PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
Performs 25th Anniversary Script For A Jester's Tour
Mick Pointer - Performs Script for a Jester's Tour
Di tanto in tanto mi va di rispolverare vecchi lavori, un po' per nostalgia, ma soprattutto per la validità e l'importanza che certe opere hanno avuto nell'accrescimento esponenziale, durante questi anni, del Progressive Rock.
Mick Pointer - Ex Marillion & Special Guest
Grande performance live nel 25th anniversario dell'ormai storico album "Script For A Jester's Tear" dei Marillion eseguita da Mick Pointer cofondatore della ormai storica band, Nick Barret ( Pendragon), Mike Varty (Credo) , Brian Cummins (Carpet Crawlers).
Registrazione non impeccabile , ma documento imperdibile.
Proseguiamo con la nostra di ricerca di quelle band che negli US hanno saputo dare risalto ad un genere musicale che sembrava inizialmente essere soltanto prerogativa anglosassone , o tuttalpiù Europea.
Nell'ordine i gruppi:
I New England con la impressionante sinfonia classicheggiante di oltre sei minuti "Explorer Suite".
La terza traccia, "Lady of the Morning", dei Victor Peraino's Kingdom Come tratta dall'album No Man's Land Not On Label del 1975 è un piccolo capolavoro tra symphonic prog e canterbury sound.
Il brano numero quattro "Given the Time" degli Everfriend è una ballata jazz-rock-blues con tastiere e basso a dettare melodie e tempi.
Proseguiamo con i Morningstar, con il brano "Through the Night" che ricalca in qualche maniera il Pomp Rock Classic di Stix e Boston.
I Gypsy invece virano verso il rock psychedelic, che sarebbe anche apprezzabile se non fosse per qualche sbavatura vocale del cantante. Il brano "Turning Wheel", tuttavia, si lascia apprezzare grazie alla volata strumentale finale.
Il settimo brano "Three Primates" di Steve Tibbets è un ottimo esempio di Progressive Folk ricercato ed elaborato.
l'ottavo brano, "Gabriel" degli Autumn People è un Classic Soft Rock, con un dolce vocalizzo ben supportato da organo e chitarra elettrica.
Altro brano Soft Rock è il seguente "INeed a Hundred of You" dei Coven con la possente voce della cantante sostenuta da una gradevole sezione d'archi.
Il penultimo brano, "Firmer Hand" dei Pre è uno straordinario incedere strumentale e vocale di oltre nove minuti, con il cantante che sembra avere preso in prestito la voce dell'immenso Jon Anderson degli Yes, stupefacente.
Una bella chitarra elettrica apre l'ultimo brano di questa 12esima compilation dedicata al progressive rock made in US degli anni '70. "Night Dream" dei Citadel è un brano Hard Prog strumentale energico, vigoroso ed emozionante.
Prosegue la compilation del progressive made in US nei '70. Anche se non di primo piano, il movimento progressive degli states ha sviluppato un notevole quanto ragguardevole livello subendo nei primi anni '70 le ovvie influenze blues, per approdare poi nella seconda metà dei '70, a seguito l'influenza delle più blasonate band inglesi come Yes, Genesis e Gentle Giant, a sviluppare sonorità più sinfoniche aperte ad armonie strumentali più complesse.
Questa compilation, composta in totale da 16 CD, vuole rendere omaggio a tutte quelle band che con la loro passione ed impegno hanno dato lustro al genere musicale che tanto amiamo.
CD 11. Track Listings:
01) Jimmy Hotz - Observations Of A Larger Reality 07:49
02) Sopwith Camel - Sleazy Street 05:29
03) St. Elmo's Fire - Parasites and Bureaucrats 05:46
04) Brimstone - Illusion 04:51
05) Companion - The Lorely Reaper 06:23
06) Emerald City - Twice I've Held The Lantern 07:00
07) Crystal Haze - Jennys Song 01:46
08) Bead Game - Mora 04:25
09) Astre - Before The Gods 06:43
10) The Open Window - Soldiers Song From The Last War 04:27
11) Michael Quatro - In Collaboration With The Gods 19:24
Buy here ( https://hfmc.bandcamp.com/album/eternal-snapshots?from=fanpub_fb )
HFMC. ETERNAL SNAPSHOT
La Dutch Music Works ha appena annunciato "Eternal Snapshot" di Hasse Froberg & Musical Companion.
Il 2024 segna il quarantesimo anniversario da quando Hasse ha pubblicato il suo primo album. Cosa c'è di meglio per celebrare quarant'anni come artista discografico che pubblicarne uno nuovo?
Il nuovo disco degli HFMC"Eternal Snapshot" è il sesto album in studio della band. E' un concept album che affronta domande su come diventiamo ciò che siamo. E' tutto predeterminato? Il destino è coinvolto nella nostra vita?
Il titolo "Etrnal Snapshot" riflette il fatto che ogni secondo nasce un nuovo destino di vite e qui possiamo seguirne due.
L'album sarà pubblicato il 6 giugno 2024 su CD, in vinile in edizione limitata in due diversi colori, in download digitale e in streaming su tutte le piattaforme digitali. Sarà disponibile anche uno speciale cofanetto in edizione altamente limitata!
Dal canto mio, oggi stesso, ho fatto il pre-ordine assicurandomi una copia di questo nuovo lavoro di una band che non ha mai deluso le mie aspettative. Vi consiglio di fare altrettanto, per non farvi scappare un album destinato ad essere eletto come uno dei migliori lavori del 2024.
Track Listings:
01) All I Wanted To Be (Part. 1)
02) Deverse To Be Happy
03) Wherever You May Go
04) No Messiah
05) Once In A Lifetime
06) Only For Me
07) The Yard
08) Searching For The Dark
09) A Sorrowful Mariner
10) Blind Dog
11) All I Wanted To Be (Part. 2)
Line-up:
Hasse Froberg - Vocals, Electric & Acoustic Guitars
Sampo Axelsson - Bass Guitar
Kjell Haraldsson - Keyboards, Piano, Organs
Anton Lindsjo - Guitars
Ola Strandberg - Drums, Backing Vocals
DISCOGRAFIA:
Per un primo ascolto:
FUTURE PAST (2010)
I Wouldn't Change A Thing
HFMC (2015)
Album Teaser NO PLACE LIKE HOME - THE CONCERT (2017)
I Siddhartha sono una band Turca formatasi nel 1992 che ha prodotto questo unico "Trip To Innerself" nel 1998, un assoluto gioiello di psychedelia / Space Rock Progressiva. Un album intenso per forza compositiva e interpretazione strumentale, da paragonare senza paura di essere smentiti da chicchessia , ai migliori lavori, dei "Pink Floyd" , "Eloy" e dei "Porcupine Tree" di Steven Wilson.
Il gruppo,purtroppo, si scioglie definitivamente nel 2001, mettendo la parola fine ad un progetto eccellente, che certamente avrebbe potuto regalarci altri capolavori.
Intanto, io, consiglio a tutti voi questo imperdibile lavoro.
" Il potere della psychedelia si cela dietro la sua capacità di farvi fare un viaggio nel vostro innerself, sperimentando nuove vie, scoprire aree nascoste nella vostra mente e sentire il piacere dell'illuminazione,che arriva attraverso la musica, accarezzando delicatamente la vostra anima."
Tracks list:
1 - A Trip To Innerself (10:15)
2 - The Explorer (6:51)
3 - Desert (3:30)
4 - Baroque (3:57)
5 - Nervous Breakdown (11:51)
6 - Beyond Destiny (9:33)
7 - Distant Cry (6:42)
8 - Black (8:45)
01. Absent for this consumend World (1:05) 02. Ora non ricordo piu (1:47) 03. Il suono del silenzio (5:16) 04. Mi sono svegliato e..ho chiuso gli occhi (4:19) 05. Lei sei tu: Lei (2:04) 06. La mia musica (4:10) 07. Johann (1:23 ) 08. Scotland Machine (3:06) 09. Cella 503 (3:18) 10. Contaminazione 1760 (1:04) 11. Alzo un muro elettrico (2:55) 12. Sweet Suite (2:17) 13. La grande fuga (3:42)
Rocklab
Contaminazione e’ la terza incisione del Rovescio Della Medaglia, unico lavoro del gruppo tradotto in lingua inglese e pubblicato per quel mercato con il titolo di Contamination. A differenza dei precedenti La Bibbia (1971) e Io Come Io (1972) che hanno come modello l’hard rock di stampo britannico, Contaminazione si arricchisce di elementi classici e sinfonici grazie al contributo di Louis Bacalov, la cui direzione artistica rende il disco ricco di molti spunti interessanti e di grande effetto. In piu’, l’ingresso nell’organico del tastierista Franco Di Sabbatino, proveniente dal gruppo il Paese Dei Balocchi, offre una maggiore e più controllata vivacita’ agli interventi di stile hard rock di Stefano Urso e compagni.Sposare il moderno e il classico e’ comunque un’operazione che difficilmente riesce alla perfezione, infatti questo tipo di contaminazioni che ad oggi hanno dato risultati degni di attenzione sono veramente poche: su tutte Concerto Grosso n° 1 dei New Trolls, lavoro nel quale lo stesso Louis Bacalov figuro’ come uno dei protagonisti principali. Contaminazione (non poteva essere titolo piu’ adatto ) e’ realmente un caleidoscopio di suoni, di stili, di arrangiamenti, di giri armonici aggressivi ed elettrici che rapidamente sfociano in momenti gentili e romantici. Il lavoro e’ chiaramente ispirato a Bach , ma si possono intravedere momenti tipici dei migliori ELP e, a tratti, degli ottimi Le Orme. Il disco si articola attraverso un percorso narrativo basato sulla storia di Somerset, un tale musicista scozzese, al centro dell’attenzione per dubbi casi di reincarnazione; una storia piuttosto banale e certamente non all’altezza dello spessore musicale dell’opera. L’album e’ costituito da una suite di circa quaranta minuti, divisa in varie fasi ognuna delle quali rappresenta un piccolo gioiello sonoro che si sviluppa all’interno di una costruzione musicale dinamica e senza limitazioni stilistiche. Si respira un’aria molto coinvolgente, che fa viaggiare tra grandi escursioni strumentali e ricordi barocchi, liquide melodie da cui emergono impetuosi riff recitati all’unisono dal basso e dalla chitarra elettrica. Quest’ incontro tra ingredienti di diversa natura favorisce l’instaurarsi di un corpo armonico compatto e ricco di fascino che ne accresce il potenziale emotivo. Contaminazione si lascia ascoltare con disinvoltura e non mostra affatto alcuna frammentazione dovuta all’impiego di una strumentazione molto vasta. Un’intera orchestra sinfonica che si fonde e si alterna alla strumentazione classica rock, in un buon equilibro sonoro dove mai il classico prevale sul moderno. I quaranta minuti della suite hanno la particolarita’ di riuscire ad esternare con efficacia quel contrasto che si viene a creare tra la sezione ritmica, veloce e precisa, gli strumenti elettrici e l’anima barocca messa bene in evidenza momenti musicali in cui con dolcezza e autorita’ emergono piano, violini, clavicembali e orchestra tutta. Le melodie si rincorrono dolci e soavi, a volte articolate e a volte complesse, riuscendo sempre a ritagliarsi un loro spazio tra le complesse tessiture armoniche. Tutti i brani di cui e’ composto il disco sono molto validi, difficile e inutile descriverli singolarmente, il lavoro va gustato nella sua interezza seguendo il suo unico filo conduttore. Merita forse una menzione particolare il solo Alzo Un Muro Elettrico, in cui viene eseguito un memorabile e potente riff (ascoltandolo vi renderete conto di averlo gia’ sentito) di chitarra e basso, che lentamente si affievolisce fino quasi a scomparire, sommerso dai suoni delicati dell’organo. Ma improvvisamente il ritmo incalza, il "muro elettrico" riprende forza e soffoca di nuovo le ambizioni sinfoniche delle tastiere e dell’orchestra per arrivare, infine, ad un giusto compromesso con cui, in un tranquillo alternarsi di atmosfere e suoni, termina questo lavoro del Rovescio Della Medaglia che merita senza dubbio di essere annoverato tra i migliori esempi di "contaminazione" mai realizzati. La Grande Fuga
Alzo un muro elettrico - Live a Castiglione del Lago
Il Ciclo Eterno di Vita, Morte e Rinascita dell'Universo
Vita, Morte e Rinascita dell'Universo
L'esistenza e il perpetuo rinnovamento di tutto ciò che ci circonda, dai microscopici organismi viventi fino agli immensi universi che punteggiano il tessuto dello spazio, seguono un ritmo inesorabile di cicli di vita, morte e rinascita. Questo principio, profondamente radicato nella meccanica quantistica e nella cosmologia, offre una prospettiva affascinante e complessa sulla natura dell'esistenza e sull'ordine intrinseco che governa il multiverso. La consapevolezza dell'interconnessione tra tutti i sistemi, sia inorganici che organici, e l'infinito riciclo di energia all'interno di queste strutture, solleva questioni significative e stimolanti sull'essenza della vita e sulla nostra comprensione del tempo e dello spazio.
Cicli di Vita e Rinascita nell'Universo
L'universo è caratterizzato da una serie di cicli incessanti, dove ogni fine segna un nuovo inizio. La sequenza di morte e rigenerazione è osservabile non solo nella vastità cosmica, ma anche nella delicata struttura dell'atomo. Questi cicli riflettono la profonda interconnessione tra varie forme di materia ed energia e sottolineano la trascendentalità dei processi di aggregazione e dissoluzione che permettono all'universo di evolversi continuamente.
Il Multiverso e le Leggi Quantistiche
Il concetto di multiverso, sostenuto dalla meccanica quantistica, suggerisce l'esistenza di innumerevoli universi paralleli, ognuno con le proprie leggi e costanti fisiche. Questa teoria amplia il nostro campo di indagine e comprensione dello spazio-tempo, proponendo un modello in cui l'universo non è un'entità isolata, ma parte di una vasta rete di realtà coesistenti. Questa moltitudine di universi, soggetta a cicli di creazione e distruzione, enfatizza il dinamismo eterno e la natura ciclica dell'esistenza.
Energia, Aggregazione e Memoria Universale
L'energia, nella sua forma più pura, è il legame fondamentale che unisce tutti gli elementi dell'universo, permettendo loro di aggregarsi in strutture complesse sia inorganiche che organiche. Questa energia, imbrigliata nelle particelle fondamentali, conserva la memoria dell'universo, trascendendo i cicli di vita e morte. Le informazioni racchiuse in questa energia vengono trasmesse di generazione in generazione, contribuendo alla ricca tela della memoria universale.
I Buchi Neri: Portali di Rinascita
I buchi neri, con la loro immensa gravità che attira e comprime la materia, giocano un ruolo cruciale nei cicli di vita dell'universo. Questi enigmatici oggetti celesti, consumando e rielaborando la materia, possono in un certo senso essere visti come catalizzatori di rinascita. Attraverso il processo di fagocitazione, i buchi neri potrebbero in realtà preparare il palcoscenico per nuovi Big Bang, facilitando così la perpetua rigenerazione e il dinamismo dell'intero tessuto cosmico.
Il Ruolo Vitale delle Unità Carbonio
Gli esseri umani e tutte le forme di vita basate sul carbonio svolgono un ruolo indispensabile nel ciclo di accumulo e trasmissione dell'energia informazionale. Questa "Mission" di accumulo di informazioni, esperienze e dati, che saranno poi rilasciati nell'universo al momento della morte sotto forma di energia, rafforza la memoria collettiva dell'universo e contribuisce alla sua costante evoluzione e rinascita.
Conclusioni: Una Visione Integrata dell'Esistenza
L'esplorazione dei cicli di vita e morte, l'analisi del concetto di multiverso secondo le leggi quantistiche, la comprensione dell'energia come tessuto connettivo dell'esistenza, il ruolo dei buchi neri nel processo di rinascita cosmica, e il contributo vitale delle forme di vita basate sul carbonio all'accumulo della memoria universale, offrono spunti profondi sulla complessità e l'intrecciata bellezza dell'universo. La coscienza di questi cicli eterni e del nostro posto in questo inafferrabile e magnifico schema dell'esistenza può aprire nuoce dimensioni di conoscenza e di trascendenza spirituale.
"The Likes Of Us" è il diciassettesimo album in studio di questa longeva band del progressive rock britannico, capace di riportare il prog rock, dopo decenni, nella Top 40 della prestigiosa classifica inglese con l'album pubblicato nel 2021 "Common Ground".
The Likes Of Us è un album dalle innumerevoli sfaccettature, che attinge da diverse influenze musicali, creando un inaspettato nuovo e creativo paesaggio sonoro. La banda si ispira da sempre al progressive rock classico degli anni '70, con intricati arrangiamenti strumentali, cambi di tempo e strutture complesse che si accostano anche al folk ed alla musica tradizionale. Tutto ciò si riflette nei testi , nelle melodie e nell'uso della strumentazione utilizzata. L'uso di sezioni orchestrali ed arrangiamenti corali richiama il rock sinfonico che la band combina sapientemente con elementi moderni dando vita ad un suono che si regge in un perfetto equilibrio tra passato e presente.
L'album si apre con il brano "Light Left in The Day" che crea subito un'atmosfera eterea e suggestiva grazie alle belle melodie ed ai meravigliosi arrangiamenti strumentali.
"Oblivion", secondo brano dell'album, è una traccia dal ritmo incalzante, con chitarre e tastiere dinamiche che si rincorrono e intrecciano le loro incantevoli armonie. Il testo fa riflettere sulla fugacità della vita e sulle scelte che facciamo.
Il terzo brano "Beneth The Masts" con i suoi 17:26 minuti è un viaggio epico attraverso diversi e variegati paesaggi sonori, dagli archi alle chitarre, offre una varietà di emozioni e momenti intensi.
"Skates On" è un brano più ritmato, con un groove contagioso: Le sezioni strumentali sono vivaci e piene di energia che ci trasportano delicatamente verso il quinto brano "Miramare", una ballata delicata e malinconica, con un tocco di nostalgia. In questa traccia sembra quasi di riascoltare la splendida voce di David Longdon ,con i Big Big Train dal 2009, scomparso prematuramente all'età di 56 anni a causa di un brutto incidente stradale.
"Love Is The Light" è un inno alla speranza ed alla resilienza. Le armonie vocali e gli arrangiamenti orchestrali rendono questo brano davvero singolare ed esclusivo,impareggiabile e sognante.
Il settimo brano "Bookmarks" esplora la memoria e il passato dove le chitarre e le tastiere si fondono in modo magistrale tessendo un unico stupefacente tappeto sonoro.
"Last Eleven" è la traccia finale dell'album che ridisegna il percorso strumentale già tracciato come un ode alla perseveranza e alla bellezza della vita.
In sintesi, "The Likes Of Us" è un album fresco, coinvolgente, che attinge innanzitutto dall'esperienza maturata negli anni e da un passato mai passato. Disco imperdibile per tutti gli appassionati del genere e per tutti coloro che amano la buona musica.
Line-up:
Albert Bravin - Lead vocals, guitar, Keyboards
Nick D'Virgilio - Drums, percussion, 12-string acoustic guitar, vocals
L’album (rarissimo) è stato pubblicato in edizione limitata di 999 copie presso gli Abbey Road Studios . Dopo questa prima sortita , nel gruppo arriva un nuovo vocalist”Ade Peddie”che aveva partecipato al festivale prog di “Stoke on Trent insieme a “Grace, Pendragon e Galahad. Sei mesi più tardi “Mark Price”(tastiere), si unisce ai “Grace”.
I Framework con una ricostituita line-up , compongono i brani per un secondo album , rimasto però inedito.
Nel 2006, la band riformata con “Ade e Mark”attraversa insolite controversie legali che gli impediscono l’uso del nome “Framework”. Sembra che adesso il gruppo si esibisca con il nome di “High Spy” con il quale ha già scritto nuovo materiale eseguito magistralmente come spalla ai concerti dei “Final Conflict”.
Questo “Picture Glass Theatre” non può mancare in tutte quelle discografie prog che contemplano anche i capolavori dei gruppi minori.
Consigliato vivamente l’acquisto. Sempre che riusciate a trovarlo.