giovedì 9 gennaio 2025

l'OMNIVERSO (Divagazione Scientifica) 12°

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Approfondimento scientifico

OMNIVERSO

L'OMNIVERSO: Esplorazione delle Realtà Alternative in un Contesto di Fisica Quantistica e Cosmologia.


Introduzione

Nel corso degli ultimi due decenni, la ricerca nel campo della fisica teorica e della cosmologia ha portato alla luce teorie sempre più articolate riguardo all'esistenza di realtà multiple. Tra queste, il concetto di Omniverso si presenta come un enorme contenitore che ingloba tutti i Multiversi possibili, offrendo una visione estremamente ampia e, al contempo. profondamente affascinante dell'esistenza. In questo mio articolo, rivolto a tutti gli appassionati di fisica quantistica, analizzeremo criticamente le teorie scientifiche più influenti sull'Omniverso, evidenziando le connessioni tra la fisica quantistica e la cosmologia, nonchè le implicazioni filosofiche di tali concezioni.
La discussione sull'Omniverso non si limita ad una semplice speculazione metafisica: essa si basa su prove scientifiche concrete e su formalismi matematici che, nella misura in cui la comunità scientifica continua a verificare le predizioni teoriche, aprono nuovi orizzonti di interpretazione per quanto riguartda la nostra comprensione dell'Universo. In un epoca in cui modelli e simulazioni al computer vengono utilizzati per prevedere fenomeni a scale cosmiche, il concetto di realtà alternative offre uno strumento prezioso per affrontare le grandi domande sulla natura e sul destino dell'universo.

Definizioni e Ambiti dell'Omniverso

L'Omniverso viene definito come il contenitore di tutti i Multiversi possibili. A differenza del concetto tradizionale di Multiverso, in cui esistono numerosi universi separati e in alcuni casi isolati tra loro, l'Omniverso abbraccia la totalità degli universi possibili, inclusi quelli che seguono leggi fisiche diverse o che rappresentano configurazioni spaziali e temporali alternative.
Da un punto di vista scientifico, l'omniverso si configura come un quadro teorico che cerca di unificare le varie interpretazioni dell'esistenza di realtà multiple, inserendo al suo interno non solo le implicazioni derivanti dalla fisica quantistica ma anche quelle generate da teorie cosmologiche moderne. Tali teorie, nella loro evoluzione, hanno permesso di concettualizzare scenari dove le alternative reali possono essere studiate e, in certi casi, eventualmente sperimentate indirettamente.
Il modello dell'Omniverso si basa su una molteplicità di ipotesi, tra cui la possibilità che la realtà osservabile sia solo una delle innumerevoli manifestazioni di un sistema universale molto più complesso, in cui la casualità e la necessità interagiscono su scale che vanno dal quantistico al cosmico.

Dal Multiverso all'Omniverso: Evoluzione del Concetto

L'idea di un multiverso ha radici storiche che risalgono a speculazioni filosofiche ben antecedenti allo sviluppo della meccanica quantistica.Tuttavia, è con l'evoluzione della fisica quantistica - in particolare con l'interpretazione a molti mondi proposta da Hugh Everett negli anni '50 - che la nozione di realtà alternative ha trovato un fondamento scientifico solido. Secondo questa interpretazione, ogni misura quantistica genera una biforcazione della realtà, dando origine a infiniti universi paralleli.
Negli ultimi 20 anni, numerose teorie hanno arricchito questo dibattito. Ad esempio, la Teoria delle Stringhe e il Modello delle Bolle Cosmiche propongono scenari in cui il nostro universo è solo una delle molte "bolle" all'interno di una mare infinito di realtà, ciascuna con proprie costanti fisiche e configurazioni spaziali. L'Omniverso, in questo contesto, diviene una struttura embrionale che include non solo le diverse bolle universali, ma la totalità delle potenziali varianti che si potrebbero concretizzare.
In tale cornice, la fisica quantistica non si limita più a spiegare il comportamento delle particelle a micro-scala, ma si espande a fenomeni macroscopici, suggerendo che il fenomeno di doppiamento non si limiti ad esperimenti di laboratorio, bensì permei l'intera struttura cosmica. Le interconnessioni fra particelle e campi energetici, viste come un continuo intrecciarsi di possibilità, danno vita ad uno scenario in cui ogni configurazione esiste effettivamente in un ramo dell'Omniverso. 

Principali Teorie sul Multiverso degli Ultimi 20 Anni

La letteratura scientifica degli ultimi due decenni offre numerosi contributi che hanno ampliato il concetto di Multiverso, come ad esempio:

1) Interpretazione a Molti Mondi (Everett): Questa interpretazione sostiene che ogni interazione quantistica produce una separazione in molteplici mondi, dove ogni possibile esito dell'evento quantistico diventa realtà. In questo senso, l'Omniverso comprende tutte le biforcazioni che derivano dalle misurazioni quantistiche.
2) Teoria delle Stringhe e il Paesaggio di Stringhe: La teoria delle stringhe suggerisce che esistono numerose soluzioni alle equazioni delle stringhe, ognuna delle quali potrebbe rappresentare un universo fisicamente distinto, con leggi e costanti diverse. Il paesaggio (Landscape) delle soluzioni offre un quadro che ben si adatta al concetto di Omniverso, identificando una miriade di realtà possibili.
3) Inflazione eterna e Bolle Cosmiche: La teoria dell'inflazione eterna suggerisce che nuove regioni dell'universo si espandono indefinitamente, creando "Bolle" che possiedono caratteristiche fiche differenti. Queste bolle sono considerate come universi con realtà alternative, integrabili in una visione più ampia dell'Omniverso.
4) Meccanica Quantistica e Decoerenza: L'analisi delle dinamiche di decoerenza ha mostrato come i processi quantistici possano portare alla formazione di stati macroscopici apparentemente classici, ma in realtà intrisi di interferenze quantistiche che, reinterpretate, supportano l'idea di una ramificazione continua e infinita della realtà.

Queste teorie, sebbene in molti casi ancora speculative, sono supportate da analisi matematiche avanzate, simulazioni numeriche e, in alcuni casi, osservazioni indirette ( ad esempio, pattern nel fondo cosmico a microonde che potrebbero suggerire meccanismi inflazionistici ). Il loro punto di forza risiede nella capacità di spiegare le "differenze" tra il nostro universo osservabile e il quadro complessivo delle possibilità teoriche.

Fisica Quantistica e l'Interconnessione delle Realtà 

La fisica quantistica, da sempre terreno fertile per la speculazione teoretica, offre numerosi spunti sul funzionamento dell'Omniverso. In particolare, il principio di sovrapposizione, secondo cui un sistema quantistico può esistere simultaneamente in più stati, invita a ripensare il concetto di "singolarità" nella realtà. Se, a livello microscopico, una particella può occupare posizioni multiple contemporaneamente, e plausibile estendere tale idea alla scala cosmica.
In questo contesto, il "concetto di collasso della funzione d'onda" viene riproposto in chiave universale: ogni evento osservabile potrebbe essere il risultato di una selezione tra un ventaglio infinito di possibilità, tutte preesistenti nell'Omniverso. L'azione dell'osservatore, interpretata non più come intervento passivo, risulta quindi parte integrante del meccanismo di collasso, influenzando la realtà in modo deterministico all'interno di un quadro probabilistico.
La connessione tra fisica quantistica e cosmologia si rafforza ulteriormente grazie a studi sul fenomeno dell'entanglement, che dimostrano come particelle distanti possano sembrare condividere uno stato comune, suggerendo una rete di interconnessioni che può estendersi su scala universale. Tali principi hanno implicazioni profonde per il modello dell'Omniverso, in quanto indicano che le realtà alternative potrebbero non essere universi isolati, bensì entità interconnesse, dove la separazione tradizionale tra "interno" ed "esterno" si dissolve.

Esempi Concreti di Realtà Alternative

Per rendere più accessibile un concetto così astratto come quello dell'Omniverso, è utile esaminare alcuni esempi concreti che illustrano come potrebbero manifestarsi realtà alternative: 
L'universo ha costanti fisiche differenti: Immaginiamo una realtà in cui le costanti fondamentali della fisica (come la velocità della luce, la costante di gravitazione o le costanti di accoppiamento) assumano valori lievemente diversi da quelli del nostro universo. Queste variazioni potrebbero portare a una evoluzione cosmica e biologica completamente differente, influenzando la formazione delle strutture stellari e la possibilità di vita. 
Universi con leggi di simmetria alterate: In alcune teorie, simmetrie fondamentali come la CP (inversione di carica-parità) potrebbero essere violate in modo diverso, determinando una fisica che genera particolari distribuzioni di materia e antimateria. Tali universi potrebbero rispondere a dinamiche evolutive radicalmente differenti, mostrando fenomeni ancora inattesi nelle osservazioni convenzionali.
Realtà con dimensioni spaziali aggiuntive: Alcuni modelli della teoria delle stringhe prevedono che esistano dimensioni spaziali supplementari, "arrotolate" a scale microscopiche. In una realtà alternativa, queste dimensioni potrebbero manifestarsi a scale maggiori, permettendo fenomeni fisici che nel nostro universo risultano inaccessibili, come interazioni gravitazionali modificate o nuove forme di materia ed energia.
Universi con cicli temporali differenti: Secondo alcune teorie, il tempo potrebbe non essere lineare ma ciclico o addirittura multidirezionale. In tali realtà, eventi storici e fenomeni potrebbero ripetersi o evolversi in maniera non lineare, a prendo la porta a una riconsiderazione del concetto di casualità.

Questi esempi dimostrano come il concetto di realtà alternative non sia relegato esclusivamente al regno della fantascienza, ma si basa su strutture teoriche e matematiche che, pur rimanendo da verificare sperimentalmente in maniera completa, offrono un quadro coerente e stimolante per interpretare l'universo in termini molto più ampi rispetto a quelli tradizionali.

Implicazioni Filosofiche e Criticità del Modello Omniversale

Le implicazioni filosofiche derivanti dall'adozione del modello Omniversale sono profonde e molteplici. Se ogni possibile configurazione esistenziale esiste in qualche ramo dell'Omniverso, allora il concetto di "realtà" stessa va riconsiderato. Tale prospettiva che sfida il tradizionale dualismo tra reale e ipotetico, invita a una visione in cui il soggetto osservante diventa parte integrante del processo di definizione della realtà.
Un primo punto di riflessione riguarda la questione della casualità: in un Omniverso, ogni evento potrebbe avere origini multiple e interferenti, mettendo in discussione il concetto di causa ed effetto. La presenza di leggi fisiche che si adattano in maniera diversa in ogni realtà solleva inoltre interrogativi sulla possibilità di una teoria unificata che possa descrivere in modo esaustivo il quadro complessivo.
Alcuni filosofi e scienziati hanno sollevato critiche nei confronti del modello Omniversale, evidenziando la difficoltà di garantirne la falsificabilità: se ogni possibile risultato è già presente in qualche branca dell'Omniverso, come è possibile definire criteri oggettivi per la verifica empirica? Tuttavia, è proprio questa tensione tra speculazione e verificabilità che spinge la ricerca scientifica a sviluppare strumenti matematici e sperimentali innovativi, capaci di esplorare le frontiere della conoscenza.
Dal punto di vista epistemologico (conoscenza scientifica), l'Omniverso ci obbliga  a riconsiderare la natura delle teorie scientifiche, spingendo verso un paradigma in cui la probabilità, la statistica e il calcolo delle possibilità divengono strumenti indispensabili per delineare la struttura della realtà. In questo senso, la fisica quantistica - con il suo approccio probabilistico - offre una solida base per sviluppare modelli che, pur accettando elementi di indeterminismo, mantengono una coerenza interna e un'imprevedibilità caratteristica degli eventi quantistici.

Le Prospettive Future dell'Omniverso

Le prospettive future del modello Omniversale appaiano estremamente promettenti, non solo in termini di sviluppo teorico, ma anche per le potenziali applicazioni sperimentali che potrebbero avvicinarci, almeno indirettamente, alla comprensione delle realtà alternative. I progressi nelle tecnologie di rivelazione, le simulazione al computer sempre più sofisticate e gli avanzamenti nell'osservazione astronomica rappresentano strumenti chiave per testare le previsioni derivanti dai modelli multiculturali.
In particolare, l'impiego di grandi osservatori cosmologici e satelliti per la mappatura del fondo cosmico a microonde, unito allo studio di fenomeni come le lenti gravitazionali e le onde gravitazionali, potrebbe fornire indizi sulla esistenza di interazioni o anomalie che trascendono il nostro universo immediato. Questi approcci permetterebbero di identificare segnali deboli, che a posteriori, potrebbero essere interpretati come "finestrini" verso altre realtà.
Parallelamente, sul fronte teorico, la ricerca dell'unificazione tra relatività generale e meccanica quantistica continua a produrre risultati intriganti. Modelli come la gravità quantistica a loop e le ultime evoluzioni della teoria delle stringhe potrebbero fantasticalmente spiegare non solo le condizioni iniziali del nostro universo, ma anche quelle che hanno portato alla divergenza di una pluralità di universi distinti. La sfida rimane quella di sviluppare un quadro matematico e sperimentale che possa validare in maniera univoca tali ipotesi.
Le prospettive future, quindi, non riguardano solo la possibilità di confermare l'esistenza di realtà alternative, ma anche ridefinizione profonda delle nostre concezioni di spazio, tempo e causalità, potremmo assistere, in un non troppo lontano futuro, all'emergere di discipline ibride che uniscono fisica, matematica, filosofia e persino informatica, dando così vita a un nuovo paradigma epistemologico capace di esplorare l'Omniverso nella sua totalità.

Conclusioni

L'idea dell'Omniverso, concepita come l'enorme contenitore di tutti i possibili multiversi, rappresenta uno degli sviluppi più affascinanti e stimolanti della fisica teorica contemporanea. Abbiamo esaminato come le teorie emergenti della fisica quantistica, unitamente agli avanzamenti della cosmologia, abbiano posto solide basi per interpretare l'esistenza di realtà alternative che si differenziano per costanti fisiche, leggi di simmetria e strutture spaziali e temporali.
Pur restando ancora in parte nell'ambito della speculazione teorica, il modello dell'Omniverso ha già prodotto numerosi spunti di riflessione filosofica che vanno oltre il tradizionale dualismo tra reale e ipotetico. Il concetto, infatti, richiede una revisione radicale della nostra visione della causalità, del ruolo dell'osservatore e della natura stessa delle teorie scientifiche.
In conclusione, L'Omniverso si pone come un potente strumento concettuale per affrontare domande che vanno dalla questione dell'origine e dell'evoluzione del cosmo, alle implicazioni epistemologiche e ontologiche della conoscenza umana. Attraverso l'analisi delle principali teorie degli ultimi 20 anni e l'integrazione dei principi della fisica quantistica, con questo articolo, ho cercato di proporre una visione equilibrata, che coniuga la precisione tecnica con spiegazioni accessibili.
Il passo verso una piena comprensione dell'Omniverso richiederà ulteriori ricerche sperimentali e teoretiche, nonchè un continuo dialogo interdisciplinare. Le prospettive future invitano ad un ampliamento del nostro orizzonte conoscitivo: da una parte, lo sviluppo delle tecnologie sempre più sofisticate che possano indagare le tracce di altri universi e, dall'altra, una riconsiderazione epistemologica della realtà, in cui il confine tra osservatore e osservato si confonde.
In definitiva, l'Omniverso rappresenta non solo un concetto nuovo e stimolante del panorama scientifico, ma anche un invito a guardare oltre i confini della nostra percezione, per abbracciare l'incertezza del cambiamento, e a riconoscere che, in un universo che si prolunga all'infinito, le possibilità, sono, a tutti gli effetti, illimitate.

Riflessioni Finali   

Il dibattito sull'Omniverso, con le sue molteplici sfaccettature teoriche e filosofiche, continua a spingere il confine della conoscenza scientifica verso territori inesplorati. Gli studi attuali, combinando esperimenti di fisica quantistica e osservazioni cosmologiche, aprono la strada a un futuro in cui la comprensione dell'universo non sarà più limitata dalla nostra esperienza diretta, ma abbraccerà la totalità delle possibilità. 
Per gli studenti e i ricercatori, il percorso dell'Omniverso offre una sfida intellettuale straordinaria, dove il rigore matematico e la creatività speculativa si fondono per creare nuove narrazioni scientifiche. E' un invito a rinnovare il metodo sperimentale e la filosofia della scienza, cercando connessioni inaspettate tra il microcosmo e il macrocosmo, tra il determinismo e la probabilità.
Guardando al futuro possiamo ipotizzare che l'evoluzione della tecnologia e l'espansione delle conoscenze potrebbero portare a scoperte che confermeranno o modificheranno radicalmente il nostro attuale paradigma dell'Omniverso, spingendoci a ridefinire il nostro posto all'interno di questa immensa struttura. La strada da percorrere è ancora lunga, ma ogni nuovo studio e ogni innovazione nel campo della fisica teorica e sperimentale ci avvicinano all'obbiettivo di comprendere appieno il mistero che è la totalità della realtà.

NINO ANASTASIO

Bibliografia e Riferimenti

Per approfondimenti e ulteriori studi, si consiglia di consultare i seguenti riferimenti

H. Everett (1957). " The Theory of the Universal Wavefunction ".
B. Greene (1999). " The Elegant Universe: Superstrings, Hidden Dimensions, and the Guest  for the Ultimate Theory "
L. Smolin (2001). " Three Roads to Quantum Gravity" 
M.Tegmark (2003). " Parallel Universes "
L. Susskind (2005). " The Cosmic Landascape: String Theory and the Illusion of Intelligent Design "
S. Carrol (2019). " Something Deeply Hidden: Quantum Worlds and the Emergence of Spacetime "

Questi testi e articoli scientifici offrono una panoramica esaustiva delle teorie che hanno contribuito all'evoluzione del concetto di Multiverso e oggi, dell'Omniverso, fornendo il contesto necessario per una lettura approfondita delle tematiche quì esposte. 



martedì 17 dicembre 2024

K'mono - Mind Out Of Mind 2023/24 (Neo-Symphonic Prog) US


                             K'Mono - Mind Out Of Mind

                                                                 US Progressive Rock 

 Sono stato attratto, come accadeva nei '70, dalla bellissima e misteriosa copertina dell'album, che mi ha portato a scoprire questo nuovo gioiello del progressive rock.

I K'mono sono un trio di Minneapolis, Minnesota (US). Il bassista/cantante Chad Fjerstad che si era trasferito in California era  rientrato in Minnesota per il solito breve rimpatrio. Causa Covid è stato trattenuto per un lungo periodo, permettendo a questi tre vecchi amici di riconnettersi e realizzare un sogno che condividevano da sempre, fondare una band rock

Ispirati dalle band dei primi anni '70 che amavano, soprattutto King Crimson, Yes e Camel, nel giro di un mese e mezzo, grazie alle tante idee tenute da parte, scrissero e registrarono il loro primo album, "Return To The 'E' ". Un album di debutto molto soddisfacente, che oltre ai riferimenti strumentali dei loro beniamini, possedeva distinti tratti personali ed era pregno di elementi sinfonici,space-rock e funk.

Visto l'ottimo risultato, la band cominciò subito a lavorare al secondo album, "Mind Out Of Mind". Questo nuovo lavoro attirò l'attenzione dell'etichetta norvegese "Apollon Records" che ha così deciso di  pubblicare l'album il 16 febbraio c.m. in vinile e CD. 

Musicalmente "Mind Out Of Mind" ripercorre la strada tracciata da "Return To The E' ", sviluppandone esponenzialmente le trame strumentali e vocali.

Tra i The Best album del 2023/24.

Sembra che la band stia già scrivendo storia e musiche per il terzo album Intanto, godiamoci questo fantastico album tenendo occhi ed orecchie aperte su questa band che non mancherà certamente di stupirci anche in futuro.

Tracks listing:

1) Mind Out of Mind (09:46)

2) Good-Looking (03:57)

3) In The Lost & Found (08:13)

4) Time Will Tell (02:05)

5) Tell Me The Lore (04:43)

6) Millipede Man (04:33)

7) Answers in The Glass (08:13)

8) Good-Looking (radio version) (03:56)

Line-up:

Jeffrey Carlson - Voce, Chitarre, Basso,Tastiere

Chad Fjerstad - Voce, Basso, Tasiere

Timothy Java - Batteria

Con:

Jake Wagner - Cori

Per un primo ascolto:

                                                Mind Out Of Mind (Official Lyric Video)


                                                In The Lost & Found (official Lyric video)



DISCOGRAFIA:

                                                             Return To The 'E' (2021)



  The Judicious Shall Be Particoated & The Umpregnant O'er Wrought (Movements I / III)


lunedì 9 dicembre 2024

l' OMNIVERSO ( Divagazione Scientifica ) 11°

                               OMNIVERSO


                                          Pensieri divaganti

Il Multiverso non rappresenta l'ultimo stadio dell'esistenza. Esiste un numero infinito di multiversi che formano l'OMNIVERSO, una realtà complessa e stratificata che trascende ogni comprensione umana. Immagina, per un momento, che ogni decisione compiuta da ogni essere senziente in ogni universo abbia dato vita a sue molteplici versioni, creando così una vasta rete di esistenze. Ogni multiverso è caratterizzato da leggi fisiche uniche, di costanti diverse e di storie alternative, tutte tessute in un arazzo cosmico di esperienze e possibilità. Se il multiverso rappresenta le varie strade che i mondi possono prendere, L'OMNIVERSO è il contenitore di tutte queste possibilità, un vasto oceano di creazioni che si intersecano e danzano insieme in un'armonia intricata. Ogni volta che un pensiero viene generato, una nuova realtà potrebbe sbocciare nel vasto giardino dell'OMNIVERSO, arricchendo il panorama infinito delle esistenze. Immagina un singolo pensiero di gentilezza: la sua eco potrebbe creare un riflesso in universi dove l'amore e la compassione governano, dando vita a mondi in cui l'umanità ha raggiunto una stato di armonia e comprensione profonda. In questi spazi affettuosi, le persone si aiutano a vicenda, costruendo relazioni basate su fiducia e altruismo, e dove le guerre non esistono, sostituite invece da collaborazioni fruttuose e da una vera coesione sociale. D'altra parte, un pensiero di paura o odio potrebbe generare dimensioni nere, dove conflitti e divisioni si perpetuano in cicli senza fine, mostrando come ogni emozione e intuizione contribuisca a plasmare il tessuto di queste realtà alternative. Qui, le tensioni crescono, i lati più oscuri della natura umana sono amplificati, e i mondi fragili si dividono ulteriormente in una spirale di distruzione e disperazione. Nel grande schema dell'OMNIVERSO, ogni piccola decisione si traduce in una scelta che modella non solo il nostro destino, ma anche quello di innumerevoli esseri. Ogni istante diventa un punto cruciale, una scintilla che avvia nuovi corsi di eventi che si sviluppano in modo imprevedibile e sorprendente. Così, lungi dall'essere una mera teoria filosofica, l'dea dell'OMNIVERSO ci invita a riflettere sull'importanza delle nostre azioni quotidiane e sul potere intrinseco che abbiamo nel dare forma al futuro, rendendo evidente l'incredibile mistero dell'esistenza stessa. In quest'ottica, siamo tutti artisti e architetti del nostro destino, intessendo trame ricche e complesse nell'immensa tela del reale, consapevoli che ogni nostro gesto ha la potenzialità di risuonare attraverso le dimensioni e plasmare il mondo in modi che neppure possiamo immaginare.
........Continua

sabato 30 novembre 2024

Coltsfoot - A Winter Harvest 1995 UK Symphonic Prog

                                              Coltsfoot 

                                                         A Winter Harvest

                                                               1995 (UK)


Coltsfoot
Torniamo un pò indietro per far conoscere ai più un album della scena Neo Prog dei primi anni '90.

I Coltsfoot sono un'altro gruppo della scena progressiva dei primi anni '80, i loro demo venivano infatti spesso scambiati con i demo dei Pendragon e dei The Lens (IQ). I Coltsfoot si sono ritagliati uno spazio nel New Prog senza suonare brani eccessivamente lunghi , potrebbero per questo motivo essere accostati agli "Haze". Nel 1985 pubblicarono un eccellente nastro "From Within Stone Circles" e soltanto nel 1992 hanno pronto il materiale per un primo ottimo CD, ma come succede spesso per le band amatoriali, ci vollero tre anni ancora per la pubblicazione."A Winter Harvest" è un album veramente interessante e imperdibile, tra i migliori lavori dei primi anni '90 , con orientamento Genesis,Tull;Phillips e BJH.

 
Tracks list:

01 - A Winter Harvest
02 - Wood For The Trees
03 - Fields Of Elysium Green
04 - Leafless
05 - Lammastide
06 - The Green Man
07 - The Runner
08 - Untitled
09 - Coracles
10 - Walk Between The Lines
11 - Circle Of Elders
12 - Sprite Song
13 - In Retrospect



                                                                 Wood For The Trees

Discografia:

2 cut - EP (85)
From Within Stone Circles - MC (85)
Action At A Distance - MC (87 )
A Winter Harvest (95)

mercoledì 13 novembre 2024

Fabio Celi e gli Infermieri - Follia (1969) 1973 (Early Prog) Italy

                         Fabio Celi e gli Infermieri

                                                                     Follia

                                                          Early Prog (Italia)

Fabio Celi e gli Infermieri - Follia

Track list:

1- L'Artista sadico (5:20)
2 - Follia (5:36)
3 - Il Capestro (5:00)
4 - Il Presidente (6:20)
5 - Uomo Cosa Fai (6:50)
6 - Via Gaetano Argento (2:50)
7 - Fermi Tutti e Una rapina (2:55)
8 - Distruzione (5:16)

Line-up

Fabio Celi ( Keyboards,Vocals)
Ciro Ciscognetti (Keyboards)
Luigi Coppa (Guitar,Mouth Harp)
Rino Fiorentino (Bass)
Roberto Ciscognetti (Drums,Percussion)

Releases information

LP - Studio 1969
CD - Mellow Records 1996 with 2 bonus tracks

Fabio Celi e Gli Infermieri - Biografia

Gruppo fondato da Fabio Celi ( vero nome Antonio Cavallaro ) a San Giorgio a Cremano (Napoli) verso la fine degli anni '60, con il nome di fabio Celi e i Pop. Con questo nome hanno pubblicato soltanto un singolo (musica leggera). Il loro unico album "Follia" è stato registrato e pubblicato
nel 1969 sotto il nome di " Fabio Celi e Gli Infermieri". Quest'album erroneamente inserito nella
psichedelia, (a causa forse dell'uso di un organo Farfisa modificato per suonare come un Moog) e invece un bellissimo disco di Rock con spunti veramente unici, considerato soprattutto il periodo in cui è stato prodotto. A causa dei testi impegnati e attenti ad alcuni aspetti della società , il disco venne censurato dalla RAI e passò inosservato ai più.
Celi nel 1971 pubblica un singolo sostituendo Coppa con Silvio Feo. Nel 1973 partecipa al "Festival d'Avanguradia e Nuove Tendenze" a Napoli e nel 1975 in "Adesso Musica" (show televisivo), con la canzone "Uomo Cosa Fai". A parere di molti, Fabio Celi e Gli Infermieri , possono essere paragonati ai Vanilla Fudge, DoorsDeep Purple, Iron Butterfly, Colosseum, al Biglietto Per L'Inferno etc...etc...e a tutti i gruppi di Early prog.


Full Album



martedì 12 novembre 2024

Deboco - Deboco 1997 Francia Experimental Symphonic

                                               Deboco 

                                                   Deboco (1997) Francia

Deboco (Front Cover)

Deboco (Back Cover)

Facciamo un salto nel passato per riscoprire un album che ha la capacità di stimolare l'attenzione dell'ascoltatore per rimanere nel vivo di questa particolare opera sinfonico-sperimentale per comprenderne il significato.
Concept album sperimentale eseguito con grande maestria e perfezione musicale.
Tre musicisti francesi fra i più originali, ovvero Eric Delaunay (Tiemko), Jean-Pascal Boffo e Gilles Coppin (Halloween) decidono di dar vita a questo progetto piuttosto originale, in cui ogni brano si origina su singoli temi di un musicista e ognuno vi compone poi sopra senza sapere cosa fa l'altro. L'idea originale è piuttosto interessante e sottintende doti acrobatiche non indifferenti, considerato che i tre artisti non si fanno certo pregare quanto a originalità e senso d'avventura. Il risultato, benché interessante, si presenta alquanto problematico all'ascolto, perché questo in fondo sarebbe il fine ultimo: l'ascolto, senza dover inventarsi nulla per spiegarlo. Si tratta di musica sperimentale sinfonica, in sostanza, con tocchi jazz-rock e, in generale, un saveur francese che pervade l'aria anche a fronte dei brani strumentali. Un disco molto ostico, dunque... nonché l'ultima testimonianza di Delaunay, morto subito dopo le registrazioni.Alberto Nucci.
Rimane la particolarità del lavoro espresso, e diventa irrinunciabile la conoscenza per chi ama del progressive nuove idee e innovazione.

Tracks list:

1 - D95
2 - Le Retour De Dark Fader
3 - Trapezistes
4 - Shakti
5 - Procession
6 - Zero Chrono
7 - Araignee
8 - Allo Wind
9 - Sole Clipping





venerdì 8 novembre 2024

Riflessioni su un Multiverso Incomprensibile ( Divagazione Scientifica) 10°

                         Riflessioni su un Multiverso Incomprensibile

                                    Divagazione Scientifica

       La Terra: Un Piccolissimo Granello di Sabbia nell'Immensità dell'Universo



Siamo arrivati qui per Errore

Il concetto di errore nel Multiverso è affascinante e inquietante. Qui, ogni scelta può allontanarci da un'altra realtà, portandoci a condizioni di vita impreviste. Non possono esserci ripensamenti o ritiri, una volta intrapresa una strada, non resta che affrontarne le conseguenze. Si tratta di una condizione di vulnerabilità e impotenza che ci costringe a riflettere sul valore delle nostre decisioni. Per fortuna, questo viaggio ci offre anche opportunità di apprendimento e crescita personale. 

L'Esperienza di adattamento tra i Terrestri

Adattarsi a una nuova dimensione è un compito arduo e spesso frustrante. I terrestri, esseri complessi, lottano per trovare il loro posto in questo mondo strano e spietato. La necessità di socializzare e interagire, pur essendo spesso fonte di conflitto, è anche un modo per costruire legami e comunità. In questa folla di emozioni e esperienze, cerchiamo di trovare un equilibrio tra sopravvivenza e coesistenza. L'incontro con altri esseri umani è un continuo tallone d'Achille e una fonte di ispirazione per affrontare le sfide quotidiane.

La Catena Alimentare e la Legge del Più Forte

Qui è evidente come la catena alimentare influenzi le dinamiche di potere e sostentamento. Ogni creatura, anch'essa in lotta per la propria esistenza, diventa una preda o un predatore. Questa legge del più forte sembra governare ogni aspetto della vita, suggerendo che l'evoluzione non abbia portato a una vera ribellione contro la brutalità. E' sconcertante osservare come la violenza e la sopraffazione si perpetuano nei secoli. Questo ciclo sembra non avere fine, suggerendo che i terrestri, a qualsiasi livello animale, restano intrappolati in una spirale di sofferenza e competizione.

Proprietà Illusoria del Pianeta da Parte degli Esseri Umani

La convinzione di possedere questo pianeta è uno straordinario paradosso. Gli esseri umani lottano per controllare ciò che, in realtà, non possono possedere completamente, nemmeno i propri corpi. L'illusione di proprietà genera conflitti e divisioni, mentre la vera essenza della vita dovrebbe mirare a una connessione profonda con il mondo circostante. E' incredibile pensare che, mentre si combatte per risorse finite, si ignori la fragilità della propria esistenza. Questa consapevolezza potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro della società umana.

La Natura del Tempo e la Sua Percezione

In questa dimensione, il tempo sembra avere una natura fluida e inafferrabile. Scorre in avanti, lasciandoci spesso con una sensazione di impotenza. Tuttavia, a differenza di altri fenomeni, il tempo offre una via di fuga. Ogni momento che passa, porta con se l'opportunità di evolversi e cambiare. La consapevolezza che il tempo sta correndo pone interrogativi sulla nostra vera natura e la nostra relazione con l'universo. Forse, in questo scorrere incessante, possiamo trovare la libertà desiderata.

Riflessioni sulla Sopravvivenza e sull'Universo

La lotta quotidiana per la sopravvivenza è un tema che ha spesso affascinato l'umanità fin dai tempi antichi. Ogni giorno ci affrontiamo a sfide e pressioni che spesso ci portano a chiederci: "Sopravvivere a cosa?". Questa domanda ci fa riflettere sulla natura effimera della vita e dell'insensatezza dello stress che quotidianamente accumuliamo. La sopravvivenza, pertanto, diventa un concetto relativo, poichè è legata non solo alle necessità fisiche, ma anche alle nostre esperienze emotive e spirituali.

Domande sulla Necessità di Affannarsi

Molti si chiedono se il continuo affannarsi per raggiungere obiettivi materiali sia realmente necessario. In un mondo in costante evoluzione, è fondamentale riesaminare le nostre priorità. La domanda si fa sempre più urgente: è davvero importante accumulare beni e successi, o esiste un significato più profondo nella nostra esistenza? Riconoscere l'assurdità di alcune dinamiche sociali può liberarci da pesi ingiusti e farci avvicinare a una vita più autentica.

Religioni come Risposta alla Paura Collettiva

Le religioni sono emerse come risposte alla paura collettiva dell'ignoto. Incentrate su miti e credenze, offrono un certo grado di conforto a chi a paura di usare la propria razionalità. Tuttavia, queste credenze, lungi dall'essere sempre utili, possono anche condizionare le menti delle persone. E' fondamentale riconoscere il potere condizionante delle religioni nel nostro mondo e come possano ostacolare la ricerca della verità.

Implicazioni delle Credenze Religiose sulla Società

Le religioni, create nel corso del tempo, hanno avuto un impatto profondo sulla società umana. Spesso servono a mantenere il controllo sui seguaci mediante la paura della morte. Queste credenze, differenti ma spesso sinistre, soffocano i diritti umani in nome di ideali ulteriori. Anche oggi, la religione rappresenta una delle ferite più profonde nella cultura umana, alimentando conflitti e divisioni. La società deve dunque confrontarsi con queste strutture oppressive perchè possa finalmente costruire un futuro più luminoso.

Previsioni per il Futuro e Superamento delle Credenze Primitive

Guardando avanti, sembra  che il superamento di queste credenze primitive richieda tempo. Gli esseri umani dovranno affrontare, un giorno, la realtà della loro esistenza e della loro vulnerabilità. Potrebbero necessitare di millenni per liberarsi da illusioni elaborate da generazioni passate. Tuttavia, è attraverso questa evoluzione che si possa sperare in un risveglio collettivo e in un vero progresso. L'umanità avrà bisogno di imparare a vivere in armonia con se stessa e con il mondo, liberarsi della paura e dei pregiudizi e trovare la vera essenza dell'esistenza.

Il Nostro Universo e la Sua Vastità Infinita

Viviamo in un universo che si stima contenga da 200 a 400 miliardi di galassie, ognuna con miliardi di pianeti. Questo ci fa riflettere sulla nostra insignificanza nel contesto cosmico. La Via Lattea, la nostra galassia, ospita miliardi di stelle simili al sole, suggerendo che la vita potrebbe esistere altrove. La vastità dell'universo offre un'alternativa alla visione limitante della vita terrena, invitandoci a considerare possibilità inaspettate.

Scoperte dei Telescopi Spaziali

Grazie agli studi condotti dai telescopi spaziali, sappiamo che nella nostra galassia ci sono circa 400 miliardi di stelle, e di queste, circa 40 miliardi potrebbero avere pianeti simili alla terra. Di questi pianeti, oltre 8 miliardi si trovano nella cosiddetta "Goldilocks Zone" un'area dove le condizioni atmosferiche favoriscono la vita così come la conosciamo. Questi dati sfidano la nostra comprensione della vita e ci fanno interrogare sull'unicità della nostra esistenza.

La "Goldilocks Zone" e la Possibilità di Vita

La Goldilocks Zone rappresenta un concetto centrale nella ricerca della vita extraterrestre, poichè indica che le condizioni tempistiche e atmosferiche potrebbero accogliere ambienti adatti all'esistenza di esseri viventi. Sebbene le probabilità siano innumerevoli, è stimato che, pessimisticamente, almeno 2.400 miliardi di pianeti nel nostro universo possono ospitare forme di vita. Ciò apre scenari innumerevoli, invitandoci a riflettere sulla nostra posizione nell'universo.

Civiltà e Religioni: un Rapporto Inversamente Proporzionale

E' interessante notare come civiltà avanzate e religioni sembrano seguire un trend inverso. Ma mano che progrediamo nella scienza e nella conoscenza, le credenze dogmatiche sembrano perdere terreno. In un mondo in cui la razionalità dovrebbe prevalere, è cruciale riconoscere che stiamo costruendo un futuro in cui la saggezza a la comprensione scientifica forniscano risposte concrete alla grandi domande dell'umanità.

La Nascita dell'Universo Senza Creazione Divina

Infine, la nascita dell'universo non necessita di una creazione divina per essere spiegata. Nuove ricerche suggeriscono che l'universo si sia formato semplicemente dall'energia generata dalla fluttuazione del vuoto. Questa comprensione ci sfida a riconsiderare le nostre convinzioni e credenze, dettate spesso dall'ignoranza dei molti e dall'intelligenza dei pochi.

In conclusione, affrontiamo la vita con la consapevolezza della sua complessità. La lotta quotidiana per la sopravvivenza ci impone domande significative, e la vastità dell'universo ci mostra quante possibilità si celano oltre il nostro orizzonte. Abbandonare dogmi superati e abbracciare l'ignoto potrebbe rivelarsi la chiave per una vita più significativa e consapevole.

                                                You Tube (Viaggio nel Mondo dei Quanti)



giovedì 7 novembre 2024

KRAUTROCK - Travel Notes

                            Krautrock Tedesco

Voglio dedicare questo spazio che segue al Krautrock, quello vero, d'annata. Non basta infatti essere Teutonici e settantini per essere di diritto catalogati in un genere che soltanto dei visionari Guru e Maghi del suono possono vantare. Gruppi come Eloy,Novalis,Jane etc....nulla ,infatti, hanno a che vedere con quella musica che la psiche post bellica aveva generato con risultati sorprendenti.Come disse Julian Cope: "Il Krautrock è una delle più straordinarie,evocative,eroiche immagini dell'uomo, al culmine della propria Magica Potenza Creativa".

Il Krautrock Tedesco e le sue Influenze sulla Musica Inglese

Il Krautrock, un genere musicale che ha trovato le sue radici nella Germania della fine anni '60 e inizio '70, ha rappresentato una netta rottura con le convenzioni tradizionali del rock. Questo stile unico si è distinto per il suo approccio sperimentale alla musica, fondendo elementi di rock, musica elettronica, e altri generi per creare qualcosa di completamente nuovo. A differenza del rock progressivo (Prog Rock) che stava contemporaneamente sviluppandosi nel Regno Unito, il Krautrock ha spesso evitato la complessità melodica e strutturale a favore di ritmi ipnotici, atmosfere sonore estese, e improvvisazione.

Origini del Krautrock Tedesco

Le origini del Krautrock possono essere tracciate al contesto sociale e culturale della Germania degli anni '60, un periodo segnato dalla ricerca di nuove forme d'espressione artistica e dalla volontà di rompere con il passato. Band come Can, Neu!, Faust, e Kraftwerk sono emerse in questo periodo, sperimentando con nuove tecnologie e approcci alla composizione e alla registrazione musicale. Questi artisti hanno cercato di creare musica che fosse, in un certo senso, "cosmopolita" - libera dalle radici blues del rock tradizionale e aperta a influenze da tutto il mondo.

Differenza tra Krautrock e Prog Rock Inglese

Il contrasto tra il Krautrock tedesco e il Prog Rock inglese si manifesta non solo nelle strutture e nei temi musicali, ma anche nell'uso degli strumenti: Mentre il Prog Rock inglese era fortemente incentrato su melodie complesse, variazioni tematiche e virtuosismi strumentali di ispirazione classica, il Krautrock poneva maggiore enfasi sull'esplorazione sonora, l'uso innovativo dei sintetizzatori e su ritmi ripetitivi che potevano essere sia meditativi che trascinanti: Il Krautrock ha spesso avuto un approccio più minimalistico e sperimentale, mirando a creare paesaggi sonori che evocano un senso di spazio infinito o movimento incessante.

Uso innovativo dei Sintetizzatori nel Krautrock

Uno degli aspetti distintivi del Krautrock è stato l'uso pionieristico dei sintetizzatori, che ha contribuito a definire il suono del movimento. Band come Kraftwerk hanno sfruttato questi nuovi strumenti per creare tessiture sonore mai udite prima, che avevano poco in comune con la strumentazione tradizionale. Questo utilizzo innovativo della tecnologia non solo ha ampliato le possibilità espressive della musica rock, ma ha anche gettato le fondamenta per generi futuri come la musica elettronica a la techno.


Il Prog Symphonic Tedesco come Antitesi


Parallelamente al Krautrock, in Germania si sviluppava anche il Symphonic Prog, che, pur condividendo alcuni elementi sperimentali, tendeva più verso una forma complessa e sinfonica di espressione musicale. Questo genere può essere visto sia come un'estensione che come una contrapposizione al Krautrock, data la sua propensione alla grandiosità e alla complessità strutturale, spesso ispirata dalla musica classica europea. Tuttavia, anche questa corrente ha segnato una netta differenza rispetto al Prog Rock inglese, per il suo approccio unico all'arrangiamento e alla composizione musicale.


Influenze del Krautrock sulle Band Inglesi


Nonostante le evidenti differenze, il Krautrock ha esercitato un'influenza significativa selle band Prog Rock inglesi e su molti altri artisti internazionali. Musicisti come David Bowie, Brian Eno e i Radiohead hanno citato esplicitamente band del Krautrock come fonte di ispirazione per la loro musica. Questa influenza si manifesta nella sperimentazione con strumenti elettronici, nella strutturazione di composizioni lunghe  e atmosferiche, e nell'adozione di un approccio più sperimentale alla produzione musicale. Attraverso il Krautrock, band e artisti inglesi sono stati esposti a nuove possibilità sonore, dilatando ulteriormente i confini di quello che poteva essere considerato "rock".




KRAUTROCK - La scena rock tedesca, degli anni Settanta.Esattamente come Inghilterra e Stati Uniti, anche in Germania ci sono state diversi scenari rock regionali.La scena rock di Berlino con Tangerine Dream, Klaus Schulze, Kluster, Agitation Free, Ash Ra Tempel e Mythos ha rappresentato una vera rivoluzione della musica elettronica. Molte loro opere sperimentali faranno eternamente parte dell'olimpo cosmico di matrice tedesca, scritte per sempre nelle pagine dei "corrieri cosmici". La scena rock di Dusseldorf con Kraftwerk e Neu ha anche esplorato la musica elettronica, ma in un modo completamente diverso. La loro musica era una sorta di sequenza minimale ripetitiva, facilmente associabile con l'industria fortemente meccanizzata della Ruhr. Grazie al successo internazionale dei Kraftwerk,la musica elettronica dei primi anni ’70 era diventata un marchio di fabbrica esclusivamente tedesco, che ha influenzato molti gruppi pop e rock a livello mondiale per i decenni a venire.La scena rock di Monaco di Baviera è stata un melting pot di psichedelia, jazz e influenze etniche. L e band più importanti , sono state: Embryo, Popol Vuh, Amon Duul II, Guru Guru, Gila e Out Of Focus. Ognuna di loro ha aggiunto sfaccettature uniche e nuove al progressive rock. Queste band non hanno ottenuto il riconoscimento internazionale che meritavano, anche se il loro status di culto è rimasto vivo per più di due decenni.
La scena rock di Colonia, ha avuto una band grande protagonista, I “Can”(gruppo seguitissimo in UK dal quale sarebbe poi sbocciato il Punk Inglese), ed i Floh De Cologne, qust’ultimi molto impegnati politicamente. Ad Hannover, le band più famose, sono state , i “Jane” e gli “Eloy”, con un suono più tradizionale heavy rock,la prima e sinfonico , la seconda. Di Hannover erano anche gli “Scorpions”, che dopo un primo album vicino alle sonorità sperimentali propri dei gruppi teutonici, virando decisamente verso un hard rock molto più anglosassone hanno ottenuto il successo internazionale.La scena rock di Amburgo è stata dominata da band fortemente influenzate dal rock anglo-americano, come gli Epitaph, Frumpy, Virus, Weed e Blackwater Park. Ad Aachen, le band di rock progressivo di spicco,sono state i Necronomicon e Ruphus Zuphall, band, molto influenzate dalla musica britannica, che hanno però saputo aggiungere il sapore caratteristico Tedesco alla loro musica. E doveroso menzionare due superbi ingegneri e produttori tedeschi: Konrad Plank e Dieter Dierks, con loro è stata partorita quasi la metà dell’intera produzione del rock tedesco degli anni Settanta. La Germania non ha avuto una vera capitale musicale, come è stato per Londra nel Regno Unito, ma ha avuto in tutto lo stato una miriade di gruppi figli dell’ultima guerra e del muro di Berlino, che hanno sperimentato ,sempre più, nuove soluzioni sonore,ed esplorato all’infinito le frontiere della musica.
Da tutta questa genialità , Prenderà vita negli anni '80 la graffiante sequenza del pop elettronico, prima, e della techno music, poi.

Un pò d'ascolto:











mercoledì 6 novembre 2024

Thomas David & Gunn Ronnie - The Giant Dance 1996 UK

                             Thomas David & Gunn Ronnie

                                                        The Giant Dance (UK)


Thomas David & Gunn Ronnie

Interessante storia raccontata dalla stessa voce di Ronnie Gunn. Un passato vissuto tra alcuni futuri  Genesis già dalla dine degli anni '60 che, a distanza di 30 anni a prodotto questa raccolta di brani emblematici che li avevano ispirato nel periodo d'oro del rock progressivo. 

Quando Peter Gabriel e io decidemmo di vivere a Londra, mi disse che un suo amico aveva un appartamento che avremmo potuto condividere. Ovviamente dovevamo andare tutti d'accordo, ma siccome di solito non sono uno che si lascia ammaliare al primo incontro, andai a trovare questo amico con un po' di trepidazione: Fortunatamente, con David Thomas trovai qualcuno che poteva essere quasi altrettanto testardo e irritante quanto me. Finimmo per condividere per quattro anni e mezzo l'appartamento e da allora siamo amici: Ora siamo entrambi più ammorbiditi. Durante la realizzazione del primo LP dei Genesis "From Genesis To Revelation" abbiamo avuto venti persone che soggiornavano nel nostro appartamento, e sono venute tutte in studio. Il loro contributo sopravvive principalmente nei battiti di mani nella canzone "In Limbo". David stesso, tuttavia, è molto presente tra le voci di supporto, e in particolare come armonia con la voce principale in "In The Wilderness". Durante le estati del 1968 e del '69, i genitori di David ci hanno fatto un giro a casa loro per le prove. Mentre era ancora a scuola, David cantava in una band, "The Spoken Word", che suonava durante le vacanze. Questo gruppo comprendeva, tra gli altri, i primi membri dei Genesis , Anthony Phillips alla chitarra e Peter Gabriel alla batteria e un amico di scuola di David, Ronnie Gunn, al pianoforte. Si erano sciolti quando vivevamo a Londra, ma David e Ronnie continuarono a suonare insieme. La speranza era che altre persone registrassero le loro canzoni, ma come abbiamo scoperto, questo può essere molto difficile, in particolare con materiale leggermente più complesso; quindi è fantastico che ora sia possibile per le persone ascoltare finalmente questa musica. I primi demo su questo CD risalgono al 1973 e sono stati registrati a casa dei genitori di Anthony Phillips nel Surrey e nel nostro vecchio appartamento. Le registrazioni successive furono fatte a casa di David a Putney, dove David registrò anche i primi demo di Peter Gabriel della sua carriera da solista post Genesis. A quei tempi il piede che batteva di Ronnie era leggendario perché era sempre in un tempo completamente diverso dalle sue mani sul pianoforte. Tuttavia, non rovinava l'efficacia del risultato, specialmente quando accompagnava la sua voce. Non avendo sentito nessuna di queste canzoni per vent'anni o giù di lì, è incredibile quanto bene ne ricordi alcune. Le preferite includono "Give My Love To The Future", "Walk To The Water" e "I Know She Danced"

Tracklist:

1) Great Western - 1975 
2) I Get The Feeling - 1975 
3) Somewere Upon TheWay - 1977 
4) A Minor Epic - 1978 
5) I Know She Danced - 1977 
6) (Give My) Love To The Future - 1977 
7) Coolly I Love You - 1969/74 
8) Walk To The Water - 1973 
9) Bring Back The Old Money - 1974 
10) Falcon Rise - 1973 
11) Hillside - 1971/73 
12) Memoriam - 1978 
13) Hey Lady - 1976 
14) Go Get The Girl - 1976 
15) To My Suprise - 1972/74 
16) Fate Is A Dancer - 1973 
17) Black Rat Sleepy Tune - 1976 
18) La danza gigante - 1979