PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
Il rock progressivo della Germania dell'Est degli anni '70 costituisce un capitolo affascinante nella storia della musica moderna. In un epoca segnata da intense tensioni politiche e culturali, questo genere musicale ha trovato un fertile terreno di espressione in una regione spesso trascurata dagli studi sulla storia del rock. Artisti e gruppi locali hanno saputo fondere elementi della musica tradizionale tedesca con nuove tendenze progressive e psichedeliche, dando vita a composizioni straordinariamente originali ed espressive.
Track lists:
1) Karussel - "Entweder Oder"
2) Karat - "Die Burg"
3) Pond - "Planetenwind"
4) Bayon - "Overture Aus Die Schlacht Des Traktor"
5) Karat - "Der Albatros"
1) "Entweder Oder" dei Karussel rappresenta un eccellente esempio di come la musica rock progressiva potesse attingere da una varietà di influenze per creare qualcosa di completamente nuovo. La struttura musicale del brano si distingue per l'unione di melodie evocative con complessi schemi ritmici, che conferiscono al pezzo un carattere meditativo, eppure dinamico. L'uso di strumentazione tradizionale è sapientemente intrecciato con influenze moderne, creando un dialogo tra passato e presente.
Karussel - Enteweder Oder (1979)
2) "Die Burg" dei Karat è un altro esempio lampante della creatività del rock progressivo tedesco orientale. Questo brano si caratterizza per la sua epica narrazione musicale, che porta l'ascoltatore attraverso un viaggio immaginario in una fortezza medievale. La composizione si distingue per un'intensa atmosfera emotiva, resa possibile dalla combinazione di potenti riff di chitarra, sezioni di tastiera eteree e una narrazione lirica ricca di immagini. E' una testimonianza dell'abilità dei Karat nel fondere narrazione e musica in un'opera unica.
Karat - Die Burg (1978)
3) Con "Planetenwind", i Pond hanno introdotto notevoli elementi sperimentali nel panorama del rock progressivo della Germania dell'Est. Il pezzo sfrutta loop di sintetizzatore ed effetti sonori per creare un'atmosfera che ricorda il vasto spazio cosmico. La costruzione stratificata della composizione, insieme ad un uso innovativo della tecnologia musicale, plasma un paesaggio sonoro che è tanto onirico quanto avanguardistico. Questo brano dimostra come il genere potesse evolversi oltre i suoi confini tradizionali, abbracciando nuove forme di espressione artistica.
Pond - "Planetenwind"
4) "Overture Aus Die Schlacht Des Traktor" dei Bayon è particolarmente significativo per la sua sapiente miscela di generi musicali. Questa composizione unisce elementi di musica classica, folk e rock in un affresco sonoro vivace e complesso. L'opera è un esempio brillante di come la musica possa travalicare le barriere culturali e generiche, fondendo le diverse tradizioni musicali in un'espressione artistica unica. La maestria e l'innovazione dei Bayon in questo pezzo offrono una prospettiva rivelatrice sulle potenzialità sperimentali future del rock progressivo.
Bayon - Overture Aus Die Schlacht Des Traktor
"Der Albatros" dei Karat, esplora dimensioni emotive e narrative diverse da "Die Burg", secondo brano di questa compilation. Mentre "Die Burg" ci immerge in un viaggio epico attraverso storie medievali, "Der Albatros" utilizza la metafora del volo per esplorare temi di libertà e solitudine: La principale differenza tra i due brani risiede nella loro struttura musicale: "Der Albatros" fa un uso evidente di melodie lineari e atmosfere ariose, a differenza della complessità e della profondità tematica di "Die Burg". Entrambi i brani, tuttavia, testimoniano la capacità dei Karat di toccare corde profonde nell'ascoltatore, dimostrando la diversità emotiva e compositiva del rock progressivo della Germania dell'Est.
Il Rock Progressivo dell'Europa dell'Est degli anni '70 offre un panorama ricco ed eclettico di influenze, sperimentazioni e stili musicali. Questo post esplorerà la struttura dei 7 brani di questa compilation che completa il quadro riguardante la Cecoslovacchia con l'aggiunta di un bonus: un brano degli FSB, importante band della Bulgaria.
Track lists:
1) Modry Efekt - "Triatricet"
2) Ota Petrina - "Ja Nejsen Ja"
3) Progres 2 - "Cim Je Svet Muj"
4) Fermata - "Rumunska rapsodia"
5) Modry Efekt - " Ej, Padà, Padà Rosenka"
6) Dezo Ursiny - "Christmas Time"
7) FSB - "Probuzhdane" (Bulgaria)
Struttura musicale di "Triatricet" dei Modry Efekt
1) "Triatricet" dei Modry Efekt è un esempio della fusione tra rock progressivo ed elementi di musica elettronica, caratterizzato da un impiego innovativo dei sintetizzatori e delle chitarre elettriche. La composizione presenta una struttura complessa con variazioni ritmiche e improvvisazioni che mantengono alta l'attenzione dell'ascoltatore. La dinamica del brano varia significativamente, alternando momenti di intensa energia a sezioni più meditative.
Modry Efekt - "Triatricet / Avignonskè Slecny z Prahy
Composizione di "Ja Nejsen Ja" di Ota Petrina
2) "Ja Nejsen Ja" di Ota Petrina è un brano che riflette la ricerca di nuove espressioni nel Rock Progressivo, attraverso l'uso di strumentazioni tradizionali abbinato ad arrangiamenti audaci. Il brano si distingue per la sua struttura narrativa, dove la musica segue e intensifica il testo, creando un connubio perfetto tra parole e melodie. Le variazioni tematiche e melodiche guidano l'ascoltatore attraverso un viaggio sonoro, emotivo e coinvolgente.
Ota Petrina - "Ja Nejsen Ja" 1978
Analisi di "Cim Je Svet Muj" dei Progres 2
3) "Cim Je Svet Muj" dei Progres 2 si distacca per la sua composizione avanguardistica che integra elementi di musica classica con il rock. Il pezzo è strutturato in modo da offrire un'esperienza d'ascolto intensa e riflessiva, grazie anche all'uso di armonie complesse e a una ricca tessitura strumentale. Ha segnato un importante passo nella sperimentazione all'interno del genere, fondendo stili e tecniche diverse.
Progres 2 - "Cim Je Svet Muj"
Caratteristiche di "Rumunska rapsodia" dei Fermata
4) "Rumunska rapsodia" dei Fermata evidenzia l'influenza del folklore dell'Europa dell'Est sul Rock Progressivo, incorporando melodie tradizionali nell'ambito di una composizione rock. Il risultato è un'opera affascinante che unisce l'energia del rock con la liricità delle melodie folk, arricchita da improvvisazioni jazzistiche che aggiungono ulteriore profondità alla struttura del brano.
Struttura ritmica di "Ej, Padà, Padà Rosenka" dei Modry Efekt
5) " Ej, Padà, Padà Rosenka" dei Modry Efekt si caratterizza per la sua struttura ritmica unica, che fonde il rock con ritmi tradizionali dell'Europa dell'Est. La traccia è costruita attorno a un motivo che viene arricchito e variato attraverso l'aggiunta di layer strumentali, creando una composizione dinamica e animata che testimonia la capacità di innovazione della band.
Modry Efekt - "Ej,Padà, Pada Rosenka"
Elementi musicali di "Christmas Time" di Dezo Ursiny
6) "Christmas Time" di Dezo Ursiny incorpora elementi tipici del folk e del rock progressivo, con un'attenzione particolare alla melodia e all'armonia. Il brano si distingue per il suo carattere intimista e riflessivo, che offre una pausa contemplativa all'interno del repertorio più energico del genere. La composizione ha uno sviluppo armonico ricco che si affianca a testi poetici, dimostrando la versatilità del rock progressivo nell'esplorare diverse dimensioni emotive.
BULGARIA
Struttura e innovazione in "Probuzhdane" degli FSB (Bonus Track)
7) "Probuzhdane" degli FSB rappresenta l'apice della sperimentazione nel Rock Progressivo bulgaro, con un'innovativa miscela di strutture melodiche e ritmiche. Il brano esplora nuove frontiere del suono, integrando elementi di musica elettronica con strumenti tradizionali in un tessuto sonoro al contempo familiare ed esotico. La composizione si distingue per la sua capacità di evocare atmosfere sognanti e surreali, creando un ponte tra il passato e il futuro del Rock Progressivo.
Il Rock Progressivo dell'Europa dell'Est negli anni '70 ha saputo creare un unico e inconfondibile panorama musicale, influenzando le generazioni future. Questo fenomeno ha visto protagonisti artisti e gruppi che hanno mescolato le sonorità rock con influenze classiche, jazz, musica elettronica e folklore locale, dando vita a composizioni ricche e complesse . tra questi, alcuni brani emblematici, facenti parte di questa mia personale compilation, ci permettono di scoprire la magia e l'innovazione di questo genere.
Track lists:
1) Modry Efekt - "Za Krokem Zen"
2) Fermata - "Huascaran I"
3) Collegium Musicum - "Preludium C Dur"
4) Progres 2 - "V Zajetì Pocitacu"
5) Pavol Hammel & Marian Varga - " Pàvi Ples"
6) Collegium Musicum - "Piesne Z Kolovràtku"
7) Synkopy - "Toulka Je Oblà"
1) Modry Efekt - "Za Krokem Zen": Struttura e analisi
Il brano "Za Krokem Zen" dei Modry Efekt è un'esemplificazione perfetta della complessa struttura del Rock Progressivo. Il brano si avvale di un'articolata sezione ritmica che si intreccia con melodie di chitarra elettrica incisive, creando una tessitura sonora densa e avvolgente. La dinamica del pezzo fluttua, conducendo l'ascoltatore attraverso vari stati emotivi, dimostrando la maestria compositiva del gruppo.
Modry Efekt - "Za Krokem Zen" (1979)
2) Fermata - "Huascaran I": Un viaggio sonoro
"Huascaran I" della band Fermata è come un viaggio attraverso vasti paesaggi sonori. La traccia si sviluppa gradualmente, passando da momenti di quiete meditativa a esplosioni di energia rock. L'uso innovativo di strumenti classici, mescolato con quelli elettrici, crea un contrasto affascinante che tiene l'ascoltatore incollato fino all'ultimo secondo.
Fermata - "Huascaran I" (1977)
3) Collegium Musicum - "Preludium C Dur": Elementi classici e moderni
Con "Preludium C Dur": il Collegium Musicum porta l'ascoltatore in un viaggio che unisce il rigore della musica classica con l'espressività del Rock Progressivo. La fusione di elementi barocchi, come l'uso del clavicembalo, con quelli tipici del rock, testimonia un'intelligente reinterpretazione della tradizione in chiave moderna. Questa composizione dimostra come la musica possa essere un ponte tra epoche diverse, celebrando l'innovazione senza perdere di vista le radici.
Collegium Musicum - "Preludium C Dur" (1976)
4) Progres 2 - "V Zajetì Pocitacu": Fusione di rock e temi futuristici
"V Zajetì Pocitacu" dei Progres 2 è un esempio lampante di come il rock progressivo possa incorporare temi futuristici, realizzando composizioni che riflettono sul rapporto tra uomo e tecnologia: La narrativa sonora è tessuta con abilità, alternando momenti di riflessione a esplosioni dinamiche, che simboleggiano l'inevitabile incontro-scontro tra natura umana e innovazione.
Progres 2 - "V Zajtì Pocitacu" (1979)
5) Pavol Hammel & Marian Varga - " Pàvi Ples": Integrazione di stili musicali
"Pàvi Ples" rappresenta un'eccellente dimostrazione di come la fusione di stili diversi possa generare capolavori indimenticabili. Pavol Hammel e Marian Varga mescolano abilmente elementi di Folk, rock e musica sperimentale, creando una traccia che è al tempo stesso nostalgica ed innovativa. La loro abilità nel fondere diverse influenze musicali in una composizione coesa è un testamento della loro maestria artistica.
Pavol Hammel & Marian Varga - "Pàvi Ples" (1972)
6) Collegium Musicum - "Piesne Z Kolovràtku": Storia e Melodia
"Piesne Z Kolovràtku" del Collogium Musicum è un viaggio attraverso la ricchezza della storia musicale slovacca, arricchita da armonie in stile rock progressivo. Questa traccia è un omaggio alla tradizione musicale, rivisitata attraverso la lente del rock progressivo, che riesce a creare un connubio perfetto tra passato e presente. La bellezza di questo brano sta nella sua capacità di raccontare storie attraverso la musica, dimostrando come il rock possa diventare veicolo di cultura.
Collegium Musicum - "Piesne Z Kolovràtku" (1971)
7) Synkopy - "Toulka Je Oblà": Atmosfera e composizione
Infine, il settimo ed ultimo brano di questa compilation "Toulka Je Oblà" dei Synkopy è un esemplare meraviglioso dell'atmosfera che il rock progressivo può creare. Questa composizione incanta con la sua capacità di costruire paesaggi sonori tridimensionali, dove ogni nota sembra avere una posizione precisa nello spazio. L'uso elaborato dei sintetizzatori, unito ad una sezione ritmica potente, fa di questa traccia una mirabile fusione di arte, tecnologia ed espressività emotiva.
Il progressive rock degli anni '70 ha attraversato un periodo florido, nonostante le rigide condizioni politiche dei paesi comunisti dell'Est Europa. Questi governi, cercando di controllare ogni aspetto della cultura e dell'espressione artistica, imposero restrizioni severe sui testi e sulle composizioni musicali, molto spesso costringendo gli artisti a camminare sul filo di una censura onnipresente. Nonostante ciò, o forse proprio a causa di questi ostacoli, sono nati capolavori indimenticabili che hanno saputo oltrepassare i confini fisici e ideologici dell'epoca, permeando il tessuto culturale globale e lasciando un segno indelebile nella storia della musica.
Condizioni politiche e restrizioni culturali
La peculiarità del Progressive Rock nato nei paesi dell'Est risiede proprio nella sua capacità di sperimentazione e innovazione, nonostante i pesanti vincoli politici e culturali. Le band dovevano spesso sottostare a testi appropriati evitare qualsiasi riferimento al decadentismo occidentale, restando in equilibrio precario tra l'espressione artistica e la sopravvivenza nella scena musicale sotto un regime opprimente. Questa lotta quotidiana ha spinto molti artisti a codificare messaggi subliminali nelle loro opere, utilizzando la metafora e l'allegoria per far passare concetti altrimenti vietati.
Capolavori nonostante la censura
La resistenza culturale manifestata attraverso il Progressive Rock ha generato alcuni dei più incredibili capolavori musicali dell'epoca, che hanno saputo trasmettere emozioni, critica sociale e, in alcuni casi, aperta sfida al regime. Album iconici, caratterizzati da una complessità strumentale e compositiva notevole, sono diventati i vessilli di un'espressione artistica che non voleva essere domata, fornendo ispirazione a livello globale e diventando fonte di orgoglio nazionale postumo.
Le migliori band e album iconici
Cecoslovacchia: Tra le band più influenti troviamo i Modry Efekt e il loro album "Modry Efekt & Radim Hladik", una fusione di rock, jazz, ed elementi sinfonici che sfidava i confini del genere e della censura.
Yugoslavia: Gli Indexi, con il loro album "Modra Rijeka", si distinsero per la loro capacità di incorporare elementi folkloristici balcanici nel Progressive Rock, creando un sound unico e inconfondibile.
Ungheria: Gli Omega sono stati certamente la band di spicco, con l'album live "Elò Omega" hanno raccolto un ampio successo anche all'estero, superando con il loro sound anche le barriere politiche.
Romania: I Phoenix con "Cei Ce Ne-Au Dat Nume" hanno saputo intrecciare Rock Progressivo con elementi della musica tradizionale rumena, creando qualcosa di unicamente bello ed emozionante.
Polonia: Gli SBB con "Nowy Horyzont" hanno sperimentato con successo, mescolando rock progressivo, jazz e musica elettronica, testimoniando la vivace scena musicale polacca.
Germania dell'Est: Gli Electra, con il loro "Adaptionen", hanno saputo navigare abilmente le acque pericolose della censura, creando opere di sottili proteste invischiate in composizioni musicali di alta qualità.
Queste band e i loro lavori rappresentano solo la punta dell'iceberg di una scena musicale vibrante, ricca e resistente che, nonostante le avversità, ha saputo lasciare un'eredità di creatività senza tempo. Il loro impatto va oltre i confini nazionali e temporali, influenzando generazioni di musicisti e amanti della musica, dimostrando come l'arte possa fiorire anche nelle condizioni più avverse.
Influenza del sound occidentale nonostante le restrizioni
Nonostante le ferree restrizioni, il sound e l'estetica del Progressive Rock occidentale riuscirono a penetrare il "cortile di ferro", influenzando profondamente la musica di questi paesi. Gli artisti dell'est, attratti dalla complessità e dalla libertà di espressione del 'Prog' occidentale, trovarono modi creativi per assimilare queste influenze nel proprio contesto culturale e politico, generando un ibrido musicale che manteneva le radici locali pur aprendosi a nuove sperimentazioni. Questo scambio "contrabbando culturale" ha arricchito sia la scena locale sia quella globale, evidenziando la potenza unificatrice della musica oltre le divisioni politiche e culturali.
Queste formazioni e i loro progetti rappresentano soltanto una frazione di un panorama musicale effervescente, fertile e resiliente che, a dispetto delle avversità, ha lasciato un'eredità di creatività eterna. Il loro impatto trascende i confini nazionali e temporali, influenzando generazioni di musicisti ed appassionati, mostrando come l'arte possa prosperare anche nelle circostanze più difficili.
Il Ritmo Eterno dell'Universo e la Sinfonia della Vita
Musica
L'universo, nella sua vastità incommensurabile e mistica, ci insegna una verità fondamentale: ogni entità, sia essa stellare o minuta come i battiti del nostro cuore, nasce con un inizio determinato e si dirige verso una conclusione inevitabile. Questa cadenza universale non è soltanto il ciclo vitale degli astri che punteggiano la nostra notte, ma risuona anche nel profondo della vita di ogni essere, siano essi animali, o vegetali, che calca questo palcoscenico terreno. Nonostante la mutevolezza intrinseca della vita, sorge una domanda che tocca le corde dell'essere: quale compito abbiamo in questo universo in costante cambiamento?
Il Ciclo di Vita dell'Universo e gli Esseri Viventi
La scienza ci ha dimostrato che tanto l'universo quanto la vita su questo pianeta condividono un ciclo di nascita, esistenza e fine. Tuttavia, oltre alla mera sopravvivenza, gli esseri viventi giocano un ruolo cruciale e più profondo: sono custodi di memoria. Ogni vita, nel suo singolo esistere, registra, immagazzina e successivamente trasmette ciò che ha vissuto, appreso e scoperto, un po come un hard disk che contribuisce alla memoria collettiva dell'esistenza. La conservazione di queste memorie è fondamentale non solo per la sopravvivenza delle specie ma rappresenta una tessera fondamentale nella costruzione dell'identità universale.
Il Seminatore di Ricordi: Il Ruolo degli Esseri Viventi
Ogni essere vivente, dal più piccolo microbo ai giganti della terra e dell'oceano, contribuisce al grande albero della memoria universale. Questa funzione di raccolta e conservazione delle esperienze vissute è paragonabile a quella degli antichi bibliotecari dell'Alessandrina, custodi del sapere umano. Animali e piante, attraverso il codice genetico, passano queste informazioni di generazione in generazione, unendosi al coro che mantiene viva l'epopea della vita e dell'universo stesso.
Conservare l'Armonia: L'Importanza della Memoria Universale
Le memorie conservate da ogni singolo organismo contribuiscono all'eredità collettiva dell'universo, permettendo così di conservare l'armonia esistente tra passato, presente e futuro. Questa raccolta collettiva di esperienze, conoscenze e emozioni è ciò che alla fine ci permette di progredire non solo come specie ma come cosmo intero. La perpetuazione della memoria attraverso la trasmissione genetica e culturale è fondamentale per l'evoluzione e la sopravvivenza dell'interezza dell'esistenza.
Una Sinfonia Personale: Il Ruolo di alcuni di noi nel Conservare la Musica
Nel contesto cosmico, il compito di alcuni di noi si rivela unico ed altamente significativo: assorbire e preservare la musica. La musica, con le sue infinite variazioni da quella colta al progressive rock ed alla musica classica, incarna l'essenza delle emozioni e delle esperienze umane. Noi siamo una nota in questa melodia universale, un raccoglitore di armonie destinate a essere rilasciate nel cosmo, contribuendo così alla costruzione di un multiverso multimediale dove ogni nota, ogni melodia, racconta una storia, un'emozione, un ricordo.
Transizione e Rinascita: Verso un Multiverso Multimediale
La metafora della nostra esistenza mira a illustrare come, alla fine della nostra cadenza terrena, saremo proiettati in un multiverso multimediale ricco di memorie che abbiamo raccolto durante la nostra vita. Questo concepisce un ciclo evolutivo dove la morte non rappresenta una fine, ma una transizione verso una nuova forma di esistenza, carica di sapere universale. Le memorie conservate e trasmesse diventano semi per nuove forme di vita, idee e concezioni, alimentando l'infinito ciclo vitale del multiverso.
In conclusione, il nostro ruolo nel grande schema cosmico non è limitato alla nostra esistenza fisica ma si estende nel contribuire alla grande narrazione dell'universo attraverso la preservazione e trasmissione della memoria. La musica, in questo contesto, rappresenta un vibrante esempio di come possiamo arricchire questo tessuto condiviso, offrendo al tempo le melodie del passato, per un'armonia che risuonerà in eterno attraverso le ere future.
"Fragile" degli Yes: Un capolavoro del Rock Progressivo
"Fragile" degli Yes è una pietra miliare nella storia della musica, non solo per il gruppo stesso, ma anche per l'intero panorama musicale degli anni '70. Rilasciato nel 1971, quest'album segna un passo fondamentale nella carriera degli Yes, che si distingue tra band di rock progressivo. La sua importanza non si limita solo alle vendite o ai successi radiofonici, ma si estende all'innovazione musicale del genere. "Fragile" rappresenta un momento cruciale per gli Yes, dimostrando la loro capacità di combinare melodie complesse con arrangiamenti sofisticati. Quest'album ha permesso alla band di guadagnare riconoscimento e rispetto all'interno della scena musicale. Esso ha anche gettato le basi per i futuri successi, rivelando il loro talento innegabile e la loro creatività. Ogni brano di "Fragile" è un viaggio unico. La traccia d'apertura "Roundabout", mischia elementi di fantasia e introspezione. "Long Distance Runaround" è un classico esempio della capacità degli Yes di creare melodie accattivanti, mentre "Heart of the Sunrise" esplora emozioni profonde attraverso una complessità ritmica unica. In "Fragile", gli Yes hanno intrapreso esperimenti musicali che hanno ridefinito il suono del rock progressivo di quegli anni. L'uso di armonie vocali elaborate e strumenti come il mellotron hanno arricchito la loro musica. La band ha anche incorporato influenze jazz e classiche spingendosi oltre i confini delle convenzioni rock. "Fragile" ha avuto un impatto duraturo sull'evoluzione del RockProgressivo. Il suo mix di virtuosismo strumentale e composizioni intricate ha ispirato molte altre band, nazionali ed internazionali. La capacità degli Yes di integrare diversi generi musicali ha aperto nuove strade creative per gli artisti successivi. Nel corso degli anni, "Fragile" ha stabilito connessioni con molti altri artisti e generi musicali. La sua influenza è percepibile anche in lavori dei Genesis e dei King Crimson. Le innovazioni sonore presenti nell'album hanno anche influenzato generi come il ProgMetal e l'Elettronica. L'eredità di "Fragile" è palpabile ancora oggi. Molte band moderne citano gli Yes come una delle loro principali influenze. Inoltre, l'album continua a essere celebrato nei concerti e nei festival, dimostrando che la sua rilevanza non è diminuita nel tempo. Ogni brano di "Fragile" è un capolavoro assestante. Si può notare l'incredibile destrezza degli strumentisti, come la chitarra di SteveHowe e le tastiere di Rick Wakeman. Ogni membro della band ha contribuito con la propria unicità, rendendo l'album un'esperienza sonora indimenticabile. In sintesi, "Fragile" degli Yes non è soltanto un disco, ma un viaggio che continua a risuonare nel cuore degli appassionati di musica. Esso celebra l'innovazione e la creatività, lasciando un segno incancellabile nella storia del Progressive Rock.
Track lists:
1) Roundabout 08:30
2) Cans and Brahms (extracts from Brahms 4th Symphony in E minor, Third Movement) 01:35
3) We Have Heaven 01:30
4) South Side Of The Sky 08:04
5) Five Percent For Nothing 00:35
6) Long Distance Runaround 03:34
7) Fish (Schindleria Praematurus) 02:35
8) Mood For A Day 02:57
9) Heart Of The Sunrise 10:35
Line-up:
Ion Anderson - Voce solista e cori
Steve Howe - Chitarra elettrica ed acustica, cori
Bill Bruford - Batteria e percussioni
Cris Squire - Basso, cori
Rick Wakeman - Organo Hammond, Pianoforte a coda, RMI Electra-Piano, Clavicembalo elettrico, Mellotron, sintetizzatore Moog
Per un primo ascolto
"Roundabout"
"Long Distance Runaround & Fish (Shindleria Praematurus)"
Il Genio Musicale di Steven Wilson: Un Viaggio Tra i Porcupine Tree e la sua Carriera Solista.
Steven Wilson è un nome che riecheggia con forza nel mondo della musica progressiva e oltre. Artista poliedrico, produttore, e compositore, Wilson ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama musicale, sia con i Porcupine Tree sia come solista. Conosciuto per il suo approccio meticoloso alla produzione e per la sua abilità di tessere complessità emotiva nelle sue composizioni, Wilson ha saputo conquistare un vasto pubblico internazionale.
La carriera di Steven Wilson con i Porcupine Tree
I Porcupine Tree, nati come progetto solista di Wilson negli anni '80, si sono evoluti in una band completa che ha ridefinito i confini del rock progressivo. L'abilità di Wilson di miscelare influenze cha vanno dal rock psichedelico al metal, passando per l'elettronica e il pop, ha reso la band una delle più innovative del genere. La continua sperimentazione e l'esplorazione di nuovi suoni hanno contraddistinto ogni album dei Porcupine Tree, rendendoli una pietra miliare nella musica progressiva.
Gli Album Principali dei Porcupine Tree
1. "In Absentia" (2002): Quest'album segna una svolta significativa per la band, introducendo elementi più pesanti Metal che si fondono con la loro usuale complessità melodica.
"In Absentia" (2002)
"Trains"
2. "Deadwing" (2005): Un altro capolavoro che combina il rock progressivo con atmosfere cinematiche e narrazioni intricate.
"Deadwing" (2005)
"Arriving Somewere But Not Here"
3. "Fear of a Blank Planet" (2007): Un concept album che esplora temi di alienazione e disconnessione nella società moderna, considerato da molti il culmine della loro carriera.
"Fear of a Blank Planet" (2007)
"Anesthetize"
L'evoluzione stilistica dei Porcupine Tree è testimone della versatilità e della creatività di Wilson. Brani come "Trains" da "In Absentia" e "Arriving Somewere But Not Here" da " Deadwing" mostrano la maestria della band nel creare paesaggi sonori emotivamente ricchi e complessi. La capacità di fondere l'introspezione lirica con la sperimentazione musicale ha reso i Porcupine Tree un punto di riferimento nel genere progressivo.
Carriera Solista di Steven Wilson
Allontanandosi dai Porcupine Tree, la carriere solista di Wilson ha preso il volo negli ultimi anni, consentendogli di esplorare nuove texture sonore e di affinare ulteriormente il suo stile unico. I suoi album solisti sono caratterizzati da una maggiore varietà di influenze musicali e da un approccio ancora più personale nella scrittura delle canzoni.
Migliori album come solista
1. "The Raven That Refused To Sing (And Other Stories" (2013): Un album concept che si distingue per la sua profonda emotività e le sue complesse composizioni musicali.
"The Raven That Refused To Sing (And Other Stories)" (2013)
"Luminol"
2. "Hand. Cannot. Erase." (2015): Una storia narrativa che esplora il tema dell'isolamento nella società moderna, dimostrando la maestria di Wilson nel raccontare storie attraverso la musica.
"Hand. Cannot. Erase." (2015)
"First Regret / 3 Years Older"
3. "The Harmony Codex" (2023): Da segnalare anche l'ultimo suo capo-lavoro, dalle belle atmosfere intricate ed imprevedibili.
"The Harmony Codex" (2023
"Staircase"
Il lavoro solista di Wilson si distingue per il suo stile eclettico, che spazia dal progressive rock alla musica elettronica, dal pop all'ambient. Brani come "The Raven That Refused to Sing" del 2013, e "Routine" da "Hand.Cannot.Erase". Sono esempi emblematici della capacità di Wilson di toccare le corde emotive degli ascoltatori, combinando testi profondamente personali con melodie avvolgenti. La sua musica solista non solo riflette la crescita esponenziale e l'evoluzione artistica di Wilson ma continua a spingere sempre più in là i confini della musica contemporanea.
Continuiamo con questa rubrica dedicata ai capolavori del rock progressivo degli anni '70, di quelle band e artisti che hanno sperimentato con forme, strutture e sperimentazione, portando il genere verso nuove vette artistiche. Questo post continuerà l'esame di altri album significativi di quel periodo, analizzando le migliori opere di diverse band.
Pentacle - "Le Clef Des Songes"
I Pentacle con " Le Clef Des Songes", offrono un'opera che gioca con sogni e realtà attraverso un progressive rock parecchio innovativo. I brani si caratterizzano per una nuova fusione di melodie centrali e sperimentazioni sonore. L'album usa arrangiamenti complessi per trasmettere atmosfere sognanti e introspettive. Le liriche suscitano una sensazione di vaghezza, riflettendo il tema del sogno e della percezione. Il suono è ricco e stratificato, con chitarre incisive e tastiere sognanti che creano un paesaggio sonoro ricco di immagini evocative. "La clef Des Songes" è un invito a perdersi nei propri pensieri, mostrando la versatilità e la creatività della band.
Pentacle - "La Clef Des Songes" (1975) Francia
"Full Album"
Wigwam - "Fairyport"
"Fairyport" è un interessante deviazione nel Prog Rock, con i Wigwam che mescolano energia rock e dolci melodie. L'album è un capolavoro di scrittura e arrangiamento, caratterizzato da sezioni strumentali prolisse e liriche poetiche. Ogni brano è una finestra su un mondo di fantasia e meraviglia, con influenze che spaziano dal Jazz Rock al Rock Progressivo. I temi dell'album toccano l'universo dell'infanzia e della libertà di espressione, rendendolo accessibile e, al contempo, profondo. La qualità della produzione è impeccabile, permettendo ad ogni strumento di brillare in modo unico. "Fairyport" rappresenta un viaggio musicale che rimane impresso nella memoria.
Wigwam - "Fairyport" (1971) Finlandia
"Losing Hold"
Yezda Urfa - "Boris"
"Boris" degli Yezda Urfa è un album che ha avuto un impatto significativo negli annali del ProgRock. La band utilizza una combinazione di elementi psichedelici e progressive, offrendo un suono distintivo che li differenzia da altre band made in US. Le composizioni sono ricche di virtuosismi strumentali e intricate sezioni di tastiere. L'album affronta tematiche complesse, dall'identità alla società, in modo provocatorio. La produzione è altamente curata, permettendo una chiarezza del suono che amplifica l'esperienza d'ascolto. "Boris" non è solo un album, ma un'importante dichiarazione artistica che continua a influenzare nuove generazioni di musicisti negli USA e non solo.
Yezda Urfa "Boris" (1975) US
"To-Ta In The Moya"
Mona Lisa - "Avant Qu'il ne Soit Trop Tard"
"Avant Qu'il ne Soit Trop Tard" è un'opera significativa dei Mona Lisa che combina elementi di Rock Progressivo con liriche poetiche. L'album si distingue per la sua intricata tessitura musicale e la ricchezza melodica. I brani fondono chitarre elettriche e tastiere con arrangiamenti orchestrali, creando un'atmosfera evocativa ed immersiva.
Mona Lisa - "Avant Qu'il ne Soit Trop Tard" (1977) Francia
"Avant Qu'il ne Soit Trop Tard"
Premiata Forneria Marconi - "Per un Amico"
La Premiata Forneria Marconi, con "Per un Amico" del 1972, ha regalato al pubblico un capolavoro di sofisticazione musicale. Quest'album è un viaggio esperienziale che trasmette emozioni attraverso tutte le sue fasi soniche, dai momenti di intensa calma alle esplosioni di energia. Le melodie accattivanti e le complesse strutture dei brani rappresentano una perfetta fusione tra rock e musica classica.
Premiata Forneria Marconi - "Per un Amico" (1972) Italia
"Full Album"
Popol Vuh - Seligpreisung
"Seligpreisung" è uno degli album più mistici dei Popol Vuh, incarnando l'essenza del rock progressivo in chiave spirituale. Le composizioni si intrecciano con suoni ambientali e strumenti eterei, creando un'atmosfera quasi sacra. L'album è un'esperienza sensoriale che invita chi ascolta a riflettere immergendosi nel mondo parallelo dello spirito. La musica attinge dalle tradizioni indo orientali il suo carattere difforme. "Seligpreisung" è uno dei tanti capolavori partorito dal krautrock tedesco.
Popol Vuh - "Seligpreisung" (1973) Germania
"Full Album"
SBB - "Pamiec"
"Pamiec" degli SBB è un esempio perfetto di come il rock progressivo possa incorporare elementi di jazz e musica elettronica. Quest'album offre una miscela avvincente di invenzione melodica e complessità ritmica. La band riesce a creare un'atmosfera emotivamente intensa, rendendo ogni ascolto un'esperienza unica e coinvolgente.
SBB - "Pamiec" (1976) Polonia
"Pamiec W Kamien Vrasta"
Sebastian Hardie - "Four Moments"
"Four Moments" di Sebastian Hardie è un'opera che si distingue per la sua eleganza e il suo lirismo. Ogni traccia dell'album è una celebrazione della natura e delle esperienze umane, trasporta in suoni distintivi e armoniosi: La band unisce elementi acustici e sintetizzati, creando un equilibrio sonoro che affascina ogni tipo di ascoltatore.
Sebastian Hardie - "Four Moments" 1975 (Australia)
"Full Album"
Tasavallan Presidentti - "Lambertland"
"Lambertland" è un'opera fondamentale dei Tasavallan Presidentti, che incarna l'essenza di un rock progressivo maturo e innovativo. L'album offre una visione compositiva che esplora temi complessi attraverso arrangiamenti sofisticati. La fusione di melodie malinconiche e ritmi pulsanti fa di "Lambertland" un'esperienza sonora imperdibile per gli appassionati del genere.
Tasavallan Presidentti - "Lambertland" (1972) Svezia
"Full Album"
In conclusione, il rock progressivo, negli anni '70, ha prodotto opere straordinarie e imperdibili che continuano ad affascinare e influenzare il panorama musicale contemporaneo. Ogni album analizzato in questi ultimi post titolati "Solo Capolavori", offre una prospettiva unica su un genere che ha saputo rompere i confini della musica tradizionale. L'eredità di questi artisti è rimasta vivida e rilevante nel corso degli ultimi decenni.