venerdì 3 settembre 2010

Michael Hoenig - Depature From The Northern Wasteland (1978) Progressive Elettronico - Germania

Tracks listing:

1. Departure From The Northern Wasteland 2. Hanging Garden Transfer 3. Voices Of Where 4. Sun And Moon

Line-up

Michael Duwe - Synthesizer
Micky Duwe - Harmony vocals
Michael Hoenig - Synthetizer,Keyboards,Mixing,Producer,Composer
Dave Hutchins - Mixing
Konrad Plank - Mixing
Uschi - Voices
Lutz Ulbrich - Guitar
Ruby McFarland - Art Direction
Jutta Henglein - Photography


"Departure From The Northern Wasteland" è un capolavoro assoluto di progressive elettronico.
I quattro brani rasentano la perfezione nell' incedere ripetitivo del sequencer. La title track ,in particolare, è un appassionante viaggio di 20 minuti attraverso melodie e ritmi che creano nell'ascoltatore immagini sognanti. Questo di Hoenig è un album che tutti gli amanti del progressive elettronico e non, dovrebbero possedere o ascoltare almeno una volta.

mercoledì 1 settembre 2010

Seti - Discoveries (Cile) 2010 New prog

Secondo eccellente lavoro per questo gruppo Cileno. Raccomandato a tutti colori che amano il sound dei Marillion periodo Fish.

Tracks list:

1) A Draconian Tale
2) Ellipse
3) Underground
4) The Inner Outside
5) Uruqhart Castle
6) Falling Leaves
7) Contact

Il gruppo "Seti" è un progetto parallelo dei "Subterra" guidati dal tastierista-bassista Claudio Momberg.













venerdì 13 agosto 2010

Protos - One Day a New Horizon (New Prog)UK 1982(2006)

Tracks list:

1) The Fugitive 9:01
2) Thing of Beauty 4:06
3) The Maiden 5:55
4) Panamor 5:24
5) Hunting Extremely Large Animals 2:49
6) New Horizon 9:28
7) The Flea 3:00
8) Variations 5:50


Line-up
Rory Ridley-Duff - Tastiere
Steve Anscombe - Chitarre
Neil Goldsmith - Batteria

PROTOS were a college rock band formed in the late 1970s by keyboard player Rory Ridley-Duff and guitarist Stephen Anscombe. By the early 1980s, lain Carneige and Nigel Rippon had joined. Rory's and Steve's alb um "One Day a New Horizon" propelled the group to local fame in Chichester(England), but a big record deal eluded them. By 1984, with Rory studying music at London University and lain at the Royal Academy of Music, the four musicians started to focus on other musical projects. In 2006, Rory's first solo album triggered renewed interest in "One Day a New Horizon"and New Horizon Music Ltd was born to enable new musical collaborations.

Link esterno - http://www.newhorizonsmusic.co.uk/interviewroryeuro.htm

Protos Sito - http://www.protosmusic.net/

martedì 27 luglio 2010

Genco Puro & Co - Area Di Servizio (Italian Prog) 1972


Nonostante il nome, Genco Puro & Co, non è un gruppo, ma un artista di origine siciliana, il cui vero nome è Riccardo Pirolli,con il quale(accorciando il cognome in Rolli) incise tre singoli. In seguito partecipò,suonando la chitarra ,al primo album di Franco battiato, “Fetus”. A sua volta venne poi aiutato da Battiato nella realizzazione del suo album “ Area di servizio”,e fra gli altri, anche da Red Canzian (“Capsicum Red” e “Pooh”)
L'album è prevalentemente un disco di canzoni(alcune con ottime intuizioni progressive), basato su tastiere e chitarra, con Battiato alla voce in” Giorno D’Estate” e “Nebbia”, inoltre sette dei 12 brani, sembra siano stati composti dallo stesso Battiato con il nome di “Ed De Joy”.
L’Album è molto raro, uno dei pochi della "Bla Bla" ad avere una copertina singola piuttosto povera, Area di servizio non è mai stato ristampato in vinile. La prima ristampa in CD ,della Artis, contiene anche entrambi i brani del primo singolo.. Esiste una nuova ristampa della BTF/Vinyl Magic del 2007 con copertina apribile mini-LP, anch'essa contiene i due brani del primo 45 giri ( “La Famiglia” e “Beato Te”)
Tracks list:
1) Frontiere
2) Campane A Rotterdam
3) A San Francisco
4) Come Un Fiume
5) Giorno D'estate
6) Nebbia
7) Biscotti e Thè
8) Pioggia
9) Alice
10) Accendo La Mia Radio
11) La Mia Città
12) Burattini

lunedì 26 luglio 2010

Hero - Hero 1974 Italian Symphonic Prog

Gli "Hero" sono una band italiana trasferitasi in Germania , a Monaco, nei primi anni '70 , per suonare in un locale della città tedesca ( sembra che l'ingaggio sia stato procurato dal papà di "Robert Deller"tastierista del gruppo), il gruppo faceva parte della scena d'avanguardia tedesca, comprendente:Amon Dull II,Frumpy,Can,Kraftwerk,Ash Ra Tempel etc...., la loro musica tuttavia aveva,nel suo incedere Heavy prog, influssi più anglosassoni, vedi Gong,Van Der Graf Generator e King Crimson. Il disco contiene infatti eccellenti arrangiamenti classici ed acustici in perfetto stile Hard Prog , i testi sono in inglese , cantati con vera maestria da Deller.

Il disco è stato ristampato in CD per la AMS/BFT nel 2006 ,con un brano in più che è una copia alternativa di un brano già presente nell'LP originale.
Tracks list:
1) Merry Go Round
2) Crumbs Of A Day
3) Sunday Best
4) Seminar
5) Childrens Game
6) Knock
7) Clapping And Smili
8) Dew-Drops
9) Buzzard
Line-up:

Robert Deller - Tastiere,Voce
Massimo Pravato - Chitarra,Basso
Umberto Maschio - Batteria

lunedì 19 luglio 2010

Rosario Vinciguerra - Messico ( Pop-Rock 2010) Italia

Forse un giorno dovremmo creare una nuova rubrica intitolata: " I Talenti Nascosti".Proprio così,perchè io conosco da anni Rosario Vinciguerra, conoscevo la sua passione per la musica, conoscevo anche i suoi trascorsi musicali in una band locale (fine anni '70), ma il suo talento nascosto, certamente no. Quanta sobria melodia vi è in questo brano da lui stesso composto.Io credo che sia veramente il caso di ascoltare anche le sue prossime composizioni, ed allora aiutiamolo a partecipare ,votandolo,(cliccando sul link sottostante) ad una serata "live" con "Ligabue".

www.ligachannel.com/contest

(Per votare andare sul sito www.ligachannel.com/contest cliccare su guarda e vota i video,cliccare la data palermo-velodromo,selezionare l'artista cantautore rosario vinciguerra e cliccare su vota.Se la scritta guarda e vota dovesse essere oscurata cliccare su accedi con facebook e scrivere il proprio indirizzo e la password di facebook per accedere.)

Grazie a tutti voi per la collaborazione. YES

Maybe one day we should create a new column entitled "The Hidden Talents." Yes, I know because for years Rosario Vinciguerra, knew his passion for music, he also knows his past music in a local band (late 70s ), but his hidden talent, certainly not. How simple melody there is in this track by himself composto.Io think it is really the case, even listen to his next compositions, and then Help them to participate by voting, (link below) in an evening live with " Ligabue".

www.ligachannel.com/contest

To vote go to the site www.ligachannel.com/contest click on watch videos and vote, click on the Palermo-velodrome, select the artist and hit songwriter Rosario Vinciguerra vota.Se the writing looks and votes should be obscured click Sign in with Facebook and write your address and password to access facebook.

Thank you all for your cooperation. YES

domenica 4 luglio 2010

La Grande Famiglia - Una Città Possibile 1972 (Italian Prog)


Anche se un pò leggerino, possiamo senz'altro segnalare ai tanti collezionisti, sempre alla ricerca di chicche introvabili e rare,questo lavoro della"Grande Famiglia".
Il gruppo era formato da due chitarristi romani(Primo Pace e Giorgio Baiardelli), alla produzione di questo unico lavoro per la RCA ,hanno collaborato : Roberto Righini e Antonino Lucarelli (ex Girasoli),Amedeo Minghi,Franco Migliaccio,Marco Luberti e Niko Papathanassiou,fratello del grande Vangelis.




mercoledì 30 giugno 2010

Muse - Milano (08 - Giugno - 2010)


Muse. Lo sbarco degli alieni a San Siro
8 Giugno 2010. Il più famoso trio inglese del mondo atterra a Milano e sciocca i 70 mila del Meazza.

Lo sbarco degli alieni avviene l’ 8 Giugno a Milano poco dopo le nove e un quarto.
Il boato dei 70 mila di San Siro è di fatti significativo e soppesato al valore dei 3 artisti venuti dal piccolo paesino inglese di Teignmouth nel Devon, più precisamente nel sud dell’Inghilterra.
I Muse atterrano a Milano, Matthew Bellamy (cantante, chitarrista,pianista e Leader indiscusso) Dominic James Howard (batterista) e Christopher Wolstenholme (bassista) portano con loro una già decennale esperienza di successi planetari figli di un nuovo modo di intendere e fare Rock, con innesti improvvisi di suoni orientali (United States of Eurasia), elettronici (Histeria), classici (Exogenesis) conditi da un ritmo che è ormai un marchio di fabbrica e dalla voce di Bellamy, unica nel genere addirittura sottovalutata agli inizi perché sin troppo originale.
Il Post -Rock dei Muse è ancora alla ricerca di una vera e propria denominazione, Franco Mussida chitarrista storico della Pfm ha clonato per loro il termine Popular Fusion, Brian May dei Quenn si è detto estremamente sorpreso dalla facilità di creare nuovi suoni Pop Rock senza rivangare il passato,perché vero è che i Muse hanno influenze Classiche, Jazz e Soul e la loro base è indubbiamente la scuola inglese (Radiohead per intenderci), ma altrettanto vera è la loro capacità di sintetizzare il tutto creando un prodotto nuovo, d’avanguardia, allo stesso tempo potente ed orecchiabile, malinconico e profondo.
I testi poi, non sono mai scontati, Matt passa con facilità dalla psicanalisi in Stockholm Syndrome, alla fantascienza ( e qui potremmo citare interi album), dalla passione per l’astronomia (Super Massive Black Hole) e la descrizione di nuovi mondi ed altre forme di vita, ai personaggi storici più importanti (Churchill e le sue lettere alla moglie nel singolo The Resistance) passando per la biologia scientista (Unnatural Selection).
Su queste basi i Muse stanno costruendo una carriera stellare, certamente a livello d’illustri predecessori, al momento sono considerati la Rock Band migliore al mondo e per accertare che quest’affermazione abbia i crismi della verità basta dare un occhiata alla bacheca dei premi, o semplicemente fermarsi ai 12 milioni di dischi venduti nel mondo.
I loro Live sono sempre e solo Sold Out, volendo prescindere dalle valutazioni tecniche di cui sopra, basta andare a vedere un loro concerto e sentirli per accorgersi innanzitutto che lo spettacolo è di rara perfezione musicale.
Importante è ricordare la loro passione per le esibizioni live, Matt di fatti si sente perfettamente a suo agio fra gli urli delle ragazzine, vero divo, forse anche troppo, parla col suo pubblico solo tramite i suoi suoni e la sua voce, e raramente si lascia andare al contatto con i Fans.
La passione per i Live i Muse l’hanno dimostrata anche recentemente a Rai 2, quando, invitati da Simona Ventura nella trasmissione della domenica pomeriggio “ Quelli che…” per presentare il loro ultimo singolo, hanno preso pubblicamente in giro la conduttrice che, come tradizione italiana insegna, voleva il playback per loro ed in tutta risposta si è trovata con Dominic a far finta di cantare e Matt batterista, in diretta TV. Tra lo stupore di chi li conosceva già e la tranquillità della “Simona nazionale” che appena ha saputo ha rischiato lo svenimento.
“ Non ci piace il Playback, è una brutta tradizione di voi italiani” se l’è cavata con un sorrisetto beffardo Matt subito dopo aver svelato lo scherzo.
A Milano i Muse hanno fatto quindi il loro mestiere, sbalordendo il pubblico, letteralmente in visibilio durante alcuni passaggi dei loro pezzi più suonati e conosciuti.
Il concerto di Milano si può catalogare come la continuità della straordinarietà del trio inglese, uno stadio stracolmo di appassionati d’ogni età,un immenso palco astronave trasportato in 4 giorni in 18 camion, una trapezista che esce fuori da un UFO mentre le note di “The Resistance” raggiungono i più alti picchi d’intensità sonora, un pezzo di palco che si trasforma in astronave e trasporta i 3 a decine di metri d’altezza mentre una San Siro scioccata non può far altro che applaudire a bocca aperta e ripetutamente.
Uno spettacolo nello spettacolo, Matt semplicemente divino, arrangiamenti fantastici,Dominic e Christopher che non sbagliano un colpo e più volte partono in assoli basso – batteria d’alta scuola .
110 minuti di suoni ora potenti che fanno pogare e saltare i 70 mila di Milano, ora dolci e profondi che appassionano, ora psichedelici ed elettronici che stuzzicano il fruitore e lo trasportano in viaggi spazio\tempo, laddove la band vuole che arrivi e porti la musica, da dove vengono e partono loro.
Un successo annunciato ma comunque eccezionale per un gruppo in piena maturità e che paradossalmente ha l’unico limite di potersi difficilmente migliorare.
Perché gli alieni sono già troppo avanti…

D. A.

domenica 13 giugno 2010

Piazza Delle Erbe - Saltaranocchio 1977 (Italian Folk Prog)


I "Piazza delle Erbe"hanno pubblicato un solo album,questo "Saltaranocchio" nel 1977. Si sono formati a Cremona nel 1973 ed hanno inciso questo concept-album come colonna sonora per uno spettacolo teatrale. Il tema viene ispirato da una novella di Edgar Allan Poe. Musicalmente il disco presenta sapienti miscele di prog-folk e melodie medievali. Da menzionare la partecipazione nel gruppo del violinista/tastierista "Lucio Fabbri" "che ha poi avuto una lunga carriera come compositore e direttore d'orchestra oltre ad essere stato anche un componente della "Premiata Forneria Marconi".
Line-up:
Giorgio Bettinelli(voce)
Lisi Gallini(voce)
Andrea Bellani(chitarra,voce)
Roberto De Giuseppe(voce)
Michele Diliberto(flauto,sax,voce)
Flavio Arpini(tastiere,violoncello,voce)
Bruno Mori(basso,mandolino,voce)
Stefano Erfini(percussioni,chitarra)
Lucio Fabbri(violino,tastiere,voci)
Mario Petrò(batteria,percussioni)