PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
Ellesmere,
creatura symphonic-prog fondata e guidata dal polistrumentista italiano Roberto
Vitelli, autore di tutte le musiche e dei testi, torna a sorpresa sulle scene a
un solo anno di distanza dal secondo album "Ellesmere II / From sea and
beyond" con un lavoro che impressiona quanto a freschezza, energia,
impatto e cura minuziosa dei suoni e degli arrangiamenti.
"Wyrd"
si lascia ammirare innanzitutto a partire dall'artwork di copertina, ad opera
di Rodney Matthews, iconico illustratore di caratura pari a quella del
leggendario Roger Dean. Musicalmente si prosegue sui medesimi territori del
disco precedente, perciò i nomi di riferimento restano i classici Yes, King
Crimson, Kansas, con l'aggiunta di una buona dose di jazz-rock, presente in
ogni canzone; ma non mancano riferimenti al progressive rock contemporaneo e ad
artisti quali Transatlantic, Flower Kings e Spock's Beard. "Wyrd" è
quindi Un terzo capitolo epico e trascinante ancor più del precedente, quasi
completamente strumentale e coinvolgente dal primo all'ultimo minuto.
Come da
tradizione, inoltre, anche "Wyrd" vanta un lungo elenco di ospiti
illustri: Mattias Olsson (Änglagård, White Willow / batteria), Tomas Bodin (The
Flower Kings / tastiere), David Cross (King Crimson / violino), John Hackett
(fratello del celebre Steve Hackett e costante presenza nei suoi dischi solisti
/ flauto), David Jackson (Van der Graaf Generator, Osanna / sassofono), Tony
Pagliuca (Le Orme / tastiere), Luciano Regoli (Raccomandata Ricevuta Ritorno /
voce), Fabio Liberatori (Loy & Altomare, Lucio Dalla, Ron / tastiere),
Fabio Bonuglia (tastiere) e Giorgio Pizzala (voce).
In un
percorso di evoluzione musicale e stilistica che ha avuto come punto di
partenza il prog acustico e pastorale di "Les Châteaux De La Loire"
(2015), ci auguriamo che "Wyrd" non sia punto di arrivo, ma di
passaggio verso nuovi inesplorati lidi!
Tracklist:
1 - Sfida (7:26)
2 - The Eery Manor (6:24)
3 - Endeavour (8:24)
4 - Ajar (8:05)
5 - Endeless (13:14)
Line-up
Roberto Vitelli - Basso, Chitarre
Fabio Bonuglia - Tastiere
Mattia Olsson - Batteria
Album imperdibile per tuti gli appassionati del genere e non.
I Logos sono un gruppo di progressive rock attivi dal 1996 con all'attivo 4 album, ricevendo ottimi riscontri da pubblico e critica internazionale, specie, per il terzo lavoro " L'Enigma della Vita " (Andromeda Relix 2014).
Questa nuova opera, nasce dall'incontro del gruppo con Marika Fasoli nel 2016 in una delle sue mostre, dove l'artista presentava i suoi lavori della fortunata serie dedicata agli origami.
In quell'occasione, l'artista racconta la commovente storia di Sadako e i componenti della band ne rimasero affascinati e coinvolgendo il giovane paroliere Marco Zuffo e la stessa Marika Fasoli, decidono di scrivere una canzone su Sadako.
Durante la fase di produzione dell'album, la band ha voluto enfatizzare il messaggio, anche, attraverso l'arte visiva. Il gruppo non stava semplicemente cercando di produrre un video clip per promuovere l'album, ma un opera d'arte completa su più livelli per attirare l'attenzione sul fatto che la guerra fa ormai parte della nostra vita quotidiana e che tutti noi sembriamo, per lo più, rassegnati o semplicemente indifferenti.
Elia Cristofoli, regista e videomaker professionista, è stato così coinvolto nel progetto, ed ha contribuito con molte novità e idee entusiasmanti.
Nell'estate 2020 l'etichetta Andromeda Relix pubblica l'album, con il supporto e l'ispirazione di Marco Zuffo.
La cover-art è di Marika Fasoli e il "video arts" di Elia Cristofoli.
"Sadako e le mille gru di carta" è tutto questo: voci, parole, musica, carta piegata e spiegata, immagine fissa e in movimento.
Una scintilla creativa di diverse forme artistiche fuse in un unico corpo:
Il corpo di Sadako.
HIROSHIMA (6 Agosto 1945 ore 08:14 e 45 Sec.)
Sadako era una bambina che abitava ad
Hiroshima. Aveva due anni quando il 6 agosto 1945 venne sganciata la bomba.
Quel giorno lei era al parco col fratello, di pochi anni più grande, a pochi
chilometri dal luogo della detonazione. L’onda d’urto la scaraventò lontana.
Sadako e il fratello riuscirono a sopravvivere sia all’esplosione che
all’avvelenamento da radiazione. Le radiazioni provocarono malattie e morti
successive al bombardamento per circa il 20% di coloro che erano scampati
all’esplosione; alla fine del 1945 le persone uccise ad Hiroshima e Nagasaki
sono stimate in circa 200.000.
Crescendo Sadako divenne forte ed atletica. All’età di undici
anni, dopo una gara sportiva, si sentì male. Le fu diagnosticata una grave
forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni sprigionate dalla famigerata
bomba. Un
conto non dovuto ed ereditato da quel giorno lontano.
Mentre era ricoverata le venne raccontata un’antica leggenda secondo la quale chi fosse riuscito a creare mille gru di carta
con la tecnica degli origami avrebbe visto un proprio desiderio esaudirsi.
Durante i mesi passati in ospedale Sadako realizzò 644 gru, con qualsiasi tipo
di carta. Poi morì. Le gru mancanti furono completate dai suoi amici.
A Sadako sono dedicate due statue, una ad Hiroshima (Giappone)
e una a Seattle (USA): ogni anno centinaia di persone piegano migliaia di gru
di carta per lei.
Track list:
1 - Origami in Sol - (02:16)
2 - Paesaggi di Insonnia (11:27)
3 - Un Lieto Inquietarsi (10:48)
4 - Il Sarto (06:00)
5 - Zaini di Elio (12:38)
6 - Sadako e le Mille Gru di Carta (21:20)
Line-up:
Luca Zerman - Voce, Hammond, Synth
Claudio Antolini - Pianoforte, Synth
Fabio Gaspari - Voce, basso, chitarra, Mandolino
Alessandro Perbellini - Batteria
Partecipazioni:
Elisa Montalto Voce in "Il Sarto"
Massimo Maoli - Chitarra in "Sadako e le mille gru di carta"
Simone Chiampan - Batteria in "Il Sarto"
Federico Zoccatelli - Sassofono in "Paesaggi d'Insonnia"
I Prometheo, band progressive rock,nascono nel 2008, ispirati dalla mitologia greca e dai concept album degli anni '70 e '80 con le loro sonorità "vintage".
Dopo essersi dedicati alle cover iconiche del prog italiano ed internazionale, interpretando brani di PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Area, King Crimson, Jethro Tull, Yes in una lunga serie di concerti, la band decide di dedicarsi alla composizione, e partendo dal "Prometeo incatenato" di Eschilo nasce il progetto "D'un fuoco rapito, d'un giovane uomo, di un amore insensato". spettacolo musicale e teatrale che ripercorre le vicissitudini di Prometeo dal furto della fiamma fino alle catene e alla rupe.
Il progetto viene presto presentato dal vivo in locali, teatri e presso associazioni culturali, in particolare ricordiamo le esibizioni presso il teatro Bravò, il dipartimento di Fisica Merlin dell'Università di Bari, l'Auditorium D.Marin, la Notte Europea dei Ricercatori pressi il Fortino S. Antonio, in una sessione acustica presso il Laboratorio Urbano "Manufacta" a Martina Franca, in apertura alla "Progressive Night" assieme ai Barock Project presso il Pellicano Pub a Bari.
Dopo diversi line up e la pubblicazione dell'Ep autoprodotto "D'un Fuoco Rapito", la band non tralascia la musica dal vivo e la partecipazione ai contest )i più recenti: Barezzi Road Contest con una reinterpretazione dell'aria "Questa o quella per me pari sono" di Giuseppe Verdi e il Premio Massara a Lucca in cui la band accede alla finale).
Il 15 ottobre 2019 pubblicano il loro primo album "D'un fuoco rapito,d'un giovane uomo, d'un amore insensato", realizzato grazie al supporto di Puglia Sounds e Teatro Pubblico Pugliese. Negli ultimi mesi del 2019 iniziano la tourneè promozionale dell'album che li vede impegnati in locali e teatri.
Il disco, accompagnato dal videoclip del singolo "Il ratto del fuoco", inizia un fortunato giro del Mondo, con streaming in oltre venti paesi, interviste in radio e giornali e con recensioni lusinghiere da Francia, Germania, Stati Uniti e Canada.
CAMELOT CLUB PROG - NEWSLETTER LUGLIO 2020
Dopo l'uscita del primo singolo realizzato con il supporto di Puglia Sound e Teatro Pubblico Pugliese, questi ragazzi pugliesi dediti al rock progressivo, si presentano nel panorama musicale con un esordio che li pone tra le band più promettenti del panorama rock italiano. D'un fuoco rapito,d'un giovane uomo,d'un amore insensato, è stato pubblicato per la Falena Records, oggi distribuito in esclusiva da Maracash Records, ed il fatto che il nome della band è stato preso dalla mitologia greca fa già presagire le concettualità che animano questo esordio, fatto di un bel progressive con alcuni passaggi contaminati da jazz e funky. La loro è una dimostrazione di raggiunta maturità con idee compositive anche molto personali, ma che si rifanno ai grandi gruppi progressive che negli anni settanta hanno coniato il made in Italy; da questi, infatti, i "Prometheo" hanno carpito l'idea di fondo progressive per coniare il proprio sound che già nel brano di apertura si presenta in tutta la sua completezza. Infatti, Prothos è un vero e proprio biglietto da visita per i Prometheo, un pezzo che già ricorda quel rock italico di cui parlavamo prima, dove gli stili, fondendosi, danno vita ad un rock basilare e che contraddistinguono la band pugliese. Basta a ciò ricordare i tocchi di hammond di Andrea Siano che richiamano fortemente quei fraseggi fondamentali che, anni fa abbiamo riscontrato ad esempio in " è festa della P.F.M." Sembra proprio che i Prometheo abbiano, quali principali ispiratori, proprio la Premiata che non è più quella degli esordi ed anni a seguire, fino a Jet Lag, forse. Con il Ratto Del Fuoco si torna indietro agli albori del teatro rock dei quali gli interpreti principali, almeno qui in Italia furono gli "Osanna (Palepoli)". Infatti, proprio tutti quei riferimenti musicali sono contenuti in questo pezzo capace di passare da ritmiche sostenute e cambi di tempo, che proprio della band partenopea hanno molto. E la napoletanità rock dei suoni in questo pezzo contiene, a conclusione, una bella chitarra solista, quella di Alessandro Memmi. Fuga è il pezzo giusto ad interrompere l'ondata di rock, un brano della sola durata di 1:38, quasi fosse quel passaggio al clavicembalo del Banco contenuto in "Banco del Mutuo Soccorso". E così dopo la quiete ritorna la tempesta musicale di Canto I che è davvero dirompente con il suo rock, quello che non ci si stanca mai di ascoltare, perchè frutto di una compattezza della band e di un comune modo di intendere la musica. I Prometheo sanno quel che vogliono, ed oltre a mantenere alto lo scettro del progressive rock, sono, secondo il nostro modesto parere una delle migliori band del panorama musicale pugliese. e non solo quello E così i Prometheo pubblicano questo disco che dimostra come la creatività pugliese sia diventata un marchio. Un disco da avere a tutti i costi.
Cari amici, voglio dedicare questo post ad un compagno di vita, fedele e disinteressato, che ha condiviso con noi tutti i 17 anni della sua vita. Con grande dolore lo abbiamo perso, oggi, a causa di una terribile malattia. Lo voglio ricordare, quì , per sempre. Ciao Jerrino, non ti dimenticheremo mai.
Torna disponibile in copie limitate il Boxet numerato ( ogni LP con busta personalizzata ) + 3 acquarelli + booklet.
Dopo 5.000 concerti e forte di una grande esperienza in tutto il mondo, PFM sente il bisogno e il desiderio di tornare dalla grande madre e riabbracciare la musica Classica, dove la band e l'orchestra suonano nel rispetto delle reciproche diversità. L'esecuzione dei brani del nuovo disco si avvale di una riduzione della partitura originale, con inserimenti di musica creta ad hoc dalla PFM, per una lettura trasversale e sperimentale del brano scritto dai grandi compositori e innervata da arrangiamenti inediti proposti dalla band. L'incontro spazia sul piano sonoro e stilistico con l'empatia tra classico ed elettrico, in una sintesi musicale libera da condizionamenti. Gli arrangiamenti non seguono uno schema fisso. La PFM si è affidata al poter immaginifico della scrittura originale del brano, integrandola con la propria visione contemporanea. La scelta di brani di autori così diversi tra loro (Mozart, Verdi, Saint Saens, Prokofiev, Rossini, Dvroak, ecc.) ha permesso alla band di lavorare su una ampia gamma di possibilità espressive, di usare più linguaggi popolari con spazi dominati dall'orchestra e dalle fughe strumentali della PFM, ma con molti momenti di insieme. La svolta per il progetto avvenne vicino a Roncole di Busseto, con l'esecuzione dell'Ouverture del Nabucco di Verdi con un quartetto d'archi. Quella rilettura, ricca di sfumature blues, accese l'entusiasmo del pubblico Verdiano, tanto che, finita l'esecuzione, volle riascoltarla immediatamente una seconda volta. Il progetto PFM e Orchestra, uniti in un intreccio sonoro senza barriere, è un esperimento che favorisce l'incontro tra generazioni e permette di godere dell'abbraccio tra due mondi distinti ma non distanti. Un progetto unico che riafferma come tutta la musica sia gioia assoluta. Basta essere pronti ad ascoltarla da punti di vista diversi, senza pregiudizi.
Tracklist:
01- Il Flauto Magico - Ouverture (Mozart)
02 - Danza Macabra (Saint Saens)
03 - Danza Slava N. 1 (Dvorak)
04 - Sinfonia N. 5 - Adagietto (Mahler)
05 - Romeo e Giulietta - Danza dei Cavalieri (Prokofiev)
06 - La Grande Pasqua Russa (Rimskij-Korsakov)
07 - Nabucco - Ouverture (Verdi)
08 - La Luna Nuova
09 - Promenade the Puzzle
10 - Dove... Quando
11 - Maestro della Voce
12 - Impressioni di Settembre
13 - Suite Italiana (Mendelssohn)
14 - Guglielmo Tell - Ouverture (Rossini) Live
Line-up
Franco Mussida: Acoustic, electric & 12-String guitars, vocals, orchestration
Patrick Djivas: Bass
Franz Di Cioccio: Drums, percussion, vocals
Lucio Fabbri: Keyboards, violin
Alessandro Scaglione: Keyboards
Roberto Gualdi: Drums, Percussion
Symphonic Orchestra
Bruno Santori: Orchestrations & Conducting
Oliviero Lacagnina: Orchestrations
Il "concerto ritrovato" è un gioiello raro in uno scrigno che documenta una fase di svolta della musica italiana. Il concerto del 3 gennaio 1979 al padiglione C della fiera di Genova esce in formato audio per Sony/Legacy doppio formato, CD con libretto e doppio LP (180 gr).
La sua storia è, appunto, quella di un tesoro pensato e perduto, ritrovato, ripulito e restaurato e poi condiviso con il pubblico. Il tour congiunto tra la PFM e De Andrè si svolse tra la fine del 1978 e ol'inizio del 1979. Il sodalizio nacque in Sardegna, dopo un concerto della PFM aNuoro. Il tour congiunto parte a fine dicembre 1978 da Forlì e va avanti per tutto gennaio. Da quel tour vengono tratti due album dal vivo, conosciuti come " Arrangiamenti PFM": il primo esce nel 1979, il secondo nell'80, entrambi gli album dal vivo, i primi della carriera de De Andrè, sono stati tratti dai concerti di Bologna e Firenze tra il 13 e il 16 gennaio.
Insomma, il concerto di Genova, la sua città è totalmente inedito. Il filmato ritrovato era custodito per oltre 40 anni dal regista Piero Frattari, che partecipò alla realizzazione delle riprese e che salvò le cassette originali dalla distruzione, archiviandole. Ma la cosa più interessante è il lavoro di restaurazione dell'audio, che si può apprezzare appieno nella versione che esce ora, e curato da Lorenzo Cazzaniga e Paolo Piccardo.
Tracklist:
01 - La Canzone di Marinella
02 - Andrea
03 - Maria nella Bottega del Falegname
04 - Il Testamento di Tito
05 - Presentazione
06 - Un Giudice
07 - Giugno '73
08 - La Guerra di Piero
09 - Amico Fragile
10 - Verranno a Chiederti del Nostro Amore
11 - Zirichiltaggia
12 - Rimini
13 - Viaq del Campo
14 - Avventura a Durango
15 - Sally
16 - Bocca di Rosa
17 - Volta la Carta
18 - Il Pescatore
Nata nel 1998. la band rock italiana RanestRane si distingue nella scena prog rock italiana grazie alle sue esibizioni dal vivo, chiamate "CineConcerto": la band compone ed esegue testi e musica originali, fondendoli con brevi estratti di un film, proiettati sullo sfondo. La colonna sonora originale è quasi interamente sostituita dalla nuova colonna sonora. Il progetto non è ne una semplice sonorizzazione dal vivo, ne una semplice proiezione con un suono di sincronizzazione. La band mira a rielaborare il film artistico, al fine di indurre il pubblico a pensare che il film sia stato scritto per accompagnare la musica e non viceversa.
I concept album così concepiti si trasformano in vere opere rock. Le parti vocali con testi originali si intrecciano con frammenti dei dialoghi cinematografici, arricchendo così la sceneggiatura e fungendo da sfondo narrativo per esplorare nuovi punti di vista. RanestRane crea così un nuovo approccio al modo in cui gli spettatori sperimentano lo screening del film.
2020, il nuovo progetto dei RanestRane è: THE WALL, il CineConcerto.
Il film di Alan Parker è esattamente ciò che ha ispirato la band, oltre 20 anni fa, a intraprendere un viaggio originale e multimediale nella scena rock contemporanea.
Da novembre 2020 inizierà la prima tranche del tour che toccherà alcune città italiane, per poi sbarcare in Europa nel maggio 2021. Nel 2019 celebriamo il 40° anniversario della pubblicazione dell'album dei Pink Floyd "The Wall". E' un onore per la band italiana rendere omaggio a questo capolavoro. La reinterpretazione personale dei RanestRane della colonna sonora del film e della musica originale e delle parti totalmente inedite sarà accompagnata da una completa sincronizzazione con il film, per creare quello che ora è il "marchio" dei RanestRane: il CineConcerto , uno spettacolo unico nel suo genere.
Tracks list:
CD 1:
01) The Little Boy That Santa Claus Forgot
02) When The Tigers Broke Free (Part 1)
03) In The Flesh?
04) The Tinn Ice
05) Another Brick In The Wall (Part 1)
06) When The Tigers Broke Free (Part 2)
07) Goodbye Blue Sky
08) Train Of Masks
09) The Happiest Days Of Our Lives
10) Another Brick In The Wall (Part 2)
11) Mother
12) Empty Spaces
13) Young Lust
14) One Of My Turns
15) Don't Leave Me Now
16) Another Brick In The Wall (Part 3)
17) Goodbye Cruel World
CD 2
01) Is There Anybody Out There?
02) Razor-Blades
03) Nobody Home
04) Hey You
05) Vera
06) Bring The Boys Back Home
07) Confortably Numb
08) In The Flesh
09) Run Like Hell
10) Waiting For the Worms
11) Stop
12) The Trial
Line-up
Riccardo Romano - Keyboards, Backing Vocals
Massimo Pomo - Electric, Acoustis and Classical Guitars
Daniele Pomo - Drums, Percussion and Lead Vocals
Maurizio Meo - Basso and Electric double Bass
Eccoci pronti con il 16° volume della compilation dedicata al Progressive Rock made in Italy.
In questa compilation: 01) Premiata Forneria Marconi - River of Life
Dall'album Photos of Ghosts pubblicato nell'ottobre del 1973 dalla Manticore.
Brano con tecnicismi di altissimo livello. Tutto l'album, e siamo ancora agli inizi, rappresenta ancora oggi il punto più alto della produzione della band.
02) Ibis - Narratio
Dal terzo e ultimo lavoro delgi Ibis di Nico Di Palo, pubblicato nel 1975 con una nuova line.up. L'ex Atomic Rooster Ric Pamell, viene sostituito dal batterista Pasquale Venditto, e il tastierista Maurizio Salvi lascia il posto al chitarrista Renzo Tortora. I risultati della nuova formazione si sentono tutti nel brano della nostra compilation.
03) The Trip - L'ultima Ora e Ode a Jimi Hendrix
Brano tratto dal secondo album della band "Caronte", pubblicato nel 1971. A differenza del disco precedente ( The Trip, 1970 ), Caronte si ispira al rock progressivo britannico, ed in particolare agli Emerson, Lake & Palmer. Gli arrangiamenti sono ricchi di contaminazione con la musica classica, dominati dalle tastiere di Joe Vescovi, emulo Italiano di Keith Emerson.
04) Nuovo Canto Popolare - Sulle Scogliere di Marmo
Brano tratto dall'album "La Nostra Alba" pubblicato nel 1978.
Per un approfondimento vi rimando al post pubblicato in questo blog il 30/marzo. https://www.progressiverock-genesismarillion.com/2010/12/nuovo-canto-popolare-la-nostra-alba.html
05) Perigeo - Abbiamo Tutti un Blues da Piangere
Tratto dal loro secondo album pubblicato dalla RCA Italiana nel 1973 "Abbiamo Tutti un Blues daPiangere".
E' difficile descrivere con semplici parole la musica dei Perigeo. Possiamo dire che si tratta di Jazz Rock Colto, da ascoltare con attenzione, e più volte, per ben comprenderne la struttura.
Questa seconda loro produzione è un vero capolavoro, e questo brano dal titolo omonimo ne mostra tutto il carattere.
06) Goblin- Un Ragazzo d'Argento
Dall'album "Il Fantastico Viaggio del Bagarozzo Mark" del 1978
Album dal suono puro e sinfonico. Otto brani con tastiere in evidenza alla Keith Emerson e una chitarra elettrica a fare da contraltare. Mi associo a tutti coloro che sostengono che quest'album sia il migliore prodotto dei Goblin.
07) Enzo Stavolo - Concerto dell'Umbria
Dall'album "Nel Villaggio di Saint Cloud" del 1980.
Bel disco cantautorale con sprazzi di Prog quà e là con bei arpeggi di chitarra acustica che accompagnano una voce da menestrello.
08) Zauber - Id
Dall'album "Il Sogno" del 1978
Gruppo di progressive Rock che si forma a Torino nel lontano 1970. Debutta discograficamente soltanto nel 1978 con questo album ricco di elementi classicheggianti e folk, con in primo piano la bella voce della vocalist Liliana Bodini.
09) Città Frontale - El Tor
Dal loro unico disco "El Tor" pubblicato nel 1975.
Nati dalle ceneri degli "Osanna".
Dallo scioglimento del gruppo si formano due band, gli "Uno" con Danilo Rustici ed Elio D'Anna, e appunto i nostri "Città Frontale" con Lino Vairetti (voce,chitarra e mellotron) e Masimo Guarino (batteria,percussioni e voce) ai quali si aggiungono Rino Zurzolo ed Enzo Avitabile.
Il gruppo propone un Jazz Prog dalla forte connotazione popolare.
10) Procession - Anche io sono un Uomo
Estratto dall'album "Frontiera" pubblicato nel 1972.
I Procession si formano a Torino nel 1971, e con questa primas line-up producono questo bel disco di Hard Prog, stilisticamente perfetto. Ascoltate il brano di questa compilation per farvi un'idea della potenzialità del gruppo. Potenzialità che verrà fuori prepotentemente con la pubblicazione nel 1974 ,con una line-up completamente rinnovata, del loro capolavoro "Fiaba".