The Best Progressive Rock Albums 2020
Progressive Rock nel 2020: panoramica
Critica pubblica ed accoglienza
Nonostante le sfide presentate dalla pandemia, la critica pubblica e l'accoglienza degli album di Progressive rock pubblicati quest'anno è stata in gran parte positiva. Gli ascoltatori hanno trovato conforto e ispirazione nella complessità e nella profondità emotiva della musica offerta, riconoscendo il genere come una via di fuga dall'incertezza del mondo esterno. Questa risposta favorevole riflette non solo la qualità della musica prodotta ma anche l'appetito continuo per il Progressive rock, un genere che rimane profondamente connesso ai suoi fan attraverso la condivisione di esperienze sonore profonde ed esplorative.
Band emergenti e i loro primi album nel 2020
Il 2020 ha visto l'ascesa di numerose band emergenti che hanno presentato il loro primo album segnando l'inizio della loro carriere nel campo del Rock Progressivo. Questi album di debutto mostrano una varietà di stili e influenze, segnando l'arrivo di nuove voci fresche e originali nel genere. La diversità e l'unicità di queste nuove proposte aiutano a garantire la continua evoluzione e il rinnovamento del genere. Da segnalare, tra gli altri, gli inglesi Zopp con l'eccellente Canterbury Sound dell'album dall'omonimo titolo "Zopp", i tedeschi Rubber Tea - "Infusion", gli italiani Instant Curtain - "Let Tear Us Apart", gli olandesi Realisea - Mantelpeace, dalla Polonia i Fren - "Where Do You Want Ghosts To Reside", i francesi Esthesis - "The Awakening", i multinazioni The Guildmaster - "The Knight And The Ghost" etc...etc...
Capolavori da band ed artisti affermati
Nel 2020, diversi artisti e band affermati hanno rilasciato album che sono stati accolti positivamente sia dalla critica che dal pubblico. Questi lavori non solo hanno dimostrato la capacità delle band di mantenere la loro rilevanza nel corso degli anni ma hanno anche offerto una nuova prospettiva sul genere, incorporando elementi innovativi e sperimentali. La qualità di queste produzioni sottolinea la vitalità e la creatività inesauribili del rock progressivo. Alcuni esempi:
Gli italiani "Logos" con l'album "Sadako e le Mille Gru di Carta" per l'alto contenuto musicale e per l'emozionante storia "vera" che hanno voluto raccontarci. La storia della bambina Sadako ricoverata in ospedale perchè aveva contratto il cancro a seguito dell'esplosione atomica di Hiroshima, che continua dopo anni a mietere vittime, e che secondo una leggenda giapponese sarebbe potuta guarire se fosse riuscita a piegare 1000 gru di carta. Sappiamo purtroppo che questa storia non ha avuto un lieto fine.
I norvegesi Wobbler - "Dwellers of the Deep" è un'opera che affonda le sue radici nel progressive anni '70, aggiungendovi una freschezza moderna.
Gli svedesi The Flower Kings hanno pubblicato un l'album "Islands" che esplora vasti paesaggi sonori, riflettendo sentimenti di isolamento e contemplazione.
Sempre dalla Norvegia i Gazpacho hanno rilasciato l'album "Fireworker", un viaggio sonoro che sfida la percezione dell'ascoltatore, mantenendo la firma emotiva della band.
Ancora dalla Norvegia i Motorpsycho che continuano la loro prolifica produzione pubblicando "The All Is One", Esplorando la fusione di rock, jazz e psych in una narrazione coesa.
Ed ancora, gli inglesi Magenta che hanno sorpreso i propri fan con "Master of Illusion", un album che intreccia narrazioni cinematiche con progressive rock sinfonico.
Queste band, e le altre postate qui sotto, con le loro pubblicazioni, hanno dimostrato resilienza di fronte alle avversità causate dalla pandemia, ma anche rafforzato il progressive rock come un genere in continua evoluzione. Con un ampio spettro di stili, dal sinfonico al metal e dal psichedelico all'acustico, il progressive rock rimane un campo fertile per l'innovazione musicale, dimostrando ancora una volta la capacità del genere di reinventarsi continuamente mentre mantiene il suo legame profondo con le narrazioni complesse e la sperimentazione sonora.
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
01) Logos - Sadako e le Mille Gru di Carta (Italia)
09) Kimmo Porsti - Wayfarer (Finlandia)
12) Antony Kalugin - Marshmallow Moondust (Ucraina)
22) Gazpacho - Fireworker (Norvegia)