domenica 19 settembre 2021

Artisti Vari - Le Compilation di Genesismarillion - Vol. 18

Rock Progressivo Italiano

Vol. 18



 Pronto da pubblicare il volume 18 della compilation dedicata al progressive rock italiano degli anni '70. Questo volume è molto rappresentativo perchè  descrive al meglio la complessità e la varietà di stili che oltre al classico ed al sinfonico hanno influenzato questo genere musicale che tanto amiamo.

Tracks list:



01) SNC - Chanson Pour Nora



02) La Compagnia Digitale - La Compagnia Digitale



03) Tito Schipa Jr. - L'Alba



04) Pazzo Fanfano di Musica - Sospiri del Fiore



05) Automat - Ultraviolet



06) Marcello Capra - Il Ballo Degli Gnomi



07) Franchi Giorgetti Talamo - E' Diventato Normale



08) Nascita della Sfera - Pianeta Terra



09) Blue Morning - Belmont Plaza



10) Albero Motore - Capodanno '73

ART COVER:






https://mega.nz/file/7TAnBaSZ#vuijWXWHQKYi5-jKeqicNs9Tsppm1Nki-a0Qp1H88-k


domenica 5 settembre 2021

Hunka Munka - Foreste Interstellari 2021 (Italian Progressive Rock)


 Il tastierista varesino Roberto Carlotto, soprannominato Hunka Munka, ha iniziato a suonare sin dall'infanzia, anche se la sua carriera musisale è stata gravemente compromessa da un incidente aereo che gli ha procurato gravi ferite. I suoi inizi come musicista professionista lo hanno portato a suonare in Inghilterra, Germania e Svizzera, dove ha anche avuto la possibilità di supportare artisti come Rod Stewart e Colosseum. In Italia aveva precedentemente suonato con Big 66, I Cuccioli e successivamente con Ivan Graziani ( Anonima Sound 1970), prima di intraprendere la carriera solista iniziando con un singolo nel 1971. Come artista solista, Carlotto era facilmente riconoscibile per le sue ottime qualità tecniche e l'alto livello della sua attrezzatura, che includeva un numero incredibile di tastiere diverse e persino i primi esempi di drum machine a nastro. Il suo unico album solista, " Dedicato A Giovanna G.", con la sua scandalosa copertina, è un album di soft-prog, ovviamente dominato dalle tastiere di Hunka (specialmente dal suo organo Hammond auto-personalizzato) e da una strana voce tremolo che ricorda Demis Roussos o i Bee Gees. Tra i musicisti di supporto c'erano il batterista Nunzio "Cucciolo" Favia degli Osage Tribe e il chitarrista Ivan Graziani.

Dopo l'uscita dell'album Carlotto si unì ai Dik Dik nel 1973, sempre con il batterista Cucciolo che suonò con lui anche più tardi come Carlotto & Cucciolo. Ha anche presumibilmente publicato un album elettronico nel 1984, "Promise Of Love" (Atlantic AMX 12003), sotto il nome di Karl Otto. Nel 2011 Roberto Carlotto entra a far parte dei riformati Analogy suonando con loro numerosi concerti. Nei primi anni 2000 Roberto Carlotto inizia una collaborazione con il tastierista Joey Mauro, talentuoso utilizzatore e riparatore di tastiere vintage; insieme hanno rivitalizzato il nome Hunka Munka... e finalmente hanno pubblicato un album ispirato chiamato "Foreste Interstellari" in cui Carlotto scrive testi, suona le tastiere e canta come protagonista. Joey Mauro suona anche le tastiere e scrive musica insieme a Mr. Hunka Munka.

FONTE: btf

TRACKS LIST:

1) La Dama della Foresta  07:53

2) Brucerai  05:55

3) La Solitudine delle Stelle  02:19

4) Idee Maledette  08:07

5) L'Uomo dei Trenini  02:24

6) I Cancelli di Andromeda  05:19

7) Foreste Interstellari  11:49

8) Amanti Come Noi  05:08


LINE-UP

Roberto Carlotto: Voce Solista, Tastiere

Joey Mauro: Tastiere, Orchestra

Musicisti:

Marcantonio Quinto: Batteria, Percussioni

Gianluca Quinto: Chitarre soliste

Andrea Arcangeli: Basso elettrico

Andreas Eckert: Basso elettrico

Alice Castagnoli: Cori, Voce

Tony Minerba: Voce


Buy album qui: https://www.btf.it/

                                                  Discografia: "Dedicato a Giovanna G."





domenica 22 agosto 2021

Antiche Pescherie Nel Borgo - Si No Sabir... Tazir 2021 (Italian Progressive Rock)

 

Una nuova ensemble musicale o come si diceva una volta un autentico supergruppo dedicato e votato alla musica progressiva, al folk-rock con suoni vintage e contemporanei.

La formazione è costituita da: Maurizio Venegoni (Deus Ex Machina) dei CAP alle tastiere, moog, Hammond  XK3 con leslie, Alvaro Fella dei Jumbo (voce solista), Dario Guidotti dei Jumbo alle tastiere (voce, flauto, sassofono), Paolo Doria dei Gamba De Legn alla chitarra, Enrico Venegoni dei CAP alle tastiere, mellotron, Zarenbourg piano e cugino di Maurizio, Augusto Gentili al basso elettrico, agli arrangiamenti e alla produzione esecutiva ed infine Massimiliano Varotto alla batteria (oltre che titolare delle meravigliose scritte, nomi, titoli,logo e scritture a mano del libretto e del gruppo). In questa occasione e dopo la registrazione dell'album Luca Musso (già collaboratore con Massimiliano Varotto e Augusto Gentili) sostituisce Paolo Doria che ha lasciato per sopraggiunti vari impegni familiari (terza paternità) e lavorativi.

Per il nuovo album, il titolo e il loro motto è: SI NO SABIR...TAZIR! (se non parli la lingua Sabir, taci) mentre invece il loro genere musicale è un elettrizzante ma innovativo progressive rock.

Se il rock and roll è trasgressione, il prog è un'attitudine che scardina i luoghi comuni.

Il Prog è una sorta di scala per il paradiso, con esso si può osare, andare oltre l'immaginario collettivo. Nel suo stato più puro non segue le normali  regole o convenzioni della composizione musicale. E' una musica piena di inventiva, libera di esplorare in percorsi tortuosi e con molta fantasia ed improvvisazione ma al tempo stesso studio e dedizione assoluta. La musica progressiva è senz'altro la musica della libertà d'espressione e della libertà compositiva, e Le Antiche Pescherie Nel Borgo non fano eccezione, avendo l'esigenza di sconfinare dalle strutture rigide e metriche adoperate dai canoni normali usati in precedenza.

Non più semplici canzoni ma brani veri e propri con sviluppi ritmici, armonici e melodici, più elaborati, attingendo dalla musica classica, dalla musica medievale, madrigale e dal jazz: Vere e proprie partiture inframezzate con stacchi in controtempo e fughe maestose e solenni. I testi sono e possono essere mitologici, religiosi, folkloristici, dalla sublime liricità. A tutto ciò aggiungi una formazione con grandi musicisti, virtuosi e strumentisti di rilievo che hanno trovato la via maestra. L'idea del disco nasce da quella vulcanica mente di Maurizio Venegoni, già nella band Consorzio Acqua Potabile (CAP).

I brani come d'incanto s'incastrano perfettamente uno con l'altro in un "fil rouge" dal respiro e dal fascino veneziano: Oltre Gulliver ci sono diverse cover con i testi rifatti in italiano, non tradotti, bensì riscritti, costruiti, pensati e rielaborati in toto. Un progetto ambizioso in cui l'idea originale è di prendere brani oscuri di artisti o gruppi alquanto sconosciuti, gemme rock provenienti da tutto il mondo: Argentina, Francia, Irlanda, Inghilterra, Stati Uniti, Germania, Paesi dell'Est Europeo e rielaborarle in chiave più attuale, usando strumenti vintage in una propria elettrizzante versione di cover singolari con riletture arricchite da spunti assai notevoli. Non mancano brani originali scritti (i testi, le liriche sono di Maurizio Venegoni), pensati, suonati ed arrangiati dall'ensemble delle Antiche Pescherie Nel Borgo.

La sezione ritmica con Augusto Gentili al basso e Massimiliano Varotto alla batteria è incalzante, pulsante, pregevole così come le tastiere (Hammond, Mogg, Piano, Mellotron, Korg ed altre diavolerie varie) che ci regalano autentici voli pindarici. Dario Guidotti, eccelso polistrumentista, arricchisce i suoni al flauto, al sax contralto e alla voce. Alvaro Fella ha del portento nel modellare,cantare splendide ballate, raccontare storie di rabbia, d'amore, di vita quotidiana o di pura fantasia. Il tutto cantato con rara espressività nella lingua Sabir, una sorta di Esperanto in auge dalla fine del 1660 in buona parte dele città di mare italiane ed anche mediterranee.

Ma perchè creare una lingua per i soli portuali o agli addetti al porto?

All'epoca di Antonino Pigafetta nato a Vicenza (1492-1531) celebre navigatore, geografico, scrittore italiano, storiografo dell'impresa di Ferdinando Magellano e cittadino della Repubblica di Venezia, la lingua parlata dai marinai era il sabir (dall'arabo sapere) o "parlar franco", una lingua mista. Il Sabir consentiva agli uomini di mare di dialogare durante le operazioni di attracco e di sbarco ed era una lingua composta in buona parte di parole tratte dal veneziano (il 70%) ma anche dal portoghese, genovese,arabo,latino,scandinavo,greco e turco.

La Repubblica di Venezia, lo ricordiamo, a partire dal XVII secolo, Serenissima Repubblica di Venezia, è stata una repubblica marinara con capitale Venezia. Fondata secondo tradizione nel 697 da Paoluccio (Paulicio) Anafesto, considerato il primo doge del Ducato di Venezia, al governo nel periodo 697-717 e che nel corso dei suoi millecinquecento anni di storia ( anno di dissoluzione 1797) si affermò come una delle maggiori potenze commerciali e navali europee. Inizialmente estesa nell'area del Dogado (territorio attualmente assimilabile alla città metropolitana di Venezia) nel corso della sua storia annesse gran parte dell'Italia nord-orientale, l'Istria, la Dalmazia, le coste dell'attuale Montenegro e dell'Albania oltre a numerose isole del Mare Adriatico e dello Ionio orientale. Al massimo della sua espansione, tra il XIII e il XVI secolo, governava anche il Peloponneso, Creta e Cipro, la gran parte delle isole greche, oltre a diverse città e porti del Mediterraneo orientale,

Se No Sabir... Tazir! parla di antiche e strane  storie di pesci, di uomini, di mare e di terra. Un racconto in assonanza con il dialetto veneziano diffuso dalle Commedie Goldoniane. 

Il CD uscito ai primi di maggio ed è accompagnato da un elegante booklet di 78 pagine, assai utile con notizie, foto, informazioni sul gruppo, sul progetto, la loro storia, le loro passioni e dettagli su ogni singolo membro della band. A breve sarà disponibile anche in vinile, un pregevole long-playing da non mancare assolutamente.

Tra gli otto brani che compongono il disco (CD) per un totale di un'ora (59:13) andiamo a commentare e segnalare: Corte Sconta (detta Arcana), (Venezia, in dialetto arcaico dei pescatori, in lingua SABIR) è tratta dal brano "Illuminations" dei germanici Eloy di Frank Bornemann presente nel loro album "Colours" di space-rpck del 1980 riprendendo l'antica leggenda veneziana degli orti misteriosi con porte fatate che permettevano, quasi uno "stargate" spazio-temporale, con l'obbligo di bere tanto...."Tse maligni a Venessia ei se dise anche il Polo (Marco) passò di qua". Mellotron, Moog e Yamaha flauto e la chitarra di Paolino Doria su tutti.

Tocheti Pocheti (%:14) ovvero "pezzetti a pezzetti piccoli" è un traditional (liriche in italiano sabir sempre di Maurizio Venegoni) con soprattutto l'uso del synthesizer, del Zarenbourg Waldorf piano e del sax, un brano ripreso anche dai francesi Minimum VItal: In questa edizione il cantato di Alvaro Fella suggerisce la ricetta per il Bisato alla Venexiana.

Sorisu Nel Vedru (Por L'Homo Feliz) di oltre 10 minuti e mezzo è ugualmente traditional perso nella notte dei tempi che inizia con il basso, in chiave jazzed è davvero un esperimento riuscito. E' la fusione di due brani: un antico tradizionale irlandese "An Erch Kentan" reinterpretato qualche anno fa, alle Uillean Pipe, dall' amico di Bretagna, Ronan Le Bars unito ad un pezzo degli statunitensi Happy The Man dal titolo "Service With A Smile".

4tro (quattro) è un brano di grande atmosfera con il sax in evidenza, piano e tastiere, molti cambi di tempo, break surreali che fanno viaggiare la mente. Un  motivo dedicato ed ispirato a David Crosby ed al quartetto formidabile di CSNY.

Il nome è Lemuel (Io sono Lemuel) di oltre 7 minuti vede flauto e chitarra in prima linea ed è l'unico pezzo originale composto dal gruppo (musica Enrico e Maurizio Venegoni, testo di quest'ultimo). Dedicata all'arte del viaggio di cui Venezia da sempre incarna perfettamente lo spirito. Gulliver (Gulliver's Travel's, in italiano I Viaggi di Gulliver, oppure Viaggi di Gulliver in vari paesi lontani dal mondo). è un romanzo fantastico e satirico del 1726 nell'opera di Jonathan Swift di cui Gulliver ne è una grande protagonista. Fantasia e satira in un'allegoria dell'animo umano dell'Inghilterra e della Francia settecentesca, scritto sotto pseudonimo da Jonathan Swift come Lemuel Gulliver.

Biancomagno (o Parole di Pesce) di 9 minuti e mezzo proviene dal brano "Harto Y Confundido" degli argentini El Reloj. Qui viene trasformato come d'incanto in una diatriba tra due venditori di pesce che si contendono la cliente sul mercato cittadino di Venezia. Forse non tutti sanno ma nel 1700 in pochi in città apprezzavano il pesce come cibo! Il Biancomagno è anche un libro anonimo del 700 a cui ispirarsi.

Chiudono il disco due bonus tracks: "Bhairavi - Profumi d'Oriente" (musica e arrangiamenti di Augusto Gentili) e "Tomba, Masso Poeta e..." con testo sabir di Maurizio Venegoni e la musica degli irlandesi Mellow Candle (il loro album "Swaddling Songs" è del 1971), fautori di un raffinato ed intelligente folk-rock dalle venature celtiche e psichedeliche.

Un nuovo sodalizio-ensemble in aggregazione spontanea e progressiva, le Antiche Pescherie Nel Borgo proseguono in un percorso di rara efficacia dove la bellezza, ricercatezza e armonia sono dominanti. Una splendida band a cui riconoscere l'originalità delle ispirazioni letterarie e che si riflette nel periodo del pop-italiano anni '70 (era così chiamato allora il progressive italiano) in un mondo musicale composito, articolato, creativo che all'epoca ebbe soltanto un discreto successo.

Le Antiche Pescherie Nel Borgo restano una formazione decisamente assai originale, fantasiosa ed unica che porta e riporta in alto il vessillo del rock progressivo italiano contemporaneo.

Lo splendido CD e il prezioso vinile presto saranno disponibili su Amazon.it oppure scrivendo per email direttamente a Maurizio Venegoni: veneg@tiscali.it 

Disco CD, Vinile o entrambi, assolutamente indispensabile per i cultori del genere.

Sotto brani da youtube per una prima impressione:





sabato 14 agosto 2021

I Cancelli Della Memoria - Tributo anni '70 a Franco Battiato 2015 (Experimental Prog Rock Italy)


 Esce finalmente su CD e DVD il leggendario concerto tributo a Franco Battiato dei Cancelli della Memoria, tenutosi al Teatro Dante di Castellanza  il 26 novembre 2010. Sul Palco, tra i musicisti dei primi lavori storici di Franco Battiato, Gianfranco D'Adda e Mario Dalla Stella, anche nuove leve come Paolo "Ske" Botta (Yugen, Not a Good Sign), Mauro Galbersanini, Roberta Pagani e Carlo Cilibrasi.

Il concerto comprende pezzi tratti da "Fetus", quasi tutto "Pollution", "Sulle Corde di Aries" ed uno da "Click" (da cui il gruppo trae il nome), in una scaletta che rispecchia la struttura originaria dei brani e mantenendo i suoni vintagi, anche grazie allo stesso Arp Odissey 2006/eco Binson Echorec del tour del '73. In fine, in fase di missaggio, è stata riproposta anche la suddivisione degli effetti sonori, con i passaggi a rotazione dal canale da sinistro a quello destro, proprio come avveniva a quel tempo.

Il cofanetto, in una pregevole confezione gimmick, oltre ad un inserto pieghevole (formato 23x35) che ripropone il poster del concerto Pollution di Franco Battiato tenutosi nel 1972 a Bologna in Piazza S.Stefano, contiene sia il CD (75 min.) sia il DVD del concerto dei Cancelli Della Memoria. La sezione video comprende anche un eccezionale bonus di 40 minuti con interviste ad alcuni protagonisti del periodo '70 con Franco Battiato; il compianto Gianni Mocchetti, a Jutta Nienhaus (Analogy - sua la voce in "Da Occidente a Oriente") fino ad arrivare alla presenza dello stesso Battiato che ci racconta, insieme con Gianluigi Pezzera ( fonico della Bla Bla) a Gianfranco D'Adda (storico batterista e percussionista del periodo Bla Bla fino al'85) e Mario LP Dalla Stella (storico chitarrista di Battiato del tour '72/'73 ed in "Pollution", fatti ed aneddoti dei meravigliosi anni '70. Nel concerto video è presente anche Paolo Raimondi (scene) già protagonista con Battiato nell'opera teatrale "Baby Sitter" del 1977.

CD e DVD: TRACKS LIST

01) Il Silenzio del Rumore

02) La Convenzione

03) Plancton

04) Energia

05) Pollution

06) I Cancelli della Memoria

07) Fetus

08) Areknames

09) Beta

10) Sequenze e Frequenze

11) Da Oriente a Occidente

12) Meccanica

Fonte:

BTF srl



martedì 18 maggio 2021

BATTIATO FRANCO - 23 MARZO 1945 / 18 MAGGIO 2021




                                    FRANCO BATTIATO


" Finchè non saremo liberi Torneremo ancora...Ancora e ancora"

FRANCO BATTIATO.

Genio indiscusso della musica Italiana.

 Dalla sperimentazione al rock, al pop colto, alla lirica, musicista completo ed eclettico, oltre che:  Scrittore,Poeta,Cantante,Compositore,Pittore e Regista.

Dopo anni di malattia, per la quale si era ritirato dalle scene, Franco Battiato da oggi non è più con noi. Ha lasciato un vuoto incolmabile, ma al contempo ci ha lasciato la sua musica immortale, che è un enorme patrimonio per noi, che siamo cresciuti ed invecchiati con la sua musica, e per tutte le generazioni future. La sua musica senza tempo, sarà un riferimento costante per qualsiasi generazione futura, ed i testi mai banali, spirituali ed essenziali alla comprensione dell'essere.

GRAZIE FRANCO.

Il modo migliore per ricordare il nostro grande Maestro, è ascoltare la sua musica, ed io voglio, con il mio blog, essere uno dei vettori di questa iniziativa.

Qui sotto potete riascoltare i brani più significativi della sua carriera artistica.


La Convenzione (45 giri) 1972


Meccanica (Fetus) 1971


Areknames (Pollution) 1972


Aria di rivoluzione (Sulle Corde di Aries) 1973


I Cancelli della memoria (Click) 1974


Orient Effects ( M.elle Le Gladiator) 1975


Cafè - Table - Musik (Aka: Za) 1977


Martyre Celeste (Juke Box) 1978



Sud Afternoon (L'Egitto Prima delle Sabbie) 1978


                                           Stranizza D'Amuri (L'Era del Cinghiale Bianco) 1979


                                                   Up Patriots To Arms (Patriots) 1980


                                  Summer on a Solitary Beach (La Voce del Padrone) 1981

                                      
                                             Voglio Vederti Danzare (L'Arca di Noè) 1982


                                                 Mal D'Africa (Orizzonti Perduti) 1983


Via Lattea (Mondi Lontanissimi) 1985


L'Oceano del Silenzio (Fisiognomica) 1988




Povera Patria (Come un Cammello in una Grondaia) 1991


Sui Giardini della Persistenza ( Cafè De La Paix ) 1993


                               L'Esistenza di Dio (L'Ombrello e la Macchina da Cucire) 1995


La Cura (L'Imboscata) 1996


Il Ballo del Potere (Gommalacca) 1998


Invito al Viaggio (Fleurs) 1999


 La Corrente delle Stelle (Campi Magnetici) 2000


Il Potere del Canto (Ferro Battuto) 2001


Le Tue Radici (Fleurs 3) 2002


Apparenza e Realtà (Dieci Stratagemmi) 2004 


I Giorni della Monotonia (Il Vuoto) 2007


La Quiete Dopo un Addio (Inneres Auge) 2009


Un Irresistibile richiamo (Apriti Sesamo) 2012


Battiato & Pinaxa - Joe Patti's Experimental Group (2014)



Torneremo ancora 2019



FRANCO BATTIATO LIVE IN CONCERT

Al teatro Bellini di Catania (Concerto di Natale 1993)



domenica 11 aprile 2021

Ambigram - Ambigram 2021 (Italian Progressive Rock)


Ambigram.

Mai definizione fu più azzeccata per presentare al mondo l'uscita del primo e felicissimo lavoro omonimo.

I neo-nati Ambigram, un gruppo formatosi dall'unione di musicisti (e figure di altissimo livello) del panorama musicale. Fra loro compare anche, in fase di produzione, il "gigante" Greg Lake (Wherever he is now, for the help given in developing this project over the years). Proprio come racchiuso nel significato del nome, Ambigram è un disco che si presta ad essere letto e fruito con differenti narrazioni; è un album complesso ma facilmente fruibile e, soprattutto, decisamente coinvolgente ad ogni successivo ascolto. La definizione, che più ama utilizzare per descrivere la proprio musica il lead vocal Francesco Rapaccioli, è rock 'pro-aggressive'...non lasciatevi ingannare dal gioco di parole: La base di cui si nutre il loro sound è un solido rock di matrice oltreoceanica con melodie ispirate alla classica scuola anglosassone; il risultato che ne consegue è pulito, senza eccessi, con arrangiamenti realizzati alla perfezione. In tutto il lavoro si percepisce una ricerca e uno studio accuratissimo del dettaglio, complici i preziosi interventi di Max Repetti (Piano e Keyboards) e Annie Barbazza con Marco Rancati (Vocals) nonchè le numerose " special guest" che hanno collaborato al progetto: Paolo Tofani (guitar solo on track 6-7) e Camillo Mozzoni (Oboe on track 2-7): La "macchina del ritmo" è sapientemente condotta da Gigi Cavalli Cocchi (drums) che scandisce con potenza ed eleganza i tempi; mentre le chitarre di Beppe Lombardo, accompagnate dal basso di Max Marchini, hanno la capacità di rendere ogni pezzo unico. Le voci di Francesco Rapaccioli e dei cori si plasmano letteralmente su ogni nota, si sorreggono, fondono, uniscono...il risultato è a 'carica continua' priva di isterismi, adattabile ad ogni orecchio che ami il buon gusto, il rock interpretato nelle sue forme meno estreme e, perchè no, con l'aggiunta di qualche nota 'pop', interpretata e sviluppata nella sua versione più "nobile" energica e vitale.

Tracks list:

1) A Mediterranean Tale

2) Cerberus Reise

3) Pig Tree

4) Sailing Home - Featuring Paola Folli

5) Imaginary Daughter

6) L'absinthe

7) Patchwork

8) Pearls Before Swine

9) Cerberus Reise (radio edit)

Line-up

Francesco Rapaccioli - Lead Vocals

Gigi Cavalli Cocchi (Mangala Vallis) - Drums

Beppe Lombardo - Guitars

Max Marchini - Bass

        Whit

Max Repetti - Piano and Keyboards

Annie Barbazza - Voice

Marco Rancati - Voice

Paolo Tofani - Guitar solo (6,7)

Paola Folli - Vocals

Camillo Mozzoni - Oboe (2,7)

Per un ascolto immediato:


Lo puoi acquistare qui:

https://maracashrecords.bandcamp.com/album/ambigram







 

sabato 3 aprile 2021

Artisti Vari - Le Compilation di Genesismarillion - Vol. 17

                  Rock Progressivo Italiano

                                                                Vol. 17

Finalmente è giunto il tempo per la pubblicazione del 17° volume dedicato al progressive rock made in Italy.

Come sempre, approfitterò di link postati da nostri amici, su youtube per darvi la possibilità di un ascolto immediato.Chi lo volesse, inoltre, potrà scaricare i brani con il link di youtube e usare l'Art Cover qui pubblicata per creare la propria copia  personale di questo volume della compilation. Ricordo, che sarà  composta da 30 CD.






Track List:

01) Mauro Pagani - Europa Minor 06:03
02) Mauro Barbajà - Una Promessa 04:49

03) Assemblea Musicale Teatrale - I Fiaswcheggiatori 04:39
04) The Juniors - Sweet 04:00

05) Tritons - I Can't Get No Satisfaction 04:00

06) Lapera - Transizione 03:00

07) Acid Group - Toh! Guarda Caso 04:00

08) Toto Torquati - Uomo Nasce, Fiore Cresce Appassisce e Muore 07:00

09) Antonino Sangiuliano - Take Off 08:41

10) Paolo Ferrara - Embrione 03:34

11) Tony Sidney - Al Snail Stepper 06:44

12) Gino D'Eliso - Il Palco è Vuoto 05:13


giovedì 28 gennaio 2021

Ellesmere - Wyrd 2020 (Italian Symphonic Prog)

 


Ellesmere, creatura symphonic-prog fondata e guidata dal polistrumentista italiano Roberto Vitelli, autore di tutte le musiche e dei testi, torna a sorpresa sulle scene a un solo anno di distanza dal secondo album "Ellesmere II / From sea and beyond" con un lavoro che impressiona quanto a freschezza, energia, impatto e cura minuziosa dei suoni e degli arrangiamenti.

"Wyrd" si lascia ammirare innanzitutto a partire dall'artwork di copertina, ad opera di Rodney Matthews, iconico illustratore di caratura pari a quella del leggendario Roger Dean. Musicalmente si prosegue sui medesimi territori del disco precedente, perciò i nomi di riferimento restano i classici Yes, King Crimson, Kansas, con l'aggiunta di una buona dose di jazz-rock, presente in ogni canzone; ma non mancano riferimenti al progressive rock contemporaneo e ad artisti quali Transatlantic, Flower Kings e Spock's Beard. "Wyrd" è quindi Un terzo capitolo epico e trascinante ancor più del precedente, quasi completamente strumentale e coinvolgente dal primo all'ultimo minuto.

Come da tradizione, inoltre, anche "Wyrd" vanta un lungo elenco di ospiti illustri: Mattias Olsson (Änglagård, White Willow / batteria), Tomas Bodin (The Flower Kings / tastiere), David Cross (King Crimson / violino), John Hackett (fratello del celebre Steve Hackett e costante presenza nei suoi dischi solisti / flauto), David Jackson (Van der Graaf Generator, Osanna / sassofono), Tony Pagliuca (Le Orme / tastiere), Luciano Regoli (Raccomandata Ricevuta Ritorno / voce), Fabio Liberatori (Loy & Altomare, Lucio Dalla, Ron / tastiere), Fabio Bonuglia (tastiere) e Giorgio Pizzala (voce).

In un percorso di evoluzione musicale e stilistica che ha avuto come punto di partenza il prog acustico e pastorale di "Les Châteaux De La Loire" (2015), ci auguriamo che "Wyrd" non sia punto di arrivo, ma di passaggio verso nuovi inesplorati lidi!

Tracklist:

1 - Sfida (7:26)

2 - The Eery Manor (6:24)

3 - Endeavour (8:24)

4 - Ajar (8:05)

5 - Endeless (13:14) 

Line-up

Roberto Vitelli - Basso, Chitarre

Fabio Bonuglia - Tastiere

Mattia Olsson - Batteria




Album imperdibile per tuti gli appassionati del genere e non.

Lo puoi acquistare qui: www.btf.it/ellesmere-wyrd-cd.html


sabato 10 ottobre 2020

Logos - Sadako e le Mille Gru di Carta 2020 (Italian Symphonic Prog)


 Nuovo Concept album della band italiana "Logos".
I Logos sono un gruppo di progressive rock attivi dal 1996 con all'attivo 4 album, ricevendo ottimi riscontri da pubblico e critica internazionale, specie, per il terzo lavoro " L'Enigma della Vita " (Andromeda Relix 2014).
Questa nuova opera, nasce dall'incontro del gruppo con Marika Fasoli nel 2016 in una delle sue mostre, dove l'artista presentava i suoi lavori della fortunata serie dedicata agli origami.
In quell'occasione, l'artista racconta la commovente storia di Sadako e i componenti della band ne rimasero affascinati e coinvolgendo il giovane paroliere Marco Zuffo e la stessa Marika Fasoli, decidono di scrivere una canzone su Sadako.
Durante la fase di produzione dell'album, la band ha voluto enfatizzare il messaggio, anche, attraverso l'arte visiva. Il gruppo non stava semplicemente cercando di produrre un video clip per promuovere l'album, ma un opera d'arte completa su più livelli per attirare l'attenzione sul fatto che la guerra fa ormai parte della nostra vita quotidiana e che tutti noi sembriamo, per lo più, rassegnati o semplicemente indifferenti.
Elia Cristofoli, regista e videomaker professionista, è stato così coinvolto nel progetto, ed ha contribuito con molte novità e idee entusiasmanti. 
Nell'estate 2020 l'etichetta Andromeda Relix pubblica l'album, con il supporto e l'ispirazione di Marco Zuffo.
La cover-art è di Marika Fasoli e il "video arts" di Elia Cristofoli.
"Sadako e le mille gru di carta" è tutto questo: voci, parole, musica, carta piegata e spiegata, immagine fissa e in movimento. 
Una scintilla creativa di diverse forme artistiche fuse in un unico corpo:
Il corpo di Sadako. 

               HIROSHIMA (6 Agosto 1945 ore 08:14 e 45 Sec.)


Sadako era una bambina che abitava ad Hiroshima. Aveva due anni quando il 6 agosto 1945 venne sganciata la bomba. Quel giorno lei era al parco col fratello, di pochi anni più grande, a pochi chilometri dal luogo della detonazione. L’onda d’urto la scaraventò lontana. Sadako e il fratello riuscirono a sopravvivere sia all’esplosione che all’avvelenamento da radiazione. Le radiazioni provocarono malattie e morti successive al bombardamento per circa il 20% di coloro che erano scampati all’esplosione; alla fine del 1945 le persone uccise ad Hiroshima e Nagasaki sono stimate in circa 200.000.

Crescendo Sadako divenne forte ed atletica. All’età di undici anni, dopo una gara sportiva, si sentì male. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni sprigionate dalla famigerata bomba. Un conto non dovuto ed ereditato da quel giorno lontano.
Mentre era ricoverata le venne raccontata un’antica leggenda secondo la quale chi fosse riuscito a creare mille gru di carta con la tecnica degli origami avrebbe visto un proprio desiderio esaudirsi. Durante i mesi passati in ospedale Sadako realizzò 644 gru, con qualsiasi tipo di carta. Poi morì. Le gru mancanti furono completate dai suoi amici.

A Sadako sono dedicate due statue, una ad Hiroshima (Giappone) e una a Seattle (USA): ogni anno centinaia di persone piegano migliaia di gru di carta per lei.

Track list:

1 - Origami in Sol - (02:16)

2 - Paesaggi di Insonnia (11:27)

3 - Un Lieto Inquietarsi (10:48)

4 - Il Sarto (06:00)

5 - Zaini di Elio (12:38)

6 - Sadako e le Mille Gru di Carta (21:20)

Line-up:

Luca Zerman - Voce, Hammond, Synth 

Claudio Antolini - Pianoforte, Synth

Fabio Gaspari - Voce, basso, chitarra, Mandolino

Alessandro Perbellini - Batteria

Partecipazioni:

Elisa Montalto Voce in "Il Sarto"

Massimo Maoli - Chitarra in "Sadako e le mille gru di carta"

Simone Chiampan - Batteria in "Il Sarto"

Federico Zoccatelli - Sassofono in "Paesaggi d'Insonnia"

https://logosprog.bandcamp.com/album/sadako-e-le-mille-gru-di-carta



                                                                        Video Arts



Per un immediato ascolto.


Discografia:
                                                                  Logos - Logos 1999
                                                                 Logos - Asrava 2001
                                                        Logos - L'Enigma della Vita 2014