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mercoledì 13 novembre 2024

Fabio Celi e gli Infermieri - Follia (1969) 1973 (Early Prog) Italy

                         Fabio Celi e gli Infermieri

                                                                     Follia

                                                          Early Prog (Italia)

Fabio Celi e gli Infermieri - Follia

Track list:

1- L'Artista sadico (5:20)
2 - Follia (5:36)
3 - Il Capestro (5:00)
4 - Il Presidente (6:20)
5 - Uomo Cosa Fai (6:50)
6 - Via Gaetano Argento (2:50)
7 - Fermi Tutti e Una rapina (2:55)
8 - Distruzione (5:16)

Line-up

Fabio Celi ( Keyboards,Vocals)
Ciro Ciscognetti (Keyboards)
Luigi Coppa (Guitar,Mouth Harp)
Rino Fiorentino (Bass)
Roberto Ciscognetti (Drums,Percussion)

Releases information

LP - Studio 1969
CD - Mellow Records 1996 with 2 bonus tracks

Fabio Celi e Gli Infermieri - Biografia

Gruppo fondato da Fabio Celi ( vero nome Antonio Cavallaro ) a San Giorgio a Cremano (Napoli) verso la fine degli anni '60, con il nome di fabio Celi e i Pop. Con questo nome hanno pubblicato soltanto un singolo (musica leggera). Il loro unico album "Follia" è stato registrato e pubblicato
nel 1969 sotto il nome di " Fabio Celi e Gli Infermieri". Quest'album erroneamente inserito nella
psichedelia, (a causa forse dell'uso di un organo Farfisa modificato per suonare come un Moog) e invece un bellissimo disco di Rock con spunti veramente unici, considerato soprattutto il periodo in cui è stato prodotto. A causa dei testi impegnati e attenti ad alcuni aspetti della società , il disco venne censurato dalla RAI e passò inosservato ai più.
Celi nel 1971 pubblica un singolo sostituendo Coppa con Silvio Feo. Nel 1973 partecipa al "Festival d'Avanguradia e Nuove Tendenze" a Napoli e nel 1975 in "Adesso Musica" (show televisivo), con la canzone "Uomo Cosa Fai". A parere di molti, Fabio Celi e Gli Infermieri , possono essere paragonati ai Vanilla Fudge, DoorsDeep Purple, Iron Butterfly, Colosseum, al Biglietto Per L'Inferno etc...etc...e a tutti i gruppi di Early prog.


Full Album



sabato 2 novembre 2024

Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire (Italian Symphonic Prog) 1974


                                        Pierrot Lunaire 

              Pierrot Lunaire (Italian Symphonic Prog) 1974

Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire 1974

                        Tornare indietro di cinquanta'anni per ricordare un capolavoro

Questo è il primo lavoro omonimo dei Pierrot Lunaire.  Uno dei lavori più genuini del progressive made in Italy. L'album contiene 12 brani di soft - Symphonic prog con atmosfere d'avanguardia , basate su chitarre acustiche e tastiere varie, riducendo al minimo le parti di batteria (soltanto in "Invasore" e "Sotto i Ponti") il disco è godibilissimo e le belle atmosfere dolci, melodiche e sognanti non ne fanno mai rimpiangere la mancanza.

Il gruppo si forma a Roma fra amici di vecchia data, Gaio Ghiocchio e Vincenzo Caporaletti, con l'inserimento in formazione del tastierista Arturo Stalteri, la singolare scelta stilistica/strumentale fa di questo disco un capolavoro unico ed inimitabile. CONSIGLIATISSIMO.


Line-up:

Arturo Stalteri (tastiere, percussioni, voce)
Vincenzo Caporaletti (chitarra, basso,flauto)
Gaio Chiocchio (chitarra, tastiere, sitar, voce)

Tracks list:

01 - Ouverture XV
02 - Raipure
03 - Invasore
04 - Lady Ligeia
05 - Narciso
06 - Ganzheit
07 - Verso Il Lago
08 - Il Re Di Raipure
09 - Sotto I Ponti
10 - Arlecchinata
11 - La Saga Della Primavera
12 - Mandragola





lunedì 21 ottobre 2024

La Simbiosi - Il Ritorno delle Anime 1975 (2024) Italian Symphonic Prog

                   La Simbiosi - Il Ritorno delle Anime

La Simbiosi - Il Ritorno delle Anime

Back 

Il progetto dell'album "Il Ritorno delle Anime", rappresenta un concetto affascinante, poichè in realtà non è mai esistito. Durante le prove e i concerti legati all'album "L'Angelo delle Morte", la band discuteva frequentemente come doveva essere il lavoro successivo. Questa discussione ha generato idee e visioni che hanno lasciato un'impronta indelebile nella nostra memoria musicale. In particolare, l'intenzione era di richiamare sonorità del precedente lavoro, qualcuna al limite di una cover, per realizzare una continuità stilistica.
Il titolo "Il Ritorno delle Anime" sembrava perfetto per dare continuità tematica al primo lavoro che speravamo intanto di riuscire a pubblicare.
La labilità di questi ricordi, unita alla passione per la musica, ha portato alla creazione di un progetto che, sebbene considerato irrealizzabile, è stato ripensato in un nuovo contesto. Dopo quasi cinquant'anni, ho tentato di dar vita a quest'album impalpabile, che esiste solo nei pensieri e nelle idee. Grazie ai progressi delle nuove tecnologie, è stato possibile dare forma a questi motivi musicali che hanno trovato nuova vita.
Tuttavia è importante chiarire che non ci si deve aspettare un'uscita discografica ufficiale per questo lavoro. Proprio come per "L'Angelo della Morte", anche "Il Ritorno delle Anime" non vedrà mai la luce nel panorama musicale commerciale. Nonostante ciò, c'è la possibilità che in futuro possa condividere alcuni brani in questo blog, per offrire un assaggio di questo progetto visionario. Ricorda che la musica è un viaggio e ogni brano rappresenta un frammento di storia e creatività.


La Simbiosi - Il Ritorno delle Anime (approfondimenti)

"Il ritorno delle anime", nato dai ricordi e dai progetti di quasi cinquant'anni fa, rappresenta un viaggio evocativo attraverso il passato, cercando di ricostruire una visione artistica che non è mai stata completamente realizzata. La musica di quest'opera, per lo più strumentale, incarna l'essenza di un periodo critico e ricco di ispirazioni. I brani portano con se una varietà di emozioni, collegandosi profondamente con l'eredità sonora che ha caratterizzato la scena musicale dell'epoca.

Riferimenti all'album "L'Angelo della Morte"

"Il Ritorno delle Anime" non può essere compreso senza riferirsi a "L'Angelo della Morte" del 1973. Quest'album precedente ha gettato le fondamenta su cui poggia il nuovo lavoro, fornendo richiami tematici e strumentali. La continuità tra i due album è evidente, non solo nei suoni, ma anche nei concetti che legano le composizioni. "La Simbiosi" si propone di riprendere e rielaborare motivi presenti nel primo album, rendendo omaggio al suo predecessore.

Temi ricorrenti e continuità musicale

I temi dell'esistenza, del conflitto interiore e della ricerca di identità emergono con forza in "Il Ritorno delle Anime". L'album si configura come un'estensione naturale del precedente lavoro, il che lo rende una sorta di commento evolutivo alla narrativa musicalmente espressa nel primo lavoro. L'intenzione è quella di approfondire i significati già dati, creando legami che sottolineano la crescita artistica. E' un viaggio musicale che accompagna l'ascoltatore attraverso le altezze e le profondità dell'esperienza umana.

Composizioni strumentali e loro evocazione

Le composizioni strumentali presenti nell'album riescono a evocare un'ampia gamma di emozioni. L'assenza di parole permette  una libertà interpretativa, consentendo agli ascoltatori di immergersi in paesaggi sonori suggestivi. Ogni brano si distingue per la sua capacità di trasmettere sentimenti attraverso melodie e armonie, creando un'atmosfera unica.  Questa scelta tecnica sottolinea l'importanza della musica come linguaggio universale, capace di comunicare senza l'uso di parole.

La realizzazione postuma senza supporto fisico

"Il Ritorno delle Anime" è stato realizzato artigianalmente, senza il supporto di un'etichetta discografica fisica, e mai vedrà la luce nel panorama musicale commerciale. L'opera porta comunque con se un'importanza storica e culturale e l'assenza di un formato fisico non intacca il potere evocativo della musica. In un mondo in cui la musica è sempre più digitale, quest'album rappresenta un'interessante riflessione sulla conservazione della memoria musicale.

Analisi delle tracce

La revisione delle tracce di "Il Ritorno delle Anime" è fondamentale per comprendere la sua identità musicale. Ogni brano merita un'analisi approfondita, poichè racchiude esperienze e riflessioni personali. Inoltre, la cover art dell'album completa l'immagine visiva e concettuale, offrendo spunti interpretativi che si intrecciano con la musica. La combinazione di arte visiva e sonorità crea un'esperienza unica, rendendo l'opera ancora più affascinante per gli ascoltatori.

1) Rinascita
Il brano "Rinascita" rappresenta il punto di partenza di questo viaggio, segnando una fase di trasformazione personale. Qui, la band esplora il concetto di rinnovamento e il desiderio di liberarsi da vecchi legami. La musica si evolve da suoni tenui a una potente esplosione di energia, simboleggiando il risveglio dell'anima. Questa transizione mette in risalto l'importanza di accogliere il cambiamento per crescere e prosperare.
2) Ombre del Passato
"Ombre del Passato" è una traccia che tocca le corde più profonde dell'emozione umana. Qui, la melodia evoca sensazioni di nostalgia e riflessione, facendo emergere i ricordi dolorosi che possono influenzare il presente. Questo brano invita l'ascoltatore a confrontarsi con le proprie esperienze, ponendo l'accento sull'importanza di riconciliare il passato. L'impatto emotivo di questa traccia si manifesta attraverso la vulnerabilità strumentale espressa dalla band.
3) Anime Erranti
"Anime Erranti" delinea la ricerca di se attraverso esplorazioni che spaziano dall'interno all'esterno. Il viaggio interiore è rappresentato come un cammino verso l'auto-scoperta, con tutte le sue incertezze e meraviglie. Questo brano offre un senso di libertà ma anche di smarrimento, invitando all'ascolto attento delle proprie emozioni. La metafora delle anime erranti riflette la continua ricerca di appartenenza e significato.
4) Luce nel Buio
Il brano "Luce nel Buio" si erge come un inno alla speranza in tempi di oscurità. Attraverso le sue musiche evocative, la band comunica la possibilità di trovare conforto anche nei momenti più difficili. Questo tema è esemplificato da una melodia carica di energia. La speranza diventa così una forza motrice che guida l'ascoltatore verso l'auto-realizzazione.
5) Viaggio Interiore
"Viaggio Interiore" sintetizza le esperienze dei brani precedenti, collegando il tema della ricerca personale con le emozioni vissute. Questa traccia offre introspezione profonda e incoraggia una riflessione sulle scelte fatte lungo il cammino. La narrazione strumentale si sviluppa come un filo conduttore che unisce tutte le esperienze in un'unica esperienza coerente. L'idea centrale è che ogni passo, buono o cattivo che sia, rappresenta parte del percorso verso il se.
6) Ritorno a Casa
"Ritorno a Casa" esplora il concetto di appartenenza e di ritrovare il proprio posto nel mondo. Questo brano implica una profonda connessione con le radici e una celebrazione degli affetti. La band utilizza melodie calde per evocare una sensazione di sicurezza e conforto. La casa, in questo contesto, diventa un simbolo di amore e accettazione, un luogo nel quale si possono accogliere le proprie esperienze.
7) Sogni Perduti
Il brano "Sogni Perduti" offre una riflessione sulla perdita e la resilienza. Qui, la narrazione sottolinea come i sogni non realizzati possono influenzare profondamente la percezione del presente. La melodia malinconica, già presente nell'album "L'Angelo della Morte", accompagna gli ascoltatori in un viaggio di accettazione, mostrando che anche i sogni infranti possono portare a nuove esperienze. Questo messaggio d'incoraggiamento invita a rialzarsi e riprendere il volo.
8) Echi di Memorie
"Echi di Memorie" rappresenta il collegamento tra passato e presente. Questa traccia allegra e nostalgica invita a riconsiderare i momenti significativi che ci hanno plasmato mostrando come questi influiscano sulle nostre scelte attuali. La musica riflette il conflitto tra nostalgie passate e desideri futuri, creando una tensione continua. Gli echi delle memorie, quindi, diventano un faro nella tempesta della vita.
9) Nuovi Inizi
In conclusione, "Nuovi Inizi", riprendendo il tema del primo brano dell'album, rappresenta la chiusura di questo cerchio ritrovato, evidenziando l'evoluzione emotiva presentata nell'opera. Il messaggio finale è chiaro: ogni fine porta con sè la possibilità di un nuovo inizio. L'Album, nel suo insieme, offre una complessa esplorazione dei sentimenti umani, stimolando una riflessione profonda. La bellezza di "Il Ritorno delle Anime" è intrinsecamente legata alla sua capacità di risuonare con l'ascoltatore in modo personale e significante.

L'Angelo della Morte (Bonus Track)
E' stato inserito come bonus track anche una rielaborazione dell'unica traccia vocale dell' album "L'Angelo della Morte"

domenica 13 ottobre 2024

Ske - 1000 Autunni 2011 (Eclectic Prog) Italia

                              Ske - 1000 Autunni

                                                     Eclectic Prog (Italia) 2011

Ske - 1000 Autunni

L'album "1000 Autunni", pubblicato nel 2011, rappresenta un importante traguardo musicale del tastierista Paolo Botta, noto per il suo lavoro con gli Yugen. Questo progetto solista riflette l'evoluzione artistica di Botta, che combina elementi di rock progressivo con influenze sperimentali. "1000 Autunni" si distingue non solo per la sua complessità sonora, ma anche per  profondità concettuale dei suoi brani. Ogni traccia si presenta come un viaggio musicale unico, capace di trasportare l'ascoltatore in atmosfere evocative ed intime. Questa breve recensione offre un'analisi dell'album nel suo contesto artistico.

Contesto del progetto solista di Paolo Botta

Il progetto solista di Paolo Botta nasce come un'estensione della sua creatività, dopo la sua esperienza con gli Yugen. Botta cerca di esplorare nuove sonorità, distaccandosi temporaneamente dal suo lavoro con la band. Questa scelta non rappresentata una rottura, ma piuttosto un'evoluzione del suo stile musicale. Attraverso "1000 Autunni", l'artista riesce a esprimere la sua visione artistica in modo più personale e diretto. Il progetto si caratterizza per un uso innovativo delle tastiere, fondendo armonie complesse con melodie eteree.

Struttura complessiva dell'album

La struttura complessiva di "1000 Autunni" è attentamente pianificata, con ciascun brano che si interconnette per creare un'esperienza coerente. L'album presenta una progressione tematica che esplora vari aspetti della natura e delle emozioni umane. Attraverso l'alternanza di momenti di intensità e quiete, Botta riesce a mantenere alta l'attenzione dell'ascoltatore. Le transizioni tra i brani sono fluide, contribuendo a una narrazione musicale che si snoda in modo organico. Questa cura dei dettagli rende l'album un viaggio avvincente e coinvolgente.

Breve storia degli "Yugen"

Gli Yugen, fondati nel 2000, hanno rappresentato una delle formazioni più innovative della nuova scena prog italiana. Sotto la direzione di Botta, la band ha esplorato suoni complessi, mescolando elementi sperimentali con influenze di musica classica e jazz. Il loro approccio distintivo ha portato alla creazione di album apprezzati dalla critica e dai fan. L'influenza degli Yugen si percepisce anche nel lavoro solista di Botta, come dimostra "1000 Autunni". La band ha lasciato un segno significativo nella musica contemporanea, promuovendo l'idea di un rock progressivo in continua evoluzione.

Influenza degli Yugen su "1000 Autunni"

L'influenza degli Yugen su "1000 Autunni" è evidente non solo nella complessità musicale ma anche nei temi trattati. La libertà compositiva e la sperimentazione tipica della band sono presenti in tutto l'album,. Botta applica le stesse dinamiche e tecniche già espresse con gli Yugen per creare un'opera che, pur essendo solista, mantiene viva la sua eredità musicale. Questo collegamento tra il progetto solista e la band evidenzia la crescita e l'evoluzione dell'artista. "1000 Autunni" può essere visto come una naturale estensione del percorso intrapreso con gli Yugen, proponendo un sound maturo e riflessivo.

Impatto dell'album nella scena musicale contemporanea

"1000 Autunni" ha avuto un impatto significativo nella scena musicale contemporanea, ricevendo un'accoglienza positiva da parte della critica e degli appassionati di Rock Progressivo. L'album ha dimostrato che la musica strumentale può essere accessibile e coinvolgente, pur mantenendo una profonda complessità. Questo lavoro ha ispirato altri artisti a esplorare la fusione di generi e stili, spingendo i confini della musica progressiva. In un'epoca in cui la musica spesso si orienta verso suoni più commerciali, "1000 Autunni" si distingue come un'opera d'arte musicale autentica e ricca di significato. La saggezza e la maturità musicale di Botta continuano a influenzare e ispirare i musicisti contemporanei.

Tracklist:

01) Fraguglie
02) Denti
03) Carta e Burro
04) Scrupoli
05) Delta
06) Scogli
07) Sotto Sotto
08) Mummia
09) Scogli 2
10) La Nefazia di Multatuli
11) Scogli 3
12) Rassegnati

Line-up

Paolo "Ske" Botta - Organo, Piano elettrico, sintetizzatori e tastiere varie

Con

Roberta Pagani - Voce
Valerio Neth Reina - Voce
Francesco Zago - Chitarra acustica ed elettrica
Maurizio Fasoli - Piano
Fabio Ciro Ceriani - Thumb piano e percussioni
Giuseppe Jos Olivini - Theremin e percussioni
Valerio Cipollone - Clarinetto, Sax
Markus Stauss - Sax
Fabrice Toussaint - Trombone , percussioni
Nicolas Nikolopoulos - Flauto
Enrica di Bastiano - Arpa
Elia Leon Mariani - Violino
Pierre Wawrzyniak - Basso
Mattia Signò - Batteria, percussioni

Per un primo ascolto
                                                                          Fraguglie

                                                                La Nefazia di Multatuli

                                                                         Denti (live)


domenica 29 settembre 2024

La Simbiosi - L' Angelo della Morte 1973 (Progressive Rock) Italia

                         La Simbiosi - L' Angelo della Morte

                                               

La Simbiosi - L'Angelo della Morte

Cover Back


Cover Disc


La Simbiosi è stata una band, come tante, che non è riuscita a registrare un album negli anni '70 nonostante avesse prodotto del  materiale veramente originale.
Costituita alla fine degli anni '60, incarnava il fervore musicale del Rock Progressivo dell'epoca. Questo movimento andava oltre la semplice forma canzone, puntando ad esplorare composizioni più complesse ed articolate. La band fondeva suoni rock con influenze classiche, folk e sperimentazioni, creando sonorità uniche. Queste audaci scelte musicali rivelavano la volontà condivisa in Italia di superare i confini tradizionali della musica, in un periodo di grande fermento artistico e culturale.
Negli anni '60 e '70, molte band come La Simbiosi avvertivano l'esigenza di esprimere la propria creatività attraverso brani originali. Seppur le cover di canzoni già celebri fossero necessarie per guadagnarsi da vivere, la band si concentrava attivamente sulla creazione di materiale inedito. Con questa dedizione si preparavano per i lancio del loro primo album "L' Angelo della Morte", progetto tanto ambizioso quanto atteso. Le esibizioni in locali e durante le feste di piazza non erano semplicemente occasione di intrattenimento; costituivano anche una preziosa opportunità per testare e affinare i loro brani originali, permettendo alla band di raccogliere feedback diretti dal pubblico.
Il primo vero concerto in cui la Simbiosi si esibì con brani inediti si tenne nella primavera del 1972, segnando un evento storico per la band e per i suoi fan. Questo significativo appuntamento fu organizzato da me medesimo e dal mio amico d'infanzia Costantino in una sala cinematografica del paese, trasformando l'ambiente in un palco per la creatività musicale. La performance rappresentò un vero e proprio punto di svolta, poichè il pubblico potè finalmente immergersi nella vera essenza musicale della band, allontanandosi dalle consuete cover ( Santana, Deep Purple e Creedence Clearwater Revival su tutti) per apprezzare l'originalità della loro proposta artistica. All'epoca, i componenti la band non si rendevano neanche conto, che con le musiche proposte, erano entrati, a loro insaputa, nel grande panorama del progressive rock italiano
Nel luglio del 1973, ancora con uno spettacolo organizzato da me medesimo insieme al mio amico Costantino, La Simbiosi si esibì nuovamente presentando ancora una volta soltanto i loro brani originali, questa volta condividendo il palco con gli "Experience" del chitarrista 'Maurino' clone del grande Jimi Hendrix, in un concerto che restò impresso nella memoria collettiva. L'evento, tenutosi presso la villa comunale del paese, presentò l'intero album "L'Angelo della Morte" in una performance che affascinò il pubblico presente. Grazie alla promozione effettuata tramite un raduno religioso noto come "Mariapoli" ed all'articolo di un autorevole giornale siciliano, l'affluenza di pubblico fu incredibile. I volantini distribuiti in precedenza riscossero una straordinaria risposta, attirando migliaia di persone. Purtroppo, molti di essi si trovarono costretti ad ascoltare il concerto da fuori per la mancanza di spazio, segno inequivocabile del grande interesse che la band aveva suscitato.
Nel 1974 La Simbiosi, oramai al culmine della popolarità, ricevette l'invito per partecipare ad un festival pop che si sarebbe tenuto in estate, nel paese di Belpasso (CT), insieme a band ed artisti blasonati, tra i quali anche il "Rovescio Della Medaglia".
Nonostante, però, i successi ottenuti, il percorso verso la registrazione dell'album "L' Angelo della Morte" si rivelò costellato di sfide significative, La partecipazione a numerosi eventi festivi distraeva definitivamente i membri della band dai lavori di composizione e registrazione. La realtà quotidiana del suonare per divertirsi creava un divario tra il loro potenziale creativo e la necessità economica di esibirsi regolarmente. Questo conflitto interiore tra creatività e sopravvivenza economica costrinse La Simbiosi a riflettere sul proprio futuro artistico portando inesorabilmente allo scioglimento definitivo della band.

Questa registrazione postuma è frutto della riesumazione di vecchie registrazioni effettuate ai tempi su nastro magnetico e dal collage di frammenti musicali ritrovati oltre a nuove registrazioni artigianali coese con le tracce già esistenti
Il supporto fisico del disco non esiste, nonostante ciò, voglio raccontarne la storia con una recensione brano per brano utile alla comprensione dell'intero concetto espresso dalla musica.

Tracklist:

1) Ouverture
2) Il Lento scorrere de tempo
3) Attraversando la felicità
4) L' Angelo della morte (suite)
    a) Rivelazione
    b) Attesa
    c) Ultimo viaggio
    d) Un'altra vita oltre il confine
5) Ancora quì
6) Ultima meta
7) Ricordi del passato
8) Falsa eternità
9) Epilogo 

                                                                       RECENSIONE
1) Ouverture
Il brano "Ouverture rappresenta l'apertura dell'album, fungendo da introduzione a un percorso musicale e tematico profondo. Questa composizione, affidata a pochi ma essenziali strumenti, è caratterizzata da un'atmosfera intensa, che prepara l'ascoltatore a una narrazione che esplora la mortalità e la possibilità di ritorno alla vita. Attraverso melodie evocative e armonie ricche, l'intera opera comunica una dualità tra vita e morte, tematica centrale dell'intero album.

2) Il Lento scorrere del tempo
Il tempo scorre lento, costante, inesorabile. Una presenza fissa nella nostra vita, segnando ogni istante, ogni momento vissuto. Questo brano esplora la percezione del tempo che sembra fermarsi, rallentare, mentre ci perdiamo nei dettagli del quotidiano. Riflette su come ogni minuto, ogni secondo che si trascina lentamente, modella le nostre esistenze, le nostre decisioni e i nostri ricordi. Vivere significa navigare attraverso il fluire del tempo, accettando i suoi ritmi, le sue pause, i suoi acceleri. La morale? Sapersi adattare al suo scorrere, per non rimanere intrappolati in un momento che è già passato o in uno che deve ancora venire.

3) Attraversando la felicità

Attraverso un'esplosione di note leggere, allegre e giocose, la melodia racconta il viaggio di che cerca la felicità. Non un obiettivo da raggiungere, ma un percorso da vivere, un'esperienza da assaporare in ogni suo frammento. Il brano intreccia le voci di coloro che hanno trovato brillanti momenti di gioia nelle piccole cose, coloro che rincorrono sogni e coloro che, semplicemente, vivono. La felicità emerge come un arcobaleno dopo la pioggia, effimera ma intensa, un tesoro che si nasconde nella quotidianità della vita.

4) L' Angelo della morte (suite)

    a) Rivelazione
La prima parte del brano introduce l'inevitabilità della morte come parte integrante della vita. Una realtà da accettare, non temere. La rivelazione di tale fine apre la strada a un'esistenza più significativa, spingendoci a vivere pienamente ogni giorno.
    b) Attesa
L' attesa della fine si svela attraverso la lentezza del tempo, l'accettazione della vita come un dono prezioso. Racconta di come questo periodo di attesa modelli comportamenti e percezioni, inducendoci a riflettere sull'essenza stessa dell'esistere.
    c) Ultimo viaggio
Il viaggio finale si dipana nella consapevolezza e nell'accettazione della morte. Il brano esplora i pensieri, le speranze e le paure che accompagnano questo ultimo percorso, offrendo una riflessione sulla transizione verso l'ignoto.
    d) Un'altra vita oltre il confine
La conclusione apre a speculazioni su ciò che potrebbe attenderci oltre la vita terrena. La morte vista non come fine, ma come passaggio a un'esistenza diversa, forse un nuovo inizio, un'altra avventura da scoprire.

5) Ancora Qui

"Ancora qui", il brano lento dell'album che invita alla riflessione esplorando, con l'emotività trasmessa dalla sola musica, temi profondi e universali, come la continuità dell'esistenza e il ritorno delle anime, il brano si apre con una melodia delicata, che cattura subito l'ascoltatore trasportandolo in un viaggio emotivo, poetico e riflessivo, suggerendo che la morte non è la fine, ma piuttosto una trasformazione. Questa idea è rafforzata dalla dolce melodia evocativa articolata da flauto e tastiere. L'arrangiamento strumentale, con i suoi toni eterei e le sue armonie soft, crea un'atmosfera quasi mistica, perfettamente in linea con il tema del brano. "Ancora qui", per sempre.

6) Ultima meta
"Ultima meta" delinea un viaggio musicale penetrante che va oltre il mero ascolto, trasportando l'ascoltatore in un universo sonoro che lo riconduce alle radici del suo passato, con gli errori e le conquiste. Il brano narra di come, guardando indietro, possiamo imparare a lasciar andare, a muoverci verso il futuro senza il peso delle nostre esperienze passate. Si tratta di un viaggio emotivo, un rilascio, un'apertura verso nuove possibilità, illustrando l'importanza cruciale di non lasciare che il nostro passato definisca chi siamo, ma piuttosto di usarlo come trampolino di lancio per ciò che potremmo diventare.

7) Ricordi del passato

Ricordi del passato e un brano che alterna un breve tratto vocale alle conseguenti parti strumentali, evocando il ricordo di chi prima di noi a varcato il confine ultimo. Questa traccia presenta una struttura inaspettatamente fluida, con transizioni morbide tra le varie sezioni musicali, con cambi di tempo e dinamica che mantengono l'ascoltatore coinvolto dall'inizio alla fine, le melodie complesse si intrecciano a ritmi sincopati, creando un'atmosfera unica e coinvolgente.

8) Falsa eternità

In un'epoca ossessionata dall'apparenza e dalla giovinezza eterna, questo brano critica l'illusione di poter ingannare il tempo.Sottolinea come la vera unica eternità risieda nei momenti che viviamo, nell'istante presente, nell'autenticità delle nostre esperienze. La vera immortalità si raggiunge vivendo pienamente, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi resta, non aspirando a un'inesistente giovinezza perpetua.

9) Epilogo

L'epilogo è una riflessione poetica che intreccia tutti i temi trattati: il tempo, la vita, la morte, la felicità. Riassume l'esistenza come un'opera d'arte, un'incredibile avventura da vivere con coraggio, amore e una consapevolezza acuta del momento presente. Invita ad abbracciare l'inevitabile, a cercare la felicità in ogni respiro, a lasciare il passato dove appartiene e ad accogliere ogni nuova alba con speranza e gratitudine.

CONCLUSIONI

le influenze musicali di "La Simbiosi" erano profondamente radicate nel suono che caratterizzava i grandi del progressive italiano come "Le Orme" e la "Premiata Forneria Marconi". Tuttavia, il gruppo era determinato a creare un suono distintivo, che pur avendo radici nel progressive, trascendesse le convenzioni per esplorare nuove sonorità. Il loro approccio alla musica si caratterizzava per l'utilizzo di strumentazioni complesse e per la ricerca di una narrativa , spesso soltanto strumentale, coerente all'interno delle loro composizioni, che spiccava per originalità in un'epoca già ricca di innovazioni.

sabato 28 settembre 2024

Banco del Mutuo Soccorso - Greggio e Pericoloso (Original Soundtrack) 1981 (2024)

                         Banco del Mutuo Soccorso

                              "Greggio e Pericoloso" (1981)

                                    (Original Soundtrack)

Banco del Mutuo Soccorso - Greggio e Pericoloso

Colonna sonora inedita del Banco del Mutuo Soccorso del 1981

Pubblicata per la prima volta in assoluto in formato fisico! 

Vinile nero / Inserto 30x30 cm e CD papersleeve con libretto 12 pagine - buy ( https://btf.it

"Greggio e Pericoloso" è un romanzo del 1975 scritto dall'ingegnere e divulgatore scientifico Roberto Vacca, che racconta un'intricata storia di intrighi fanta-economici e politici derivanti dalla possibilità che una risorsa come il petrolio possa rivelarsi, sul nostro pianeta, inesauribile. Nel 1981 quello stesso libro diventa materiale per la sceneggiatura di una mini-serie di quattro episodi, realizzati e trasmessi dalla RAI nell'autunno del medesimo anno.
A comporre e registrare i brani della colonna sonora di "Greggio e Pericoloso" è chiamato il Banco del Mutuo Soccorso, che in questo frangente ritrova e recupera alcune sfumature progressive del proprio sound che negli album della discografia ufficiale della band - in particolare nei contemporanei "Urgentissimo" (1980) è "Buone Notizie" (1981) erano stati accantonati in maniera quasi totale; due aspetti sono particolarmente esaltati in queste dodici tracce strumentali: uno più energico, data dal jazz-funk elettrico, e uno più riflessivo e al tempo stesso carico di tensione, espresso da sonorità accostabili all'elettronica tedesca dei cosiddetti corrieri cosmici degli anni '70.
Nonostante l'indubbia qualità del materiale, questa colonna sonora - insieme ad altre realizzate dal gruppo che mai hanno visto la luce - è rimasta completamente inedita fino ai giorni nostri, e per la primissima volta in assoluto dopo oltre 40 anni viene finalmente pubblicata in formato fisico e resa nota ai moltissimi appassionati di prog italiano che probabilmente ne ignoravano completamente l'esistenza.


Tracklist:


01) Greggio e pericoloso (Titles)
02) Greggio e Pericoloso (Seq. 2)
03) Greggio e Pericoloso (Seq. 3)
04) Greggio e Pericoloso (Seq. 4)
05) Greggio e Pericoloso (Seq. 5)
06) Greggio e Pericoloso (Seq. 6)
07) Greggio e Pericoloso (Seq. 7)
08) Greggio e Pericoloso (Seq. 8)
09) Greggio e Pericoloso (Seq. 9)
10) Greggio e Pericoloso (Seq. 10)
11) Greggio e Pericoloso (Seq. 11)
12) Greggio e Pericoloso (Seq. 12)

Per un primo ascolto

Greggio e Pericoloso ( Titles)
                                                             Greggio e Pericoloso (Seq 4)


sabato 14 settembre 2024

Alphataurus - 2084: Viaggio nel Nulla 2024 (Symphonic Prog) Italia

                 Alphataurus - 2084: Viaggio nel Nulla

                                  Italian Symphonic Prog

                                                  2024



Il Ritorno degli Alphataurus: Un Evento Imperdibile per i Fan del Rock Progressivo

Il ritono sulle scene della band milanese Alphataurus non può che avere il sapore di un evento tra gli appassionati dei rock progressivo italiano. Dopo aani di assenza, la band ha deciso di rconnettersi con i suoi fan, riemergendo con un nuovo lavoro che promette di rivitalizzare il panorama musicale. Questo mio articolo esplorerà la storia della band, la loro impoetanza nel genere e il significato del loro ultimo album, "2084:Viaggio nel Nulla"". 

Storia e importanza dell'album omonimo del 1973

Il debutto omonimo degli Aplhataurus nel 1973 è considerato un capolavoro del rock progressivo italiano. L'Album ha lasciato un segno indelebile, con brani che hanno affascinato e influenzato generazioni di musicisti. Le complesse strutture musicali e le liriche evocative hanno definito un nuovo standard nel panorama musicale italiano dell'epoca. La band ha saputo mescolare melodie orecchiabili con sperimentazioni sonore, creando un sound unico e riconoscibile

                                                         Alphataurus - "La Mente Vola"

Successo di "AttoSecondo" e altri progetti recenti

Nel 2012, gli Alphataurus hanno pubblicato "AttoSecondo", un album che ha nuovamente catturato l'attenzione dei fan. Questo disco ha mostrato una maturità artistica consolidata e un'evoluzione nel loro stile musicale. Oltre ad "AttoSecondo", la band ha rilasciato un album dal vivo, "Live in Bloom", e una raccolta di rarità, "Prime Numbers", Questi progetti hanno confermato la loro presenza attiva nel panorama musicale, nonostante la lunga assenza di inediti.

                                             Alphataurus - Valigie di Terra (AttoSecondo)

                                           Alphataurus - Peccato d'Orgoglio (live in Bloom)


Dettagli su "2084: Viaggio nel Nulla"

Il nuovo album, "2084: Viaggio nel Nulla", rappresenta un ritorno agli inediti per gli Alphataurus. La sua concezione è complessa, e la musica è caratterizzata da un suono moderno e accattivante. La lunghezza delle tracce, come "Pista 6" e "Wormhole", riflette il loro impegno nella costruzione di brani sofisticati e innovativi. Ogni pezzo del disco rappresenta una parte del concept distopico, sfidando l'ascoltatore a riflettere su temi profondi e attuali.

Scomparsa di Guido Wassermann e il suo impatto

La dipartita dello storico chitarrista fondatore, Guido Wassermann, ha avuto un grande impatto sulla band e i suoi fan. Wassermann è stato una figura chiave nella formazione del sound distintivo degli alphataurus. La sua mancanza si è fatta sentire, ma il gruppo ha continuato a onorare il suo legato musicale, integrando il suo spirito nelle nuove composizioni.

Aspetti Musicali e innovazioni nel nuovo album

"2084: Viaggio nel Nulla" presenta un'innovazione musicale che pur mantenendo le radici progressive, si avventura in nuovi territori sonori. Le nuove tecniche di produzione e una visione più moderna del rock progressivo si fanno notare nella composizione dei brani. La band riesce a combinare elementi classici con sonorità contemporanee, offrendo un ascolto fresco e coinvolgente. Quest'album è una testimonianza dell'evoluzione continua degli Alphataurus come band.

Temi Distopici e Filosofici nel concept album

Il titolo "2084: Viaggio nel Nulla" suggerisce un'esplorazione di temi distopici e riflessioni esistenziali. L'album invita ad una profonda meditazione sulle sfide future dell'umanità e i dilemmi etici che ci attendono. Attraverso la loro musica, gli Alphataurus pongono domande provocatorie e offrono spunti di riflessione su questioni contemporanee. Ogni traccia del concept si collega all'altra, creando un'esperienza narrativa continua ed unica.

Design e cover del disco e il novo batterista

La bellissima cover a tre ante del disco, illustrata dal nuovo batterista della band, ha già suscitato interesse ed ammirazione. Questa scelta artistica richiama i dipinti del leggendario debutto del 1973, collegando il passato con il presente. Il design innovativo accompagna la musica in viaggio visivo che arricchisce l'esperienza dell'ascoltatore. La presenza di un nuovo  membro nella band segna un'ulteriore fase di crescita e cambiamento.

Con "2082: Viaggio nel Nulla", gli Alphataurus non solo celebrano il passato, ma guardano anche verso un futuro promettente, rinvigorendo il genere del Rock Progressivo italiano con fresche idee e una rinnovata energia.

Tracklist:

1) Pista 6  (8:56)

2) Viaggio nel Nulla  (5:59)

3) Flashback (apocalisse)  (5:50)

4) Wormhole  (10:15)

5) Meta a Metà  (6:36)

6) E = mc2  (5:50)

Buy : https://ams-music.it/wp/ ( https://www.btf.it/ )

Edizioni:

1) Vinile nero 180 gr. con copertina apribile a tre ante e inserto 60x30 cm.

2) CD paperslave con copertina apribile a tre ante e libretto di 16 pagine

venerdì 2 agosto 2024

Il Bacio della Medusa - Discesa agl'Inferi d'un Giovane Amante 2008 (Symphonic Prog) Italia

                            Il Bacio della Medusa 

                   "Discesa Agl'Inferi D'Un Giovane Amante" 

                             Italian  Symphonic Prog (2008)


Discesa agl'Inferi d'un Giovane Amante: Un Viaggio Musicale Straordinario
"Discesa agl'inferi d'un giovane amante" è il secondo album della band italiana Il Bacio della Medusa, che ha visto l'ingresso del talentuoso Daniele Rinchi nel 2005. La sua abilità con viola e violino ha portato un fresco equilibrio al sound della band, rendendolo più ricco e orientato al "classico". Grazie all'accordo con l'etichetta indipendente Back Widow Records, la band ha potuto esplorare nuove sonorità senza compromessi. Questo ha permesso la creazione di un album che fonde influenze classiche con potenti elementi rock, creando un'atmosfera unica. La copertina, splendidamente dipinta da Federico Caprai, riflette perfettamente il mood oscuro e poetico dell'opera.
La Narrazione di Paolo e Francesca
Il concept album trae ispirazione decisa dalla tragica storia di Paolo e Francesca, due amanti sfortunati ritratti nella "Divina Commedia" di Dante Alighieri. La band utilizza i temi della poesia di Dante come punto di partenza per un percorso musicale e poetico. La musica scorre come una lunga suite, quasi un'ora di intense emozioni con bruschi cambi di ritmo e atmosfere che immergono l'ascoltatore nella loro storia. Ogni brano offre un'esperienza unica, contribuendo a costruire una narrativa complessa che cattura.
Analisi dell'Opener e brani Chiave
"Preludio: il trapasso" è l'apertura drammatica dell'album, dove la musica e le parole descrivono l'uscita dell'anima di Paolo dal corpo. Con delicati passaggi di pianoforte e flauto, la voce appassionata di Simone Cecchini evoca il suo amore eterno. In "Confessione d'un amante", l'intensità aumenta con testi che rivelano la profondità del loro legame. "La bestia ed il delirio" segna un cambiamento di umore audace, con assoli d'organo e riff di chitarra che accendono l'energia dell'album. Ogni brano successivo continua a sfidare e sorprendere, portando l'ascoltatore in un viaggio attraverso il dolore e la passionale bellezza dell'amore perduto. l'emozione è palpabile i "Ricordi del supplizio", dove la rabbia contro l'assassino viene espressa con forza. Con "Melancolia" si sente la malinconia che trasmette una profonda nostalgia marcata musicalmente dagli echi esotici del flauto. "Epilogo: conclusione della discesa agl'inferi d'un giovane amante" segna l'epilogo drammatico e chiude il cerchio di questo affascinante viaggio musicale.
In conclusione
Questo album è imprescindibile per ogni amante del Rock Progressivo Italiano, offrendo una fusione di emozioni con musica e storia ben raccontata. Ogni brano è una tappa fondamentale che guida l'ascoltatore nel profondo mondo di Paolo e Francesca, dimostrando come la musica possa raccontare storie di amore, sofferenza e perdono. "Discesa agl'inferi d'un giovane amante" non è solo un album, ma un'esperienza che rimane nel cuore, un viaggio nel mondo poetico di una delle opere più affascinanti della scena musicale italiana.

Track lists:

01) Preludio: Il Trapasso (03:43)

02) Confessione D'un Amante (03:05)

03) La Bestia e il Delirio (05:09)

04) Recitativo: è nel Buio che Risplendono le Stelle (03:58)

05) Ricordi del Supplizio  (06:27)

06) Nostalgia, Pentimento e Rabbia (07:00)

07) Sudorazione a Freddo Sotto il Chiaro di Luna (06:04)

08) Melencolia (05:40)

09) E Fù Allora Che Dalle Fiamme Mi Sorprese Una Calda Brezza          Celeste (03:22)

10) Nasce Te Ipsum: La Bestia Ringhia In Noi ( 05:27)

11) Corale per Messa Da Requiem (03:55)

12) Epilogo: Conclusione Della Discesa Agl'Inferi D'Un Giovane            Amante (01:48)

Line-up:

Simone Brozzetti - Chitarra elettrica

Simone Cecchini - Voce principale e cori, chitarre acustiche 6 e 12 corde, chitarre elettriche, sax tenore

Diego Petrini - Batteria, organo, tastiere, pianoforte, vibrafono, percussioni

Federico Caprai - Basso

Daniele Rinchi - Violino, viola

Eva Morelli - Flauto, fiati 

Per un primo ascolto

                                    "Ricordi del Supplizio"


lunedì 29 luglio 2024

Arcansiel - Hard Times 2024 (Rock Progressivo Italiano)

                            Arcansiel - Hard Times 2024

                                                             Rock Progressivo Italiano


Arcansiel: Tra innovazione e tradizione nel Prog Rock Italiano

Nel 1986, il panorama musicale italiano assiste alla nascita degli Arcansiel, un gruppo che fin da subito si distingue per la sua peculiare fusione di sonorità e narrazioni. Fondati dall'incontro tra i tastierista Marco Galletti, mente creatrice degli arrangiamenti e delle composizioni, e il batterista Gianni Lavagno, gli Arcansiel rappresentano una delle formazioni più interessanti del progressive italiano degli anni '80 e '90.

Le Origini e le Prime Opere

La pubblicazione dei loro primi due album, "Four Daisies" e "Stillsearching", segna l'inizio di un percorso artistico ricco e apprezzato sia dalla critica che dal pubblico, in particolar modo per la suite "I'm Still Searching", contenuta nel secondo album. Queste prime opere consolidano il loro stile e posizionano gli Arcansiel all'avanguardia nel panorama del prog italiano, grazie anche alla loro capacità di narrare, attraverso la musica, viaggi onirici e riflessioni profonde.

Il Cambio di Line-up negli Anni '90

L'ingresso di Paolo Baltaro nella formazione negli anni '90 segna una nuova fase nella storia degli Arcansiel. Con Baltaro, il gruppo pubblica altri due lavori importanti: "Normality Perversion" e "Swimming in the Sand". Questi album contribuiscono a sperimentare nuove sonorità, arricchendo ulteriormente il linguaggio musicale del gruppo e confermandone il ruolo di innovatori nel genere del rock progressivo.

Un Ritorno Atteso

Dopo vent'anni dall'ultimo lavoro e con una formazione rinnovata per quattro quinti rispetto agli esordi, gli Arcansiel sorprendono nuovamente il pubblico e la critica. Solo Gianni Lavagno rimane della formazione originale, a dimostrazione della continuità artistica ma anche della capacità di rinnovamento. Il quinto album frutto della collaborazione tra Lombardo, Sorella e Valvo, è un'opera che riflette le diverse influenze culturali dei membri, portando freschezza e profondità al loro  sound.

Nuove Atmosfere e Vecchie Analogie

Il nuovo album degli Arcansiel è caratterizzato da temi profondi che riflettono i tempi difficili attuali, dal punto di vista sociale, culturale ed etico. Ma è soprattutto interessante notare come il gruppo stabilisca un'analogia tra i tempi complicati che viviamo e la complessità ritmica che ha sempre caratterizzato il rock progressivo. Questa analogia evidenzia non solo la maestria tecnica della band ma anche la sua capacità di narrare e riflettere su tempi e temi contemporanei attraverso il linguaggio universale della musica.

Conclusione

La storia degli Arcansiel è un viaggio attraverso evoluzioni sonore, cambi di formazione e una costante ricerca musicale. Da "Four Daisies" al loro ultimo lavoro "Hard Times", la band ha dimostrato di saper unire innovazione e tradizione, raccontando attraverso la loro musica un cammino che è insieme personale e universale. Con un occhio rivolto al passato ma sempre con il desiderio di esplorare nuovi orizzonti sonori, gli Arcansiel continuano a essere una delle realtà più affascinanti del nuovo progressive rock italiano.

Track lists:

1) Too Late  17:51
2) Puppets and Puppeteers  07:51
3) Heaven is not Here  11:22
4) My Old Same Mistakes  07:27

Line-up

Gianni Lavagno - Batteria, percussioni
Marco Leccese - Voce solista
Felice Lombardo - Bassi elettrici a 6 corde fretted e fretless
Davide Sorella - Tastiere 
Sebastiano Valvo - Chitarra elettrica ed acustica, voce

Per un primo ascolto:
                                                                             Too Late

Discografia:

                                                                   Stillsearching (1989)
                                                               I'm Still Searching (Suite)

                                                                    Four Daisies (1990)
                                                                            Four Daisies

                                                           Normality of Perversion (1994)
                   The Girl From Heaven and the Wolf Don't Care if You Are Glade To Live
                                          Swimming in the Sand (2004) The Best 1988/2004
                                                                              Evelyn


domenica 28 luglio 2024

L'Uovo di Colombo - Schiavi del Tempo 2024 (Rock Progressivo Italiano)

                 L'Uovo di Colombo - Schiavi del Tempo

                                  Rock Progressivo Italiano

                                                                   (New Cover Edition)

Il Ritorno dell'Uovo di Colombo: Una Svolta Progressive a Cinquant'anni Dall'esordio

La scena musicale italiana degli anni '70 viene spesso ricordata per la sua vibrante innovazione e varietà. Uno dei gruppi di tale epoca fu L'Uovo di Colombo, noto per la sua abilità di fondere elementi classici con il rock e il folklore. La loro formazione originale capeggiata dal carismatico Elio Volpini, si distinse subito per l'originalità e la sperimentazione che ha contraddistinto la loro unica omonima produzione.
A distanza di cinquant'anni dall'uscita del loro omonimo LP, l'Uovo di Colombo sorprende nuovamente la scena musicale annunciando un ritorno tanto inaspettato quanto gradito. La band si ripresenta con una nuova formazione: , Elio Volpini, l'unico membro originale rimasto, viene affiancato da Stefano Vicarelli alle tastiere, Sabrina Scriva al basso e Lucrezio De Seta alla batteria. Questa rinascita artistica segna non solo il raggiungimento con il passato ma si propone anche come un ponte verso nuove sperimentazioni musicali.
Nuove Interpretazioni e Inediti
Nel loro recente lavoro, la band non si limita a rivisitare i gloriosi brani del passato ma si cimenta anche nell'introduzione di nuovi inediti. Questa alchimia tra vecchio e nuovo viene ulteriormente arricchita dalla partecipazione di ospiti d'eccezione come Antonio ed Agostino Marangolo, Carlo Pennisi, Fabio Cerrone e altri nomi illustri della scena musicale italiana. La decisione di includere pezzi dei Flea (da Topi o Uomini) e degli Etna (dall'omonimo album Etna) aggiunge un ulteriore livello di complessità e omaggio alle radici progressive del gruppo.
Impatto e Speranze Future
Il ritorno dell'Uovo di Colombo, oltre a rappresentare un significativo momento di nostalgia per gli amanti del genere, dimostra come la passione e l'ispirazione possano superare le barriere del tempo. La nuova formazione e l'approccio fresco alla musica hanno il potere di attrarre sia i fan di vecchia data sia le nuove generazioni, evidenziando la timelessness del vero talento artistico. L'Impatto sulla scena musicale attuale resta da vedere, ma le premesse suggeriscono un rinnovato interesse per il progressive rock italiano e le sue infinite possibilità espressive.
Conclusione
L'impegno dell'Uovo di Colombo nel rinnovarsi mantenendo vivo il legame con le proprie origini è una testimonianza della loro ineguagliabile passione per la musica: La nuova formazione, insieme ai celebri ospiti e ai brani reinterpretati e inediti, promette di portare una ventata di freschezza nel panorama musicale, collegando il passato, presente e futuro del rock progressivo italiano. Attendiamo con entusiasmo di scoprire quali nuovi orizzonti sonori questa band  storica esplorerà nel suo cammino artistico verso il futuro.


Track lists:

01) Sorvolando l'Arabia Saudita  08:27
02) Anja  05:39
03) Beneath the Geyser  04:37
04) Io  03:27
05) I Want Your Wife  03:52
06) French Picadores  03:36
07) Amazzone a Piedi  04: 05
08) L'Indecisione  05:19
09) South East Wind  06:25
10) L'Ultimo Volo  07:05 

Line-up

Elio Volpini - Chitarre, basso e voce
Lucrezio De Seta - Batteria
Sabrina Scriva - Basso
Stefano Vicarelli - Tastiere

Per un primo ascolto:
                                                                      L'ultimo volo

Discografia:
                                                              l'Uovo di Colombo (1973)
                                                                               Anja


Prog Legends - The Great Progressive Rock Show (Italian Cover Band)

                                     Prog Legends

                                                  Il Grande Spettacolo Progressive Rock

Prog Legends: Uno Spettacolo Senza Tempo

Il Progressive Rock, un genere che ha definito un'era, continua a vivere attraverso gli spettacoli che rendono omaggio  alle sue leggende. La musica di Genesis, Emerson Lake & Palmer, Yes, King Crimson, Pink Floyd, Jethro Tull, Rush, e Premiata Forneria Marconi, risuona ancora nei cuori dei Fan grazie a spettacoli appassionati che combinano talento musicale, teatralità e un omaggio fedele alle band che hanno segnato la storia del Prog Rock.  

Immergetevi quindi nello spettacolare mondo dei "Prog Legends", un concerto che offre ben più di una semplice esibizione musicale: è un viaggio a ritroso nel tempo, diretto verso l'epoca d'oro della musica progressive. Riscoprite la magia delle band che hanno segnato gli anni '70, come Genesis, Pink Floyd, Yes e King Crimson, attraverso un'esibizione che rende omaggio al loro genio ineguagliabile.  Lo show è una finestra aperta su quel decennio rivoluzionario, dove l'innovazione era regola e le convenzioni venivano sovvertite dalla creatività senza confini. La set list è ricca di brani classici che hanno fatto la storia del Prog Rock, da "Dancing With The Moonlit Knight" dei Genesis a "Hey You" dei Pink Floyd, passando per "Roundabout" degli Yes e "21st Century Schizoid Man" dei King Crimson. Ogni esecuzione è pensata per ricreare l'esperienza teatrale  profondamente coinvolgente dei concerti originali, trasportandovi in un'era in cui la musica sfidava le aspettative e trasformava l'ascolto in un'esperienza multisensoriale.

Un Cast di Musicisti Straordinari

Al centro di questo straordinario ritorno negli anni '70 ci sono i musicisti, ognuno con un background impressionante. Andrea Cecchetto, polistrumentista di talento, guida la band con la sua maestria nella batteria, tastiere, chitarra e basso. Ha studiato con leggende come 'Peter Erskine' e 'Dave Weckl' ed ha collaborato con nomi di alto profilo nel panorama musicale. Marco Baldi porta in scena la sua eccellenza nella chitarra jazz, frutto di anni di studi e collaborazioni con giganti della chitarra come 'Carl Verheyen' e 'Mike Stern'. Marco Zago, pianista e tastierista, vanta collaborazioni con artisti internazionali e un talento compositivo che arricchisce ogni esecuzione. Lorenzo Di Prima, il bassista 'filosofo', è noto per la sua profondità interpretativa e tecnica impeccabile, mentre Fabio Dessi, con la sua potente voce, completa il quadro, portando in vita i brani con passione e precisione.

Perchè Vedere lo Spettacolo dei "Prog Legends"

. E' un'opportunità unica per rivivere l'epopea del Progressive Rock degli anni '70 attraverso un'esibizione fedele e appassionata.

. La scaletta comprende alcuni dei brani più iconici del genere, garantendo un'esperienza intensa e nostalgica.

. L'approccio teatrale delle show riesce a catturare l'essenza delle performance originali, garantendo un coinvolgimento totale.

. I membri della band sono musicisti di incredibile talento, con storie personali legate a collaborazioni prestigiose e successi individuali.

Assistere a uno spettacolo dei "Prog Legends" significa non solo godersi una serata di grande musica dal vivo, ma anche celebrare il contributo inestimabile di queste band leggendarie alla cultura musicale mondiale. Si tratta di un'esperienza che tocca l'anima di chiunque abbia un debole per il progressive rock, offrendo l'opportunità di rivivere un'epoca in cui la musica era sinonimo di sperimentazione, avanguardia e pura emozione. Non perdete l'occasione di fare un salto indietro nel tempo, in un viaggio indimenticabile attraverso le sonorità che hanno disegnato il panorama musicale degli anni '70.

                                                                PROSSIMI CONCERTI

                                                      https://proglegends.com/it/concerti/

Per un primo ascolto:

                                                                 Hey You (Pink Floyd)

                                               21st Century Schizoid Man (King Crimson)
                           Dancing With The Moonlit Knight / I Know What I Like (Genesis)
                                                                     Roundabout (Yes)
                                                                    Italian Prog Medley


giovedì 25 luglio 2024

Macroscream - Macrophonix 2024 (Progressive Rock Italiano)

                          Macroscream - Macrophonix 2024

                                   Progressive Rock Italiano


Terzo capitolo dei Macroscream: una fusione innovativa di Stili e Tradizioni

La band Macroscream ha inaugurato una nuova era della propria discografia con in lancio del suo terzo album: Rappresentando l'apice di un viaggio musicale iniziato quasi un decennio fa, questo progetto si distingue per aver sapientemente intessuto le radici del prog-rock degli anni '70 con una vibrante varietà di influenze moderne. Il risultato è un'opera che, pur rendendo omaggio al passato, si proietta audacemente verso nuovi orizzonti sonori. A tale proposito, l'evoluzione dello stile musicale dei Macrosceram emerge come un adattamento strategico alle dinamiche contemporanee, pur mantenendo inalterata la complessità e la profondità tipiche del genere progressive.

L'influenza delle Formazioni Passate sul Nuovo Sound

La metamorfosi stilistica dei Macroscream è in parte frutto degli avvicendamenti nella line-up della band. Ogni membro ha lasciato un'impronta indelebile sul tessuto sonoro del gruppo, contribuendo a definire un sound più diretto rispetto ai precedenti lavori. Questa transizione ha visto la band spostarsi da composizioni elaborate a brani che, pur conservando una certa complessità, risultano più immediati e fruibili. Tuttavia, l'essenza progressive non à stata abbandonata ma piuttosto rielaborata, manifestandosi in una forma rinnovata e avvincente.

Le Nuove Dimensioni dell'Album

Il terzo album dei Macroscream si distingue non solo per la sua qualità sonora, ma anche per l'articolata narrazione musicale che offre. La copertina, rappresentante una medusa dalle fattezze inusuali, simboleggia l'invito a un viaggio attraverso le diverse anime della musica progressive. Dalla melodia al ritmo, ogni traccia è una porta verso dimensioni sonore esplorative. In questa opera, la band ha saputo combinare sapientemente elementi sia classici che innovativi, confezionando un'esperienza uditiva senza precedenti.

Contributi della nuova line-up

Alessandro Patierno, con il suo eclettico approccio alla composizione, continua a essere il fulcro creativo del gruppo.
Davide Cirone, alle tastiere, impreziosisce ogni brano con tessiture sonore ricche e multiformi.
Daniele Pulcini alla chitarra elettrica introduce nuovi linguaggi armonici.
Giacomo Liò, dietro il set di batteria, fornisce il ritmo incalzante che è linfa vitale dell'album.
Giovanni Saulini, con la sua voce carismatica, arricchisce il tessuto sonoro con interpretazioni emotive e intense.

Tracce Rappresentative 

Analizzando le tracce più rappresentative dell'album, emerge una marcata predisposizione alla sperimentazione e ad una composizione musicale che sfida gli schemi tradizionali. Brani come "Follow Me Down" e "Road To The East" si  rivelano essere vere e proprie esplorazioni narrative, attraverso le quali la band comunica non solo con le note ma anche con le emozioni. In questo continuo dialogo tra passato e presente, i Macroscream dimostrano la propria capacità di reinventare un genere mentenendone inalterata l'anima.

L'eredità del Progressive Rock Anni '70 e l'Innovazione

L'impatto della matrice progressiva degli anni '70 è palpabile in ogni fase di questo disco, arricchito però da un ambizioso intento di innovazione. Questa dualità crea un ponte tra due epoche musicali, delineando un percorso che, pur ancorato alla tradizione, esplora nuove possibilità espressive. Elementi di continuità si mescolano a intuizioni avanguardistiche, delineando un'opera che è testimonianza della capacità dei Macroscream di navigare la complessità della musica progressive con una freschezza e una dinamicità sorprendenti.

Track lists:

01) Inside the tunnel  03:12
02) First Step  05:26
03) Sand Dunes  04:55
04) Follow Me Down  06:25
05) Bloody Noise  05:45
06) Macrophonix  03:09
07) Waiting For My Turn  05:18
08) Standing On A Miracle  06:37
09) Road To The East  09:41
10) Outside The Tunnel  01:11 

Per un primo ascolto:
                                                                    Road To The East

Discografia:
                                                                     Sisyphus (2012)

                                                                  Macroscream (2016)