Archive 1967–75’)

03 Let Us Now Make Love - Night Ride 1970 (pubblicato su ‘Genesis Archive 1967–75’)

04 Fountain Of Salmacis – Paris Studios 1972

05 Musical Box – Paris Studios 1972

06 Stagnation - Sounds Of ‘70 1971 (pubblicato su ‘Genesis Archive 1967–75’)

07 Harlequin – Peel Sessions Jan 1972

08 Get Em Out By Friday – Peel Sessions sept 1972

09 Harold The Barrel - Peel Sessions sept 1972

10 Twilight Alehouse – Peel Sessions sept 1972

11 Watcher of the Skies – BBC In Concert 1975

CD2

01 Squonk - Knebworth 1978

02 Burning Rope - Knebworth 1978

03 Dance On A Volcano - Knebworth 1978

04 Drum Duet - Knebworth 1978

05 Los Endos - Knebworth 1978

06 Deep In The Motherlode - Lyceum 1980

07 Dancing With The Moonlit Knight - Lyceum 1980

08 Carpet Crawlers - Lyceum 1980

09 One For The Vine - Lyceum 1980

10 Behind The Lines - Lyceum 1980

11 Duchess - Lyceum 1980

12 Guide Vocal - Lyceum 1980

13 Turn it On Again - Lyceum 1980

14 Dukes Travels - Lyceum 1980

15 Dukes End - Lyceum 1980

CD 3

01 Say It’s Alright Joe - Lyceum 1980

02 The Lady Lies - Lyceum 1980

03 Ripples - Lyceum 1980

04 In The Cage - Lyceum 1980

05 The Raven - Lyceum 1980

06 Afterglow - Lyceum 1980

07 Follow You, Follow Me - Lyceum 1980

08 I Know What I Like (In Your Wardrobe) - Lyceum 1980

09 The Knife - Lyceum 1980

10 Mama - Wembley 1987 (pubblicato su ‘Genesis Live 1973-2007)

11 Domino - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

CD 4

01 That’s All - Wembley 1987(pubblicato su ‘Genesis Live 1973-2007)

02 The Brazilian - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

03 Throwing It All Away - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

04 Home By The Sea - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

05 Second Home By The Sea - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

06 Invisible Touch - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

07 Drum Duet - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

08 Los Endos - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

09 Not About Us - NEC 1998

10 Dividing Line - NEC 1998

CD5

01 No Son of Mine - Knebworth 1992

02 Driving The Last Spike - Knebworth 1992

03 Old Medley - Knebworth 1992

04 Fading Lights - Knebworth 1992

05 Hold On My Heart - Knebworth 1992

06 I Can’t Dance - Knebworth 1992


TRACKS LIST VINILI:


Side 1

01 Musical Box – Paris Studios 1972

02 Stagnation - Sounds Of ‘70 1971 (pubblicato su ‘Genesis Archive 1967–75’)

03 Harlequin - Peel Sessions Jan 1972

04 Harold The Barrel - Peel Sessions Sept 1972

Side 2

01 Get Em Out By Friday – Peel Sesssions Sept 1972

02 Watcher Of The Skies – BBC In Concert 1975

03 Dancing With The Moonlit Knight - Lyceum 1980

04 Carpet Crawlers - Lyceum 1980

Side 3

01 Behind The Lines - Lyceum 1980

02 Duchess - Lyceum 1980

03 Guide Vocal - Lyceum 1980

04 Dukes Travels - Lyceum 1980

05 Dukes End - Lyceum 1980

Side 4

01 Say It’s Alright Joe - Lyceum 1980

02 The Lady Lies - Lyceum 1980

03 I Know What I Like (In Your Wardrobe) - Lyceum 1980

Side 5

01 Mama - Wembley 1987 (pubblicato su ‘Genesis Live 1973-2007)

02 That’s all - Wembley 1987 (pubblicato su ‘Genesis Live 1973-2007)

03 Home By The Sea - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

04 Second Home - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

Side 6

01 Throwing It All Away - Wembley 1987 (pubblicato sul DVD ‘Live At Wembley Stadium’)

02 No Son Of Mine – Knebworth 1992

03 Driving The Last Spike – Knebworth 1992





sabato 17 novembre 2018

Genesis - Nursery Cryme (live bootleg) - Pillole per la nostra mente

Genesis

                           Nursery Cryme (Pillole per la Nostra Mente)

                                                              Live Bootleg


Nursery Cryme (Live Bootleg)




domenica 8 giugno 2014

VAN WAGNER (cover band Genesis) - Selling England Tour '74 (2014)






 Eccellente new entry nel panorama delle cover band dei Genesis


Elenco cover Band Genesis alla data di giugno 2014

3Spass

Acoustic Moods

Bad Dreams

Dance into the Light

Dance on a Volcano

Dancing Knights

Duke

Domino

Estro

Firth of Fifth

Foxtrot

Fukkoku-Souseiki

G2

Gabble Ratchet

Garden Wall

G-Cover Band

Genesis Project

Genesis Relived

Genes-ish

Grand Parade

Harold and the Barrels

In the Cage

Invisible Touch (UK)

Invisible Touch (Germany)

Leon Alvarado

Los Endos

Mad Men Moon

Mama

Moonlit Knight

Nemesis

No Jacket Required

Nursery Cryme

Paul D'Adamo

Phil Prog

Raven

ReGenesis

Revelation

Seconds Out

Slippermen

Strictly Banks

That's All

The Book of Genesis

The Carpet Crawlers

The If

The Lamb

The Musical Box

The Path of Genesis

The Waiting Room

Trespass Music

True Collins

Van Wagner

We Can't Dance Yngve Guddal & Roger T. Matte
















Live bootleg - Giardini Naxos (ME) 16-05-2014

Tracks list:
1) Watcher Of The Skies
2) Dancing With The Moonlith Knight
3) Firth Of Fifth
4) The Fountain Of Salmacis
5) Return Of The Giant Hogweed
6) Suppers Ready part. 1
7) Suppers Ready part. 2
8) Genesis Medley
Line-up:
Edward Gambetta - drums
Giovanni Invidia - bass guitar, second guitar, moog taurus
Emanuele Nanni - keyboards
Paolo Chiesa - Voce
Salvatore Siracusa - lead guitar




sabato 25 febbraio 2012

Genesis - The Lamb Lies Down On Broadway 1974 (Symphonic Prog)

                                                 Genesis

                                      The Lamb Lies Down On Broadway 1974

Genesis - The Lamb Lies Down On Broadway


GENESIS - The Lamb Lies Down On Broadway ( THE ROCK OPERA).


Disco 1 - Side a


1) The Lamb Lies Down On Broadway (L'agnello si sdraia sul Broadway)

2) Fly On A Windshield ( Mosca su un parabrezza)

3) Broadway Melody Of 1974 (Melodia di Broadway 1974)

4) Cuckoo Cocoon (Salve bozzolo)

5) In The Cage (Nella gabbia)

6) The Grand Parade Of Lifeless Packaging (La grande parata dell'impacchettamento senza vita)


Disco 1- Side b


1) Back In N.Y.C. (Di ritorno a New York)

2) Hairless Heart (Cuore senza peli)

3) Counting Out Time (Battendo il tempo)

4) Carpet Crawl (A carponi sul tappeto)

5) The Chamber Of 32 Doors (L'aula delle 32 porte)


Disco 2 - Side a


1) Lilywhit Lilith (Candida Lilith)

2) The Waiting Room (La sala d'attesa)

3) Anyway (Ad ogni modo)

4) Here Comes The Supernatural Anaesthetist (Ecco che arriva l'anestesista supernaturale)

5) The Lamia ( Le Lamia)

6) Silent Sorrow In Empty Boats (Silenziosa sciagura in vuoti battelli)


Disco 2 - Side b


1) The Colony Of Slippermen (La colonia di amorfi)

a) Arrival (Arrivo)

b) A Visit To The Doktor (Visita dal dottore)

2) The Raven (Burrone)

3) The Light Dies Down On Broadway (Le luci si spengono sul Broadway)

4) Riding The Scree (Scavalcando la frana)

5) In The Rapids (Nelle rapide)

6) It (Esso)

Giovedì 26 gennaio 2012 al teatro della conciliazione in Roma, ho assistito alla riproposizione di questa incredibile rock opera, interpretata magistralmente dai canadesi "The Musical Box" che definire cover band è assolutamente riduttivo.

Chi, come me, non aveva avuto la possibilità di vedere i Genesis nello spettacolo originale del 1974, ha avuto una seconda stupenda possibilità, siamo saliti su questa perfetta macchina del tempo, per uscirne dopo qualche ora completamente estasiati.




                                                                        Full Album


domenica 1 novembre 2009

Steve Hackett - Please Don't Touch UK

                                           Steve Hackett 

                                                                Please Don't Touch

Steve Hackett - Please Don't Touch

Symphonic Prog - Guitar

Please Don't Touch è il secondo album solista del chitarrista inglese Steve Hackett, e il suo primo dopo aver lasciato i Genesis nel 1977.
Please Don't Touch contiene una miriade di stili musicali.Quest'album insieme al precedente, mostra finalmente il lato compositivo del talento di Steve e avrebbe dimostrato quanto fosse stato prezioso il suo contributo nei  Genesis
L'album presenta una pletora di star della musica, tra cui il cantante R&B Randy Crawford, l'icona folk americana Richie Havens, il batterista e il cantante della band progressive rock Kansas (rispettivamente Phil Ehart e Steve Walsh) e l'ex alunno di Frank Zappa, Tom Fowler e il batterista dei concerti dei Genesis, Chester Thompson. Nel 2005, Please Don't Touch è stato rimasterizzato e ripubblicato dall'etichetta Camino Records di Hackett. La nuova edizione presenta note di copertina aggiornate e tre tracce bonus. Un altro eccellente capolavoro di Hackett. La musica su questo CD è varia e tuttavia potrebbe essere la più accessibile delle sue prime registrazioni. Ci sono cantanti ospiti in molte tracce, il che è un vantaggio. Le canzoni sono più brevi del solito ma contengono di tutto, dalle ballate folk alla chitarra classica. "Narnia" presenta il cantante del Kansas, Steve Walsh ed è basato sui libri di C.S. Lewis. Questa è una bella, accattivante melodia, molto allegra, con un'eccellente interpretazione di Walsh; è molto orecchiabile e potreva essere adatta alla distribuzione  radiofonica. "Carry On Up the Vicarage" si apre con un pianoforte giocattolo ed effetti sonori con canzoni natalizie cantate; la musica è molto eclettica, con la voce che ha un effetto infantile in un orecchio e una voce profonda nell'altro."Racing in A" vede di nuovo Walsh con un'altra eccellente performance che è heavy rock con un bel lavoro di mellotron, con tanti stop e start alla fine."Kim" è un pezzo di chitarra classica con flauto."How Can I" presenta l'improbabile abbinamento di Hackett e Ritchie Havens; è un pezzo di chitarra acustica con Havens alla voce."Hoping Love Will Last" è un pezzo vocale per pianoforte, una ballata e ha una specie di atmosfera R&B. Molto diverso da qualsiasi cosa abbia fatto prima o dopo, per quella materia, ma una canzone molto carina, che finisce per essere molto ben orchestrata. "Land of a Thousand Autumns" e "Please Don't Touch" condividono lo stesso tema , il primo è atmosferico, e il secondo è uno strumentale con chitarra molto potente, pedali bassi, tastiere ed effetti sonori. "The Voice of Necam" usa di nuovo il tema del precedente, suonato su un organo dal suono inquietante con diversi effetti sonori, la musica si espande con effetti vocali e chitarra acustica. "Icarus Ascending" vede Havens alla voce, molto drammatico e oscuro a volte, strumentalmente sontuoso, il finale è molto eclettico con brevi sezioni di reggae, jazz e molti effetti di chitarra. 

Tracks:

1. "Narnia" (voce di Steve Walsh) - 4:05
2. "Carry on Up the Vicarage" (voce di Steve Hackett) - 3:11
3. "Racing in A" (voce di Steve Walsh) - 5:07
4. "Kim" - 2:13
5. "How Can I?" (voce di Richie Havens) - 4:38
6. "Hoping Love Will Last" (voce di Randy Crawford) - 4:23
7. "Land of 1000 Autumns" - 1:38
8. "Please Don't Touch" - 3:39
9. "The Voice of Necam" - 3:11
10. "Icarus Ascending" (voce di Richie Havens) - 6:27

Line-up

Steve Hackett – chitarra acustica ed elettronica, voce, tastiere, percussioni
John Hackett – flauto, ottavino, pedali per basso, tastiere
John Acock – tastiere
Maria Bonvino – soprano ospite femminile in "Hoping Love Will Last"
James Bradley – percussioni
Randy Crawford – voce in "Hoping Love Will Last"
Phil Ehart – batteria, percussioni
Feydor – voce in "The Voice of Necam"
Tom Fowler – basso
Richie Havens – voce, percussioni
Dave Lebolt – tastiere
Hugh Malloy – violoncello
Dale Newman – voce ospite in "Icarus Ascending"
Dan Owen – voce ospite in "Icarus Ascending"
Graham Smith – violino
Chester Thompson – batteria, percussioni
Steve Walsh – voce in "Narnia" e "Racing in A"

                                                                           Side "A"
                                                                              Side "B"



martedì 27 ottobre 2009

Genesis - The Lamb Tour 1974-1975 Bootleg

                                                Genesis

                                                  The Lamb Tour 1974/1975

Genesis - The Lamb Tour 1974-1975 (Front)


Genesis - The Lamb Tour 1974-1975 (Back)



Live in Richmond (Full Cocert)


sabato 12 settembre 2009

The Musical Box - The Lamb Lies Down On Broadway Mix (video)

                                        The Musical Box

                                The Lamb Lies Down On Broadway

Musical Box

                                                                  Mix Video

Genesis - The Lamb Lies Down On Broadway 1974 (l'ultimo album dei Genesis con Peter Gabriel, il primo album "solo" di Peter Gabriel con i Genesis)


Slipperman

The Musical Box , cover band number one dei Genesis. Andate a vederli quando capitano dalle vostre parti, sono eccezionali, chiudete gli occhi e sentite i Genesis, li aprite e vedete i Genesis.





sabato 6 dicembre 2008

The River Of Constant Change - A Tribute To Genesis

                                              The River of Constant Change

                                     A Tribute To Genesis

The River of Constant Change

Eccellente cast progressivo scelto dalla "Mellow Records" per questo doppio tributo ai Genesis.

Track list:

CD 1°

01 - Algebra - Dusk
02 - Decode - Can-Utility And The Coastliners
03 - Notturno Concertante - The Carpet Crawlers
04 - Moongarden - Living Forever
05 - Lincoln Veronese - Time Table
06 - Queen Of Maybe - Blood On The Rooftops
07 - Art And Illusion - Lilywhite Lilith
08 - Finisterre - Harlequin
09 - T.M.A. - Ravine
10 - Legend - The Day The Light Went Out
11 - Nostalgia - Am I Very Wrong? A Place To Call My Own
12 - Men Of Lake - Twilight Alehouse
13 - Germinale - The Knife
14 - The Ancient Veil - The Lamia

CD 2°

01 - Max Michelotto - Horizons
02 - Graziano Romani - Looking For Someone
03 - Dracma -The Light Dies Down On Brodway
04 - Submarine Silence - Entangled
05 - Seconds Out - Watcher Of The Skies
06 - Mysia - Hairless Heart
07 - Mirage - Dancing With The Moonlit Knigth
08 - Evolution - White Mountain
09 - Final Conflict - No Son Of Mine
10 - Irrgarten - In The Rapids
11 - Paul Ward - Wot Gorilla?
12 - Unicorn - Afterglow
13 - Galahad - The Chamber Of 32 Doors